Nell'ambito della rassegna "Incontri con l'Arte" venerdì 18 settembre alle ore 18:00 Vernissage di "Metamorfosi" una mostra di opere pittoriche e scultoree dell'artista Nicola Domenici, presso il Ristorante Ammodonostro, via della Fratta n. 22 a Lucca. Presentazione e Critica di Paola Pitanti. Evento organizzato da Marzia Martelli. Con il Patrocinio del Museo Ugo Guidi. Apertura mostra dal 10 settembre al 02 novembre 2020.
Nell’occasione della presentazione, che avverrà nel pieno rispetto delle norme precauzionali anti contagio da Covid19, verrà offerto un drink ai partecipanti.
METAMORFOSI
Artista poliedrico, Nicola Domenici, presenta una produzione eterogenea di soggetti che testimoniano la sua fertile intuizione creativa. Ogni sua opera, che sia scultorea o pittorica, è sempre il risultato di un’attenta ricerca che unisce tecnica, colori, materia, introspezione, cuore. Si tratta quindi di una continua crescita umana ed artistica che trova espressione in opere di grande impatto visivo, dove nulla è casuale e sulle quali è necessario soffermarsi a lungo, poiché nulla risulta di immediata comprensione.
Le sue sculture, tra resine smaltate, corpi nudi talvolta mutilati e tacchi a spillo, racchiudono al contempo grazia e mistero, offrendo un universo di suggestioni, dove i difetti fisici diventano metafora di problemi e mancanze interiori, offrendo spunti di riflessione per chi non vuole soffermarsi alla semplice apparenza.
Maestro nel destreggiarsi nella rappresentazione dei più disparati personaggi della contemporaneità, le sue grandi tele celano significati profondi che emergono dalla potenza espressiva dei soggetti raffigurati, riuscendo a trasportare lo spettatore da un mondo ludico conosciuto fino ai meandri delle stanze dell’anima, dove affiorano impetuose le inquietudini, le paure e le sofferenze che riconosciamo come tipiche del nostro vivere quotidiano. Un viaggio che raffigura una denuncia sociale ma anche la rappresentazione della trasformazione umana, ovvero un percorso di riflessione personale sulla natura dell’uomo, sugli istinti primordiali e sugli stati d’animo che spesso, pur essendo espressione di un malessere di vivere che accomuna tutti, restano sopiti e senza voce dentro di noi, che finiamo per celarli dietro una più accettata ed accettabile “apparente” serenità. Ma non appena ci lasciamo ipnotizzare dagli sguardi e catturare dalle smorfie di quelle figure, le emozioni arrivano dirompenti e con esse ha inizio la “nostra” Metamorfosi che, aprendo la porta del nostro mondo interiore e facendo emergere l’indicibile, ci travolge, lasciandoci in balia dei nostri demoni e dei nostri più inconfessabili impulsi. (Paola Pitanti)
Nicola Domenici nasce nel 1969 a Viareggio. Dopo l'università e molteplici esperienze in campo orafo, decide di dedicarsi alla scultura e, una volta conseguito il diploma alla Scuola del Marmo di Carrara e la laurea in Arti Visive (Scultura) all'Accademia delle Belle Arti di Carrara, apre il suo studio a Ortonovo (La Spezia). La sua tecnica è eclettica e mira allo studio della luce sui differenti materiali come marmo, bronzo, resina, alluminio, carbonio. Medardo Rosso e gli impressionisti lombardi, così come Boccioni e Fontana lo affascinano e lo portano a nuove ricerche sulla luce e gli ambienti polisensoriali a effetto variabile. Gli studi sui gruppi di arte cinetica e programmata lo aiutano invece a capire l’importanza di coinvolgere il fruitore al massimo grado possibile affinché rimanga catturato dall’opera. Si concentra così su una ricerca estetica formale basata esclusivamente sul movimento della figura, dove la luce può meglio scorrere sulle opere iperlucide, dando una forza maggiore alla scultura. L'idea principale di Domenici è infatti quella di usare materiali contemporanei e industriali abbinati a materiali più nobili come i marmi policromi o lo stesso bianco di Carrara con il quale realizza anche opere monumentali. In pittura si esprime realizzando tele colorate di grandi dimensioni ove rappresenta il “male di vivere” attraverso personaggi contemporanei dalle espressioni intense ed ipnotiche, dalle quali emerge l’inquietudine e la sofferenza del vivere contemporaneo. Da alcuni anni ha aperto il suo nuovo laboratorio in Francia, a Lodève nei pressi di Montpellier, dove collabora con importanti gallerie locali. Numerosissime le mostre personali e collettive alle quali ha partecipato in Italia e all'estero. (www.nicoladomenici.com)