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Scritto da Redazione
Economia e lavoro
18 Marzo 2020

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Stato di agitazione addetti alle pulizie dell’ospedale di Lucca: nota dell'Azienda USL Toscana nord ovest nella quale si specifica che la fornitura dei dispotivi di sicurezza è a carico del concessionario del servio ossia la Gesat:

In merito alla notizia dello stato di agitazione proclamato da Uil trasporti Toscana area Lucca per gli addetti alle pulizie dell'ospedale San Luca, l’Azienda USL Toscana nord ovest fa presente che all’ospedale San Luca è attivo un contratto di concessione e gestione nel quale tutti i servizi sono affidati al concessionario Gesat, che si avvale di ditte specializzate per le varie prestazioni. Il concessionario è espressamente chiamato dalla normativa e dal contratto ad assicurare la fornitura, con oneri e proprio carico, di qualsiasi genere di dispositivo di protezione richiesto per lo svolgimento delle prestazioni, nonché la relativa formazione e addestramento all’uso del personale che deve utilizzarli.

Nella difficile situazione di emergenza che stiamo affrontando, nella giornata del 17 marzo, senza alcuna comunicazione preventiva, il concessionario ha dichiarato che il personale delle pulizie era in stato di agitazione e non stava svolgendo il servizio, nonostante lo stesso abbia tutte le caratteristiche di essenzialità e di pubblico interesse. Ciò ha provocato gravi rischi e disagi a tutti gli operatori sanitari, pazienti e utenti. Non sono noti episodi similari negli altri ospedali gestiti dal concessionario (anche nei presidi dove è stato affidato il servizio allo stesso provider), che pure sono interessati dallo stesso tipo di problematica sanitaria.

Questo nonostante il fatto che la Direzione sanitaria si sia attivata dalle primissime fasi dell'emergenza nazionale per fornire a Gesat tutte le informazioni, gli strumenti e il supporto di competenza per garantire la corretta protezione e informazione dei lavoratori, in particolare quelli dei settori più vicini alle attività sanitarie. Fin dai primi giorni successivi alla notizia dei casi italiani, quindi ben prima che il San Luca fosse impegnato nella gestione dei pazienti positivi, sono state formalmente condivise le informazioni sul rischio, le evidenze scientifiche e i protocolli del Ministero della Salute disponibili per la protezione dei lavoratori. Su richiesta dell'Asl è stato svolto un incontro formativo con il personale di Colser, condividendo la tipologia dei DPI da utilizzare e fornendo, tramite personale esperto dell’Azienda, indicazioni chiare e dimostrazioni pratiche sul loro corretto utilizzo.

Nel proseguire dell'emergenza la Direzione sanitaria del San Luca ha comunicato puntualmente e in maniera preventiva i successivi passaggi della riorganizzazione, indicando le aree dedicate alla gestione dell'emergenza, le loro caratteristiche e le richieste di attività aggiuntive necessarie, anche in questo caso seguendo scrupolosamente le indicazioni cogenti delle normative ministeriali e delle ordinanze regionali (che richiedono, ad esempio, un incremento della pulizia delle aree comuni e delle degenze).

Tutti gli interventi aggiuntivi sono oggetto di confronto per definire tutti i giusti oneri da riconoscere, secondo i parametri contrattualmente definiti per le attività straordinarie.

Riguardo alla distribuzione dei dispositivi di protezione, va ricordato che la Direzione riceve una fornitura costante, rigorosamente contingentata a livello nazionale, dei soli quantitativi indispensabili per gestire le attività sanitarie e per consentire l'assistenza in sicurezza dei pazienti sintomatici o sospetti (tramite il triage di pronto soccorso e i check point): il materiale disponibile non può essere per nessuna ragione utilizzato per attività diverse dalla protezione dei sanitari, che svolgono le attività a maggior rischio e che devono garantire la gestione dell'emergenza e assicurare le indispensabili cure ai pazienti.

Il personale dei servizi, allo stesso modo, è tutelato nello svolgimento delle proprie attività dal ruolo del concessionario, responsabile della corretta esecuzione (in termini di conformità e sicurezza) delle attività in concessione, che ha il compito di attivare a sua volta le misure per la prevenzione del rischio in collaborazione con i medici competenti e i responsabili della sicurezza delle ditte di cui si avvale.

Il personale sanitario della Direzione mette a disposizione le proprie competenze condividendo anche con i responsabili del servizio di pulizie le modifiche organizzative proposte per ridurre l'utilizzo non necessario di DPI, in modo da ottimizzarne la gestione e garantire la piena sicurezza dei lavoratori: anche di recente sono state formalizzate le nuove indicazioni dell'OMS, dell'Istituto Superiore di Sanità e della Regione Toscana in merito ai dispositivi necessari per proteggere i lavoratori in ogni fase del percorso assistenziale.

Riguardo ai controlli, gli stessi si svolgono come di consueto, secondo le disposizioni contrattuali e normative e nel pieno rispetto dei ruoli definiti dal contratto di concessione.

La verifica della qualità e continuità della sanificazione degli ambienti interessati dall'attività sanitaria è sempre, e in particolare in questa fase di emergenza, la prima garanzia per la sicurezza dei cittadini, siano essi pazienti, visitatori o lavoratori che utilizzano gli spazi dell'ospedale.

Come sempre la Direzione, insieme al personale sanitario, è disponibile ad ogni confronto, nel rispetto dei ruoli e delle competenze specifiche, e ribadisce l'intento di contribuire al sereno e collaborativo svolgimento delle attività assistenziali, nel primario interesse dei pazienti e dei cittadini.

 

 

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