Si conclude domani il mandato a rettore della scuola IMT di Rocco De Nicola, alla guida della scuola dal primo novembre 2021: in quest’occasione, De Nicola si è trovato a riflettere con gratitudine su quanto lui e la scuola hanno costruito insieme, rafforzando il posizionamento della stessa a livello locale, nazionale e internazionale.
L’offerta formativa è stata arricchita con l’attivazione del dottorato in management of digital transformation, il dottorato di interesse nazionale in cybersicurezza, la laurea magistrale in software science and technology, la laurea magistrale in psicologia forense e criminologia clinica, il master executive in leadership leggera e il master executive in decision intelligence.
“Questi programmi ci hanno permesso di sviluppare partnership strategiche, aumentare la visibilità della scuola e di ricercatrici e ricercatori, ed estendere il bacino di attrazione dei nostri dottorati, sempre in linea con lo spirito iniziale di sperimentare programmi innovativi e trasversali, garantendo al contempo una formazione disciplinare di altissimo livello- dichiara il rettore uscente- Il lavoro svolto in questi anni ha avuto un impatto significativo sul territorio, contribuendo a consolidare i legami tra la scuola IMT, le istituzioni e la comunità locale”.
“La scuola si è confermata tra le migliori per qualità della ricerca, secondo la classifica che l’ANVUR stila ogni cinque anni. Siamo stati selezionati tra i 180 dipartimenti di eccellenza per il quinquennio 2023-2027 con il progetto resilienza economica e digitale. Abbiamo ottenuto finanziamenti significativi nell’ambito del PNRR e dei progetti PRIN. In particolare, siamo stati coinvolti in due grandi progetti con finanziamenti di circa un milione di euro ciascuno: un partenariato esteso a livello nazionale sulla cybersicurezza e un consorzio regionale sull’ecosistema della salute- prosegue a riflettere- Complessivamente, nel triennio 1/11/2021-1/11/2024 ci siamo aggiudicati finanziamenti per 20 milioni di euro per progetti di ricerca”.
Successi che sono il risultato del lavoro straordinario di corpo docente e ricercatore, nonché del personale tecnico amministrativo; tutte componenti, queste, che hanno visto una notevole crescita in questi tre anni. In crescita anche gli spazi e le postazioni, a seguito di una politica di sviluppo immobiliare intrapresa per far fronte ai sempre crescenti bisogni di spazi connessi alla crescita del personale e degli studenti, nell’ottica di valorizzare il centro storico di Lucca come campus naturale. “Dall’inaugurazione della nuova residenza all’interno dell’edificio di via Brunero Paoli, ristrutturato con il finanziamento della fondazione Cassa di risparmio di Lucca (FCRL) e del MUR, all’allestimento con postazioni studio del refettorio di San Francesco sempre finanziato da FCRL, fino all’acquisto di palazzo Boccella, primo immobile di proprietà della scuola”, si sottolinea.
Durante il triennio, la scuola ha risposto prontamente anche alle crisi globali con concreti aiuti, dichiara ancora De Nicola: in particolare, è stato offerto rifugio a due ricercatrici costrette a fuggire dal proprio paese insieme alle rispettive famiglie, e ancora è stato avviato un programma di accoglienza per studiose e studiosi che si trovano in situazioni in cui la libertà accademica è ristretta e le attività di ricerca, insegnamento e formazione sono represse, con un bando per 10 borse di studio, cinque della quali finanziate da FCRL.
“In questi anni, i momenti di incontro e condivisione con la nostra comunità sono stati molti e preziosi. In ognuno di questi ho potuto percepire il forte senso di appartenenza e la passione che ciascuno di voi mette nel proprio lavoro. Desidero esprimere la mia profonda gratitudine a tutti voi: grazie al vostro impegno, alla vostra dedizione e al vostro spirito di collaborazione abbiamo raggiunto risultati straordinari. Sono certo che la scuola continuerà a crescere e migliorarsi, grazie al vostro contributo essenziale e alla vostra continua partecipazione- conclude il rettore uscente- Domani è il mio ultimo giorno anche come professore della scuola, dove sono arrivato nel luglio 2011. È stata davvero una bellissima avventura, e un onore e un privilegio lavorare con tutti voi. Spero di lasciarvi un buon ricordo; da parte mia, posso sicuramente dire che ho ricevuto da voi molto di più di quanto vi abbia dato, pur avendo sempre dato il massimo. Continuate così”.