L'imprenditoria straniera continua a crescere nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa, con un aumento particolarmente rilevante in Lucca (+4,7%), dove la quota di imprese straniere ha raggiunto l'11,6% del tessuto economico locale. Massa-Carrara registra un incremento più contenuto (+2,6%), mentre Pisa segna una crescita del 3,5%, con la più alta incidenza di imprese straniere (13,8%) nel territorio della Toscana Nord-Ovest. Nonostante alcune difficoltà nel commercio, come il calo delle attività ambulanti, l'agricoltura e i servizi alla persona sono in crescita. I settori che spingono la crescita sono le costruzioni e l'industria, ed in particolare la filiera della nautica e delle attività edili specializzate. Anche i servizi, in particolare la ristorazione e i servizi alle imprese, mostrano un buon andamento. Questo, in estrema sintesi, quanto emerge dall'analisi effettuata dall'Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dall'Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest su dati Infocamere-Stockview.
"La crescita dell'imprenditoria straniera - afferma Valter Tamburini, Presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest - è senza dubbio un segnale positivo, ma ci invita anche a una riflessione. Molte di queste imprese, infatti, sono piccole realtà guidate da persone che hanno trovato nel nostro territorio un'opportunità. Tuttavia, è importante riconoscere che, se da un lato contribuiscono alla vitalità del tessuto economico locale, dall'altro riscontrano difficoltà nel consolidarsi e crescere. Per sostenere la micro impresa, insieme alla Fondazione ISI, abbiamo avviato un percorso formativo a tutti coloro che vogliono trasformare un'idea in un'attività. Questo programma – conclude Tamburini – offre strumenti per valutare la fattibilità di un progetto e avviarlo in modo sostenibile, rafforzando lo spirito d'impresa e riducendo il rischio di insuccesso."
In provincia di Lucca l'imprenditoria straniera ha continuato a crescere (+4,7% rispetto al 2023), confermandosi una componente particolarmente dinamica del tessuto economico locale, che nel complesso è calato dello 0,1%, e portandosi all'11,6% del sistema imprenditoriale lucchese. L'aumento, così come avviene più in generale tra le imprese del territorio, è sostenuto ancora dalle società di capitale, in particolare le SRL, cresciute del +12,3% nell'anno. Più di tre imprese straniere su quattro sono riferibili a paesi extra-UE. Tra i settori, più della metà delle aziende a guida straniera opera nelle costruzioni e nel commercio. Cresce molto l'industria (+10,9%), grazie al balzo della filiera della cantieristica nautica dove la presenza straniera risulta molto elevata. Nelle costruzioni (+4,9%) aumentano le imprese specializzate (installatori, preparazione cantieri, finiture, ecc.), dove quattro imprese su dieci sono condotte da stranieri. Nel dettaglio dei servizi, il commercio cresce poco (+3%), con variazioni negative per quello ambulante (-4,2%), mentre crescono bar e ristoranti (+6,9%). Avanzano anche i servizi alle imprese (+7,1%) e quelli alla persona (+3,1%), con parrucchieri e centri estetici ancora in aumento (+6,5%). In positivo anche l'agricoltura (+4,6%). Tra i territori, aumenta soprattutto la Versilia (+6,1%), a seguire la Piana di Lucca (+3,9%) e la Media Valle (+3,7%), mentre la Garfagnana registra appena un +1,6%.
In provincia di Massa-Carrara le imprese guidate da stranieri sono cresciute del 2,6% rispetto al 2023, contro un lieve calo (-0,1%) del totale delle imprese apuane, arrivando al 12,2% del totale provinciale. Le imprese straniere sono cresciute del +7,5% tra il 2014 e il 2024, con un'incidenza sul tessuto imprenditoriale che è passata, in dieci anni, dal 10,5% al 12,2%. Le società di capitale si confermano le più dinamiche (+8,9%) mentre le imprese individuali crescono di appena l'1,2%. Più di tre imprese straniere su quattro fanno capo a imprenditori provenienti da paesi extra-UE. L'imprenditoria straniera si concentra nelle costruzioni (29,3%) e nel commercio (36,3%). Passando alla dinamica settoriale, cresce l'industria (+14,1%), grazie all'incremento della cantieristica nautica dove è molto elevata la presenza straniera. In positivo anche l'edilizia (+4,8%), dove le imprese specializzate condotte da stranieri (installatori, preparazione cantieri, finiture, ecc.) rappresentano circa la metà delle attività del comparto. Tra i servizi avanzano quelli alle imprese (+3%), alla persona (+10%) e le attività di alloggio e ristorazione (+5,4%). Segnali negativi invece per il commercio, dove le imprese straniere registrano una lieve diminuzione (-1,7%), per il calo in particolare delle attività di commercio ambulante di abbigliamento e calzature (-5,7%). In aumento le imprese agricole (+11,1%). Tra i territori cresce la Costa (+3,1%) mentre in Lunigiana si rileva una dinamica più contenuta (+1,3%).
In provincia di Pisa la crescita delle aziende a conduzione straniera è stata del 3,5%: un tasso nettamente più elevato rispetto al complesso del sistema imprenditoriale pisano (+0,5%). L'incidenza dell'artigianato (13,8%), risulta la più elevata tra le province della Toscana Nord-Ovest. L'aumento del tessuto imprenditoriale è sostenuto, come nel resto dell'economia, dalle società di capitale, in particolare le Srl, in aumento del +13,2%. Tra le nazionalità, prevalgono le imprese extra-UE che sono l'82,2% del totale delle straniere. L'imprenditoria straniera si concentra nelle costruzioni (26,8% del totale delle imprese straniere) e nel commercio (33,7%). In aumento l'industria in senso stretto (+3,2%), nonostante il calo della fabbricazione di calzature (-2,5%). Nel comparto edile (+4,5%) continuano ad aumentare le attività specializzate (installatori, preparazione cantieri, finiture, ecc.) dove la presenza straniera rappresenta quasi la metà delle imprese del settore. Tra i servizi, il commercio segna un +0,9%, nonostante il calo dell'ambulantato, mentre l'alloggio e la ristorazione salgono dell'8,3%. In espansione anche i servizi alle imprese (+4,1%) e quelli alla persona (+11,8%), con parrucchieri e altri trattamenti estetici in aumento del +13,8%. Segno più anche per l'agricoltura (+4,3%). A livello sub-provinciale tutte le aree crescono e quella pisana evidenzia la più elevata incidenza di imprenditoria straniera (15,9% del totale).