L’associazione della Proprietà Edilizia - Confedilizia Lucca chiede di rinviare il termine per il pagamento della prima rata dell’Imu, previsto per martedì 16 giugno o comunque che il Comune, in caso di versamento successivo all’ordinaria scadenza, non ponga a carico dei proprietari sanzioni e interessi.
Evidenzia come la risoluzione n. 5/DF dell’8 giugno del Ministero dell’economia e delle finanze – nel confermare la facoltà delle Amministrazioni locali di procedere in questo senso – abbia precisato che tale decisione rientra nelle competenze del Consiglio Comunale e può essere in questa circostanza assunta dalla Giunta per via della situazione emergenziale in atto.
In quest’ultimo caso, aggiunge il Mef, il relativo provvedimento dovrà essere oggetto successivamente di espressa ratifica da parte del Consiglio.
"L’Imu – ricorda Confedilizia Lucca – è un’imposta patrimoniale e, come tale, ha due soli modi per essere pagata: con i redditi provenienti dal bene colpito (è il caso degli immobili dati in locazione) o con redditi di altra natura, generalmente quelli da lavoro. In un periodo di eccezionale crisi come questo, però, entrambe le fonti di entrata sono a rischio. Gli affitti, specie quelli dei locali commerciali (negozi, ristoranti ecc.), in molti casi non vengono pagati, mentre i redditi da lavoro sono venuti spesso a mancare o ad essere fortemente ridotti".
"L’appello al Comune – rileva ancora Confedilizia Lucca – si rende purtroppo necessario anche per ovviare all’assenza di qualsiasi decisione da parte del Governo su un problema, quello di una esorbitante tassazione patrimoniale sugli immobili, che avrebbe dovuto essere considerato, almeno in questo momento così grave per le famiglie italiane".
"L’amministrazione comunale – conclude l’APE – ha ancora tempo per intervenire. Se non lo farà, sarà bene che si prepari: i conti non torneranno. E non si tratterà di evasione fiscale".