Ieri mattina, a Lucca, i carabinieri della Stazione di San Concordio traevano in arresto un disoccupato 34enne, italiano, residente a Napoli, pregiudicato, per il reato di tentata truffa in concorso. Alle ore 09:30 circa di ieri, due anziani coniugi che vivono a Lucca, venivano contattati all’utenza telefonica domestica da un uomo che si presentava come un “Maresciallo dei Carabinieri”, il quale li informava che in una zona non meglio precisata del nord Italia era stata perpetrata una rapina con una macchina che aveva lo stesso numero di targa della loro auto, che probabilmente era stata clonata. Per fare luce sulla vicenda, il sedicente Maresciallo invitava il marito a recarsi presso la Stazione Carabinieri di San Concordio, dove avrebbe potuto chiarire la sua posizione con il collega di quel Comando che lo stava aspettando, inoltre lo esortava a contattarlo immediatamente, fornendogli il numero di un cellulare. A questo punto l’anziano seguiva le indicazioni del malfattore e contattava l’utenza fornita, avendo conferma dall’uomo che rispondeva, anche lui un sedicente Maresciallo, che sarebbe dovuto andare in Caserma a San Concordio per chiarire la sua posizione, inoltre gli chiedeva indicazioni sul modello e la targa dell’auto che avrebbe usato per recarsi da loro, con l’avvertenza che prima di uscire da casa lo avrebbe dovuto avvertire. La vittima, frastornata dall’accaduto, prima di uscire chiamava i Carabinieri della Stazione di San Concordio, che dopo avere sentito un breve descrizione dei fatti si recavano tempestivamente a casa dei due anziani coniugi. Dopo averli rassicurati, i Militari dell’Arma facevano uscire il marito per non destare sospetti, mentre nel frattempo la moglie riceveva una nuova telefonata dal “finto Maresciallo”, il quale gli chiedeva se in casa ci fossero altre persone, se l’abitazione disponeva d’impianto di videosorveglianza e se avevano una cassaforte. Alla positiva risposta dell’anziana signora in merito alla presenza della cassaforte, l’interlocutore gli chiedeva di descriverne minuziosamente il contenuto, con l’avvertenza che a breve si sarebbe presentato in casa un loro collaboratore per ritirate i preziosi ed il denaro, per confrontarli con quanto era stato asportato durante la rapina che vedeva coinvolta una macchina che aveva la stessa targa della loro. Mentre la donna era ancora in linea con il sedicente Maresciallo, alla porta dell’abitazione si presentava un uomo che si presentava come “Brigadiere”, il quale dopo essere entrato in casa veniva fermato ed immobilizzato dai Carabinieri, quelli “veri”, mentre stava seguendo la donna con l’intento di appropriarsi dei valori custoditi in casa.