La Confconsumatori dopo la notizia della chiusura Dentix, ritiene opportuno tenere alta l'attenzione su questa vicenda che ha visto coinvolti purtroppo numerosissime persone che si sono rivolte agli sportelli della Toscana, con particolare riferimento alle zone di Massa-Carrara, Prato, Pisa, Lucca e Viareggio.
Purtroppo la vicenda è ormai nota: pazienti che necessitavano di cure odontoiatriche si sono rivolti alla Dentix Italia srl , con sedi in tutta Italia che, dopo il 18 maggio, data di riapertura degli studi dentistici dopo la chiusura determinata dal Covid , è letteralmente sparita e non ha dato più notizia di sé, lasciando i propri pazienti con le cure da finire...e in alcuni casi addirittura da iniziare..
A fronte di ciò, invece la Dentix ha incassato o dai pazienti tramite acconti, o direttamente dalle 4 finanziarie alle quali si appoggiava, Deutsche Bank Easy, Agos, Fiditalia e Cofidis, tutti gli importi dei lauti preventivi fatti ai clienti.
Ricordiamo infatti che la Dentix aveva sempre lo stesso modus operandi: dopo la prima visita, tramite i propri incaricati redigeva sempre preventivi di importo elevata, applicava a tutti dei grossi sconti, inducendo le persone a fidarsi e a pensare di ricevere delle buone cure a prezzi molto concorrenziali.
I prezzi erano sì concorrenziali, ma il problema è che le prestazioni ai pazienti non sono terminate, come purtroppo non sono terminati gli obblighi dei pazienti di continuare a pagamenti le rate dei finanziamenti che, con una velocità incredibile, cosa anche questa alquanto strana, venivano nell'immediatezza erogati dalle finanziarie.
Le novità emerse in queste ultime settimane infatti riguardano proprio gli aspetti collegati ai finanziamenti presi dai pazienti, in quanto gli stessi ci riferiscono di non aver dovuto presentare alcun documento sul proprio reddito, sul proprio stipendio e/o pensione per poter richiedere il finanziamento i cui moduli venivano compilati direttamente dagli addetti Dentix talvolta anche con dati non corretti ( come il caso di una signora che percepiva €. 450 di pensione e dal finanziamento risultava €. 1300, senza che la finanziaria avesse richiesto documentazione, o il caso di una ragazza che non aveva poco prima ottenuto il finanziamento per l'acquisto di una macchina usata e invece con la Dentix l'aveva subito ottenuto...).
In conclusione le vicenda, a parere della Confconsumatori, ha ancora molto da raccontare e dopo l'invio delle diffide alla Dentix, che, come era prevedibile, sono rimaste inevase, sono iniziate i reclami direttamente alle finanziarie per richiedere alle stesse l'applicazione della norma di legge che le obbliga a considerare risolto, ai sensi dell’articolo 125 quinquies T.U. bancario, il contratto di finanziamento per inadempimento della fornitrice della prestazione (Ossia della Dentix) e a restituire le rate già riscosse .
Si ricorda infatti che l'autonoma sospensione del pagamento delle rate da parte dei pazienti, mette a rischio sia la richiesta di mora, come è accaduto per un paziente che si è visto richiedere €. 100 di mora per ogni rata non pagata, oltre alla segnalazione alla Centrale Rischi Interbancaria.
Confconsumatori quindi prosegue la sua battaglia a fianco dei pazienti e percorrerà tute le strade possibili per vedere concludersi positivamente, per i propri associati, questa vergognosa vicenda.
Chi necessita di assistenza può rivolgersi agli uffici della Confconsumatori a Viareggio e Lucca.
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