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Scritto da aldo grandi
Enogastronomia
12 Luglio 2024

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Era una vita che dicevamo di andarci, visto che uno degli sport preferiti è sempre stato l'andar per ristoranti. Tra l'altro anche se potrebbe sembrare una bestemmia, la conoscenza e la frequentazione di locali dediti alle libagioni aumenta la cultura enogastronomica, raffina il gusto e il palato, insegna a vivere e a stare al mondo, consente di incontrare e fare anche amicizie interessanti e durature, aumenta il desiderio di godersela, la vita e di proseguire il viaggio in questa faticosa e non sempre amena valle di lacrime. In via degli Angeli, tra l'altro nel bel mezzo di una strada che, agli estremi, vede l'esistenza di altri due luoghi culinari, ha aperto da poche settimane un ristorante che porta il nome del suo stesso chef e fondatore, Giorgio Tomei. Lucchese docg, poco più che trentenne, una vita precedente trascorsa in giro per l'Italia lavorando in settori lontani anni luce dalla gastronomia, dopo aver conosciuto la sua anima gemella ha deciso, con lei, di tuffarsi in un'avventura alla quale, entrambi, pensavano da tempo senza, però, riuscire a concretizzarla. Lo stare insieme, l'amarsi, lo scoprire di avere desideri comuni, sono stati la molla che ha permesso di abbandonare tutto e ricominciare, si fa per dire, da capo. L'altra protagonista di questa storia a lieto fine è Anna Incampo, originaria di Altamura, in provincia di Bari, a quasi 500 metri di altitudine. Anna appartiene ad una famiglia che ha, da sempre, gestito uno dei principali forni della città visto che paese sarebbe riduttivo trattandosi di oltre 70 mila abitanti. E lei, questa passione per il pane e non solo, se l'è portata dietro in giro per l'Italia fino a quando, all'interno di una struttura della grande distribuzione a Firenze, non ha, appunto, conosciuto Giorgio Tomei.

Nel 2017, esattamente sette anni fa, la decisione fatidica di rompere con il passato e dare avvio all'avventura enogastronomica aprendo un ristorante sempre a Lucca sulla via Romana che si chiamava Tomei. All'inizio - racconta chef Giorgio - quasi quasi dovevamo tirare dentro la gente, poi, piano piano, i lucchesi hanno cominciato ad avere fiducia e, allora, la cosa ha preso davvero piede nel migliore dei modi. Purtroppo, proprio quando stavamo pensando di aver azzeccato la scelta giusta, è arrivato il Covid. L'ultimo full-up lo abbiamo fatto per San Valentino, poi, venti giorni dopo, il dramma. Sarò sincero, sono stati i lucchesi a salvarci, a credere in noi e a venire ad acquistare i cibi che preparavamo per l'asporto. Io avrei, probabilmente, ceduto alla disperazione, ma mia moglie non ne ha voluto sentir parlare e devo tutto o quasi alla sua volontà, alla sua testardaggine se siamo ancora qui e stiamo andando bene.

Da tre anni Giorgio Tomei è anche una delle realtà presenti durante il Lucca Summer Festival all'area hospitality allestita da Mimmo D'Alessandro in Cortile degli Svizzeri e, da quest'anno, anche colui che, con Anna, si occupa di gestire il tutto dagli arredi agli stand che si alternano nell'offrire agli ospiti del 'villaggio' un servizio impeccabile e di grande qualità. Siamo molto orgogliosi - continua Tomei - di questa iniziativa. Il fatto che un imprenditore come Mimmo D'Alessandro ci abbia affidato questo compito, per noi non solo è gratificante, ma segno e segnale di stima e fiducia che cerchiamo di ripagare nel migliore dei modi. Quest'anno abbiamo fatto venire anche qualche stand specializzato in prodotti pugliesi, a cominciare dalle friselle pugliesi alla focaccia con il pomodoro, dai latticini ormai aprrezzati ovunque. Oltre agli stand che si alternano, ci sono, poi, i classici che restano sempre e che sono il fiore all'occhiello dell'area hospitality. 

Fatta questa necessaria premessa, c'è da aggiungere che lo stand di Giorgio e Anna è specializzato nella pasta cucinata espressa e l'ultima volta i mezzi rigatoni alla bottarga, - ingredienti olio, un po' d'aglio, prezzemolo, peperoncino, bottarga sfumata al vino bianco - erano, semplicemente, stratosferici tanto da spingerci a divorarne ben tre porzioni e mezza (quasi quattro ndr). 

Tornando, però, alla loro attività principale, ossia il nuovo ristorante di via degli Angeli, c'è da dire che esso si sposa benissimo con la concezione che, della ristorazione, hanno sia Giorgio sia Anna, in altre parole non molti coperti, una trentina tra dentro e fuori, un menu che cambia spesso, ma con un numero non esagerato di portate, ingrediemti semplici e del territorio, un occhio sia alla tradizione sia all'innovazione, ma senza esagerare, atmosfera riservata ed elegante, una buona cantina e, in primis, il desiderio e la voglia di accontentare e coccolare il cliente.

Il colore che vi attende nel locale è un colore che non c'è perché si tratta di un codice ancor più che di una tinta con un nome vero e proprio: La mamma di Giorgio - spiega Anna - ha azzeccato più di tutti il senso. Si tratta, ha detto, di un colore fegato ed è vero, rispecchia in pieno, a pensarci, quella sfumatura che non è rosso e nemmeno amaranto.

Giorgio Tomei è uno che non disdegna le righe e i quadretti dei suoi fogli di vita quotidiana, ma sa anche affidarsi all'improvvisazione e non è un caso che, quando è possibile, preferisce che l'avventore si affidi in tutto e per tutto alle sua mani rinunciando a scegliere sulla lista e attendendo trepidante lo sbarco sul tavolo dei piatti. A proposito di piatti, ogni pietanza giunge su un piatto dalle sembianze differenti, tutti, però, opera di un artista lucchese, Matteo Guidi che si firma Magoo Ceramiche, davvero un portento, con il negozio in via Teresa Bandettini.  

Polpo fritto e spinacini saltati come attacco, subito bissati da capesante scottate, daikon, pesto di lardo, crema di carote e zenzero. Per chi ama, come noi, le capesante, un top. Piatti delicati, da degustare ancor più che da... addentare. Il vino è un Obermairl Hof, un Riesling che proviene dal Sud Tirono e proprio Anna fa notare la sua passione per i vini delle... estremità, ossia al nord estremo e al sud, Sicilia per intendersi. Cantina fornita e con qualche chicca, pronta a soddisfare anche i più esigenti in materia.

E', poi, la volta di due primi che consideriamo al medesimo livello di eccellenza: lo spaghettone di Gragnano al burro, acqua di pomodoro, crudo di ricciola e mollica e, in seconda battuta, gnocchi di patate con crema di taleggio, rigatino e cavolo nero croccante. Appetitosissimi entrambi. Li sceglieremmo ambedue e chissenfrega della dieta.

E' al momento dei secondi che riceviamo una piacevole sorpresa per chi ama la cacciagione: un petto d'anatra che è una delizia, sembra un filetto e anche qualcosa di più tanto è compatto e tenero, accompagnato dalle immancabili cipolle caramellate, lamponi e mousse al brie. E qui il nettare è un Corylus Nosiola Monfort, vino bianco elegante e raffinato proveniente dai terreni del Trentino Alto Adige. Insieme al petto d'anatra arriva anche un filetto di baccalà, crema di porri, bottarga e cipollina croccante. Tutto ottimo, ma l'anatra è stata una intrigante sorpresa.

La pancia e perdonateci l'espressione non del tutto ortodossa, sarebbe anche al completo, ma come si può anzi come non si può non assaggiare i dolci anch'essi pronti ad atterrare in coppia di fronte alle nostre fauci mai esauste? Si tratta di una strepitosa mousse al formaggio, crumble alla vaniglia e caramello salato alla nocciola, un dolce realmente originale e piacevolissimo da gustare. Quindi un semifreddo al melone, frolla al cacao, cioccolato fondente, menta e sale maldon, buono, ma meno attraenbte, per noi, del primo che ti fa bramare sia il bis, il ter, ma anche il quater.

Un ristorante, indubbiamente, che ama distinguersi e possedere una propria identità gastronomica pur restando alla portata di chiunque voglia cimentarsi con una cucina leggera e di qualità

Se l'amore tra Anna e Giorgio ha avuto questo effetto, beh, deve essere ed è un amore che più amore non si può. Complimenti a tutti e due.

Ristorante Giorgio Tomei

Via Degli Angeli, 13/15

55100 Lucca

Telefono: 333 302 7882

Prenotazioni: facebook.com

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