Il comune di Lucca prosegue il suo impegno ambientale e compie un nuovo importante passo a favore del programma di riduzione delle emissioni entro il 2030, a un anno esatto dalla dichiarazione di emergenza climatica sancita con delibera della giunta comunale. Tremila alberi con capacità di assorbimento di inquinanti saranno messi a dimora nei prossimi tre anni (2020, 2021, 2022) in aree di proprietà comunale. Il progetto è in linea con gli obiettivi del Piano di Azione Comunale finalizzato al contenimento delle emissioni di polveri sottili (Pm 10 e Pm 2.5) e nel solco degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“La proposta dell’Associazione Talea e ci ha convinto così tanto che ci siamo subito attivati per favorirne la realizzazione nel più breve tempo possibile. Abbiamo censito le aree più adatte e abbiamo sostenuto l’idea nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e della Fondazione Banca del Monte – afferma l’assessore all’ambiente Francesco Raspini - Piantare un albero, ha, da sempre, un enorme valore simbolico. Secondo un’antica tradizione si pianta un albero in occasione della nascita di un figlio, proprio perché questo gesto è carico di speranza e fiducia nel domani. E mai come oggi c’è bisogno sia di speranza che di fiducia nel tempo che abbiamo davanti”.
“Il progetto è molto importante per il nostro territorio ed è meritevole di grande attenzione – ha dichiarato Raffaele Domenici del consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – per questo lo sosteniamo volentieri. Il verde è nei nostri cuori e rappresenta la vita: gli alberi hanno la capacità di rendere ameno il paesaggio e hanno un ruolo fondamentale per l’ecologia e la qualità dei nostri spazi urbani. Questo significa salute per i cittadini e cura per i luoghi in cui viviamo una, risposta ai problemi ambientali che dobbiamo tutti prendere in considerazione per il futuro”.
“Tendiamo a considerare gli alberi come un arredo, un qualcosa di superfluo, se non addirittura di scomodo quando dobbiamo fare spazio e dispendioso quando si tratta di fare manutenzione – sono le parole di Oriano Landucci, presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca -. Così, tralasciamo il fatto che sia una vita, e una vita parte di un tutto che si chiama Terra. Per questo, quando abbiamo ricevuto la proposta da parte dell’associazione Talea, ci siamo voluti attivare subito per rendere possibile questo progetto. Ma attenzione, comporta un’assunzione di responsabilità non indifferente: si pianta un albero se si è in grado di prendersene cura adesso e per quel che verrà”.
Il progetto Nuovi alberi è stato ideato dell’associazione Talea APS, rappresentata dal presidente e vice presidente Giacomo Gregori e Silvia Dall’Aglio, con contributo tecnico dell’agronomo Claudio Lorenzoni e prevede interventi di imboschimento urbano con specie arboree autoctone tra cui pioppi, farine, frassini, aceri, carpini ma anche ciliegi e tigli. Gran parte di queste specie popolavano, in un lontano passato, le foreste planiziarie del territorio. Nel tempo questi boschi sono stati progressivamente ridotti dalle attività umane, ossia dalla coltivazione agricola prima e poi dall’espansione urbanistica. L’aumento di aree boschive in pianura, nel contesto urbano, assume una grande importanza per l’abbattimento degli inquinanti, per contrastare il riscaldamento del clima, contribuendo a fissare l’anidride carbonica, Inoltre la ricostruzione di un tessuto arboreo connettivo consentirà di mantenere un più alto livello di biodiversità e conseguentemente aumentare la stabilità e la salute ecologica del territorio stesso.
La ricostruzione del tessuto arboreo connettivo è un’operazione che permette di incrementare o valorizzare i collegamenti ecologici che mantengono uniti fra loro i sistemi naturali del territorio. Tali collegamenti sono costituiti principalmente dai sistemi arborei e arbustivi dei boschi, boschetti e, non ultimi, dai sistemi di siepi che una volta suddividevano i campi coltivati. Per il progetto nuovi alberi la connettività ecologica è stata studiata attorno al grande corridoio ecologico del fiume Serchio. Per questo è stato scelto di privilegiare il rimboschimento di aree ad esso collegate con il proposito più ambizioso per il futuro di partire da qui di ricostruire delle connessioni arboree urbane più articolate con il Parco delle Mura urbane e con le altre zone verdi incuneate nel sistema urbanistico lucchese.
Il progetto dell’Associazione Talea prevede l’utilizzo di sette terreni per la messa a dimora dei nuovi alberi. Tuttavia, il Comune ha previsto di rendere disponibili a tal fine un numero maggiore di aree del territorio in modo da rendere possibile anche la partecipazione di altri soggetti con progetti caratterizzati dalla medesima finalità che verranno confrontati tra loro.
Gli interventi riguarderanno impianti monospecifici con pioppo bianco (Populus alba) nelle aree più vicine al fiume, oppure impianti misti di specie di pianura come farnia (Quercus robur), frassini (Fraxinus exelsior e Fraxinus oxycarpa), carpini (Carpinus betulus) aceri (Acer pseudoplatanus), tigli (Tilia cordata) e ciliegi (Prunus avium).
Per formalizzare la concessione delle aree l’amministrazione approverà nei prossimi giorni un’apposita manifestazione di interesse che consentirà di verificare l’esistenza di altri interessamenti, oltre a quello dell’Associazione Talea, sullo sviluppo di progetti legati alla piantumazione di nuovi alberi nei terreni di proprietà comunale appositamente individuati dai competenti uffici dell’ente.