Nel giorno della tradizionale cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2024 - 2025, il rettore della Scuola alti studi Lucca IMT Lorenzo Casini si è concesso agli organi di stampa, nel corso di una conferenza a loro dedicata. “Partiamo da un’affermazione – gli chiediamo – che lei ha raccolto questa mattina nel corso della cerimonia di apertura dell’anno accedemico, che prevede e vede la scuola come ascensore sociale. Conferma, rilancia, o cosa aggiunge rispetto a questo? “Già questa mattina – risponde Casini – ho portato l’attenzione sui temi centrali della Scuola e, in generale, di tutto il sistema universitario, sull’importanza delle nuove tecnologie. E nella mia prolusione, quando ho affrontato il tema del rapporto tra la scuola ed internet, è emerso il concetto di fondo che, quest’ultimo, è uno strumento di democrazia potenziale perché, per poter essere uno strumento democratico, ha bisogno di istruzione ed educazione per poter, successivamente, accedere alla cultura. Internet è uno strumento di democrazia pieno se si è già avuto accesso alla cultura”. L’IMT è una scuola di dottorato che eroga borse di studio, che vengono selezionate secondo il merito e non c’è un problema di distinzione se non al momemento in cui viene presentata la domanda di ingresso. La sua elezione a rettore, lo scorso mese di giugno – chiede un collega, è stata ampia e trasversale. Come riuscirà a ricoprire questo ruolo importante, visto l’altra importante carica che riveste dal 2022, che è quella di presidente della Lega Calcio di serie A? “Questo non è un tema nuovo - risponde Casini – che ho già affrontato lo scorso mese di giugno, al momento delle elezioni. Posso ribadire le stesse cose dette in passato e cioè che, oltre al professore universitario, per me è fondamentale fare anche altre attività perché, altrimenti, si corre il rischio di rimanere troppo nell’astrazione. Il calcio è una di queste, ma oggi vorrei parlare di università”. E parlando di università, qual è l’augurio che si farebbe, in vista del nuovo anno accademico? “Più che un augurio – sottolinea Casini – mi prenderei un impegno. Quello di proseguire il percorso che IMT ha intrapreso, che è quello di consolidare e rafforzare, in crescendo, qualche punto di eccellenza che, con la nostra grande espansione, inevitabilmente abbiamo leggermente perso. Questo pur essendo, ampiamente, sopra gli standard internazionali”. Al momento dell’elezione, ha confermato l’importanza del focus sulla valorizzazione del territorio ma anche gettando uno sguardo all’internazionalizzazione. “Abbiamo avuto già un incontro con l’amministrazione comunale cui ne seguirà, a breve, un altro. Proveremo a rafforzare la sinergia tra IMT e amministrazione comunale che spazierà sui temi più ampi ma sempre a vantaggio del territorio lucchese e della città di Lucca nello specifico. Sicuramente dovremo crescere a livello di visibilità nazionale ed internazionale perché diventerà fondamentale diffondere per fare quello che, a livello scientifico si chiama disseminazione. E fa molto effetto vedere la “Normale” di Pisa che nasce nel 1810 e la Scuola IMT nel 2005. Questo pesa, inevitabilmente, per farsi conoscere all’estero e nel diffondere le proprie pubblicazioni o le attività dei propri ricercatori”. Le realtà come IMT occupano spazi importanti nelle città dove sono cresciute nel tempo. Ci sono mire espansionistiche, detto in senso positivo, chiaramente? “Stiamo benissimo nella parte est della città – sorride Casini – ma, con l’acquisto di Palazzo Boccella, completeremo piazza San Francesco dove andranno uffici di docenti e postazioni di studio, rafforzando l’offerta per allievi, ricercatori ma anche per i professori. La nostra preferenza, in previsione di un eventuale ampliamento del campus, sarebbe quella di rimanere nella zona di San Francesco. Qualcuno ipotizza di spostarsi per avere una diffusione, sempre e comunque, dentro le mura però, con un dislocamento che possa portare dei benefici alla città con tutto l’indotto che ne deriva. Secondo il nostro punto di vista il sistema campus deve, comunque, essere “raccolto” nell’area limitrofa di piazza San Francesco”. Tutto questo, in termini occupazionali, può portare vantaggi al nostro territorio? “Ogni anno – conclude Casini – nella programmazione triennale, viene fatto un piano di assunzioni. Quest’anno vorremmo fare una programmazione “più stabile” e cioè che copra oltre i tre anni previsti. Adesso ragioneremo sul reclutamento, con la tendenza a valorizzare i ricercatori giovani, guardando al nostro territorio. Per quanto concerne il personale amministrativo, vista l’aumento esponenziale del numero di dipendenti, costituiremo un’organizzazione piramidale, necessaria al momento in cui si affronta la crescita di livello che abbiamo avuto in questi ultimi anni”.