Le malattie cardiovascolari continuano a rappresentare nel mondo la prima causa di ricovero ospedaliero e di morte. A Lucca sono circa 300 i decessi per anno causati da malattie del sistema circolatorio e un 80% di questi presentano un carico di fattori di rischio non controllati. La percentuale di mortalità a trenta giorni dell'infarto miocardico – che richiede un'immediata rivascolarizzazione coronarica – al San Luca di Lucca nel 2022 è stata del 4,08% contro il 7,85% della media regionale, mentre nel 2023 del 4,19% contro il 7,17% della media regionale, registrando il miglior risultato in Toscana e tra i migliori in Italia. Dunque, la Cardiologia lucchese è tra le eccellenze sanitarie, come confermano gli ultimi report della Agenzia regionale di Sanità che stimano anche i cardiopatici in un 10% su 100.000 abitanti. Nella sola Lucca sono circa 450 per anno le persone ricoverate nella unità coronarica del San Luca colpite da infarto miocardico acuto, in pratica si registra un ricovero ogni 18 ore per eventi acuti e un terzo dei casi necessita di un trattamento invasivo con immediata riapertura della coronaria che quasi sempre risulta ostruita da un'occlusione trombotica.
"Il positivo riscontro dei nostri dati di esito sulla mortalità nell'infarto miocardioco acuto a trenta giorni rende orgogliosi tutti gli operatori della salute della Cardiologia di Lucca - sottolinea Francesco Bovenzi, direttore della Cardiologia di Lucca – perché ha consentito di modificare la sopravvivenza di tanta gente riferita alle nostre cure dal territorio della Piana e della Valle. Sono onorato di questi meravigliosi progressi assistenziali nelle emergenze cardiovascolari che in tanti ammirano. La forza di questi numeri del San Luca è il frutto di tanto lavoro, delle nostre scelte di tipo organizzativo e scientifico alla base di complessi percorsi di diagnosi e cura che da anni abbiamo pianificato e ottimizzato. Siamo fieri per aver restituito il sorriso ai nostri pazienti e alle loro famiglie salvando ben oltre le trecento vite negli ultimi 5 anni".
I dati completi saranno resi noti nel corso di CardioLucca 2024 "Heart on air" che si terrà dal prossimo 7 al 9 novembre nell'auditorium di San Francesco, quando la città sarà ancora una volta protagonista di un interessante viaggio nel mondo della scienza del cuore in tre intense giornate di lavori della diciottesima edizione del tradizionale meeting cardiologico lucchese, organizzato dal professor Bovenzi, che è presidente dell'evento.
"Il fluido progresso della scienza cardiovascolare vissuto negli ultimi venti anni nella nostra realtà - afferma Spartaco Mencaroni, direttore del presidio ospedaliero San Luca - è testimoniato dalle circa 40.000 procedure interventistiche eseguite con successo sul cuore e sui vasi, molte di queste in emergenza. Se non trattato l'infarto è gravato da un'elevata mortalità con numeri che invitano a riflettere per un settore vitale dell'assistenza ospedaliera che abbiamo articolato in percorsi integrati, rapidi di rete ospedale-territorio, senza barriere e allineati alle più moderne raccomandazioni".
Numeri importanti, che promuovono la cardiologia lucchese a pieni voti e che generano i complimenti anche del sindaco Mario Pardini. "Desidero congratularmi e ringraziare il direttore della Cardiologia dell'Ospedale San Luca Francesco Maria Bovenzi e tutto lo staff per i grandi risultati ottenuti – spiega – che collocano il reparto ai vertici di eccellenza nazionale. I dati parlano chiaro e le percentuali di incidenza delle malattie cardiovascolari sulla popolazione confermano la grande importanza ed il valore del lavoro del personale medico dell'Ospedale di Lucca in termini di tutela della salute pubblica".
"L'appuntamento annuale con Cardiolucca - evidenzia la direttrice generale dell'Azienda USL Toscana nord ovest Maria Letizia Casani - è motivo di orgoglio per la nostra Asl perché rappresenta la conferma del grande lavoro che viene portato avanti quotidianamente in ambito cardiologico, a Lucca e nell'intero territorio aziendale, in un'organizzazione a rete che ci consente di rispondere in maniera adeguata alle esigenze della cittadinanza. Questo meeting, giunto alla sua 18esima edizione, richiama ogni volta professionisti da tutta Italia e non solo. E' fondamentale che, nel corso di questi eventi formativi, si approfondiscano i temi legati alla moderna Cardiologia e ai percorsi sanitari, alle conoscenze, alle tecnologie e alle innovazioni in ambito cardiovascolare. Ringrazio quindi Bovenzi e tutta la sua squadra per l'organizzazione del convegno e per l'impegno quotidiano nei confronti della comunità, che è suffragato da dati d'attività significativi e da un miglioramento costante della qualità, dell'equità di accesso alle cure, della ricerca clinica e della formazione. Mi fa piacere il coinvolgimento, all'interno dell'evento, anche degli infermieri per un confronto costante con i medici sulle tematiche assistenziali".