La lotta alla plastica e ai rifiuti sulle spiagge e nei mari comincia dai fiumi. Lo sanno bene i volontari delle tante associazioni che, anche lo scorso week-end, sono tornati ad impegnarsi sui corsi d’acqua del territorio, in attività di monitoraggio e di presidio e per raccogliere e rimuovere i rifiuti, che pochi ma dannosi incivili gettano in rii e canali.
L’iniziativa, che si chiama “sabato dall’ambiente”, vede ormai coinvolti centinaia di cittadini, attivi nelle associazioni e nei gruppi organizzati che hanno stipulato un’apposita convenzione col Consorzio 1 Toscana Nord. E rappresenta un’azione pilota del progetto “Retralags”, finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Programma Transfrontaliero "Italia-Francia Marittimo e promosso da Provincia di Lucca e Comune di Lucca insieme all’Ente consortile. Un progetto che mira a responsabilizzare i cittadini nella tutela e valorizzazione eco sistemica del patrimonio fluviale, rafforzando un percorso di sensibilizzazione per la comunità, mediante iniziative, percorsi formativi e informativi rivolti a cittadini ma anche a studenti.
“Dagli Enti pubblici alle aziende dei rifiuti, dai cittadini alle associazioni, l’iniziativa “il sabato dell’ambiente”, che si svolge l’ultimo week-end del mese, sta diventando sempre più estesa e partecipata – sottolinea il presidente del Consorzio, Ismaele Ridolfi - I volontari delle associazioni ambientaliste, umanitarie, culturali, che hanno adottato i corsi d'acqua, si ritrovano periodicamente per ispezionare a fondo fiumi e canali e recuperano i rifiuti abbandonati. Un paio d'ore nell'ambiente trascorse in modo proficuo: fiumi vengono percorsi e scrutati palmo a palmo e tutto ciò che non fa parte degli ambienti naturali viene recuperato e ammassato, perché l'azienda locale dei rifiuti possa poi pensare a smaltirlo. Con questa iniziativa, grazie alla partecipazione di tanti cittadini, contribuiamo affinché i rifiuti non arrivino sulle spiagge, dove si sta svolgendo la stagione balneare, e quindi in mare. Ma, soprattutto, proviamo a fare la nostra parte per costruire una cultura ambientale, in cui cresce sempre più l’attenzione al corretto conferimento del rifiuto e, se possibile, ad evitare a monte la sua produzione”.