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Scritto da aldo grandi
Enogastronomia
21 Giugno 2022

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Carol Agostini buongiorno. Domenica sera alla Fortezza Vecchia di Livorno champagne a go-go. Un evento che attira moltissimo gli appassionati e non solo. Ci può spiegare di cosa si tratta?

Io e Matteo Marco Galiano abbiamo deciso di portare all'interno della manifestazione Mangiarebene Berebene che si terrà nei giorni 24, 25 e 26 giugno il nostro format sulla sensorialità, perché entrambi abbiamo scritto un libro che racconta il mondo enogastronomico attraverso i sensi: il mio libro si intitola “Cena con Fattura D'amore” edito da Ronca Editore pubblicato a ottobre scorso, un romanzo che racchiude l'enogastronomia sensoriale in chiave introspettiva, con un pizzico di programmazione neurolinguistica, in cui una donna di circa quarant'anni ricerca la propria sensualità e femminilità attraverso la creazione di un menù seduttivo usando i sensi; a fine libro ci sono venti ricette studiate appositamente con parametri psicologici di forme, consistenze, colori e intrigo, abbinate a vitigni, il tutto confezionato in un gioco sensoriale.

Il libro di Matteo invece si intitola “Colori del Gusto”, un libro più tecnico e coinvolgente per la parte di formazione, in cui i colori sono rapportati in modo anche psico/scientifico alle pietanze e ai vini, il tutto mediante i sensi. Entrambi i libri si possono acquistare online. Volevamo, pertanto, fare qualcosa di innovativo, di diverso, qualcosa che caratterizzasse la nostra presenza e ci rappresentasse allo stesso tempo. Inoltre, abbiamo pensato di portare lo champagne in quanto sono una grande stimatrice di questa tipologia vinicola, una passione ormai ventennale. Ho selezionato personalmente gli champagne in assaggio, basandomi sulla qualità del prodotto e l'amicizia che ho con gli stessi produttori, scegliendo quelle bollicine comprensibili, ma affascinanti allo stesso tempo per chiunque. Maison con prodotti interessanti, rappresentativi di territori diversi, di cultura e tradizione fondate sulla qualità, ma, soprattutto, nel rispetto delle regole vitivinicole determinate da disciplinare di produzione rispettato a pieno.

Assaggeremo sette champagne diversi con basso dosaggio zuccherino, a parte il Demi-sec di Olivier Herbert e da tre vitigni diversi: Pinot Nero, Meunier, Chardonnay. Verranno abbinati a dei formaggi provenienti da zone differenti e giocheremo nell'abbinarli alle rispettive Cuvée.

Lei è di origini venete, di dove esattamente?

Sono nativa di Marostica in provincia di Vicenza, cittadina alle pendici dell'Altopiano di Asiago, in cui vivo attualmente. Sono cresciuta tra le mura dei due castelli medievali, la piazza, la leggenda e le ciliegie, facendo “vasche” da nord a sud della scacchiera di mattoni di marmo che si trova in centro alla città, nella piazza principale dove negli anni pari si tramanda e si rivive la leggenda della Partita a Scacchi a personaggi viventi. Marostica è il connubio perfetto tra patrimonio culturale, naturalistico e storia scaligera. Le mura fortificate rievocano le antiche origini del territorio, ma non solo! Fanno sentire tutti noi cittadini protetti e fortunati a vivere in un contesto così ricco di siti storici e artistici, immersi in paesaggi panoramici e dal fascino suggestivo, a tratti selvaggi. Molte le tradizioni contadine a cui siamo fortemente radicati, dagli asparagi bianchi, ai nostri oliveti, a tutta l'area rurale che è divenuta fonte e risorsa preziosa per tutti i cittadini e i turisti.

Diciamo che per chi nasce e vive in Veneto essere astemi è quasi una colpa.

Che si abiti a Marostica o Venezia o tra le montagne di Asiago, il veneto che si rispetti un bicchierino di vino se lo beve sicuramente, accompagnato da stuzzichini di vario genere, anche se conosco personalmente molti astemi. Il tutto viene associato ed evidenziato dall'amore che abbiamo per la bella vita, lo stare in compagnia, l'aperitivo come il “mezzoemezzo”, lo spritz sono i nostri talloni d'Achille. Devo, però, ammettere che negli ultimi vent'anni con la presenza delle varie associazioni di sommelerie, la popolazione veneta ha un diverso approccio verso il vino in generale, con preferenze, formazione e conoscenza del prodotto. Sostengo da sempre che un bicchiere di vino non ha mai ucciso nessuno basta non abusarne, anzi è un ottimo dissuasore di inibizioni, risorsa di apertura, di avvicinamento, ma, soprattutto, di condivisione di sensi.

Quando ha scoperto di essere innamorata delle bollicine francesi e in che cosa, a suo avviso, superano, se superano, quelle italiane?

Sono passati molti anni da quando mi dichiaro di essere una “champagnista” e non una “prosecchista”, vi confesso alcune cariche istituzionali venete mi hanno invitato durante la vendemmia per farmi apprezzare in prima linea quella che si definisce “vendemmia eroica” praticata in alcune zone centro orientali della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG. Ammetto che ci sono dei prosecchi buoni, ma quello che rende unico lo champagne è il territorio, il clima, la tipologia di vinificazione e in particolare l'attenzione riposta nel rispettare e circoscrivere le aree produttive in funzione di regole serie e vincolanti. Le caratteristiche principali a mio parere del prosecco sono la freschezza e versatilità, un vino immediato, pronto beva, comprensibile a tutti, è un perfetto rappresentante dello stile Italiano; mentre, le peculiarità dello champagne sono altre! E' il suo essere raffinato, elegante, fine, incarna i valori e lo stile che per me coniuga convivialità e ricercatezza.

Lei domenica sera presenterà una degustazione di champagne abbinati a del fromage francese. Ci può illustrare la serata e i prodotti che utilizzerà?

Sabato 25 giugno ore 19 all'interno della manifestazione Mangiarebene Berebene faremo la degustazione sensoriale guidata di sette champagne in abbinamento ad una selezione di formaggi di vario genere, per ora non vi svelo tutto, altrimenti non ha inizio il gioco dei sensi e dell'immaginazione accompagnati dalla curiosità. Saremo io e Matte Marco Galiano a presentarvi queste Cuvée e le Maison. Assaggeremo champagne che personalmente ho selezionato e voluto fortemente. Florence Guyot della Maison Marguerite Guyot vini di grandissima qualità, raffinatezza ed eleganza; faremo anche sentire un audio al parter direttamente in cui Florence, che è un'amica, racconterà il suo champagne. Olivier Herbert dell'omonima Maison porta avanti una tradizione famigliare, con champagne di potenza e personalità. Maison Comte Monte-Carlo produce champagne di spessore e di audacia degustativa. Insomma un panorama champenoise estremamente interessante ed avvolgente. Per prenotare il posto della degustazione visitare il sito www.mangiarebeneberebene.com, ci sono i ticket online.

Quali altri eventi del genere ha in programma nei prossimi mesi?

Da settembre porteremo in varie tappe il nostro seminario sulla sensorialità che prevede dei week-end interi in location con ospitalità e convivio per i partecipanti, un full immersion tra tecnica di assaggio e formazione, degustazioni e abbinamenti: saremo il 10 e 11 settembre alla Cantina Monna Caterina di Vinci, ad inizio ottobre a Lucca da Laura Focchi, a fine anno a Peurgia tramite l'associazione A Tavola con Bacco di Ennio Baccianella e tante altre tappe. Stiamo organizzando degli eventi di degustazione e convegni territoriali in alcune regioni italiane. Per l'anno prossimo, inoltre, stiamo organizzando un seminario per noi molto importante con dei temi attuali e di interesse generale con la presenza di molti enologi, tecnici enogastronomici e giornalisti. Ma non ci fermiamo solo a questo, porteremo buyers e distribuzioni estere a conoscere realtà vitivinicole italiane, in contesti di scambio commerciale. Insomma, avremo un 2023 molto intenso e ricco di emozioni.

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