Hanno chiamato in tanti al Bagno Biondetti ViennaLvce sul viale Roma a Marina di Pietrasanta. Tutti volevano sapere le ragioni dell'invito, accettato, da parte della famiglia che gestisce lo stabilimento, Giacomo, Isacco e Monica Menici oltre a Naghy Kamal, di presentare il 9 settembre alle 18.30 il generale Roberto Vannacci e il suo libro Il mondo al contrario. Con l'introduzione e l'intervista vis à vis di chi scrive ossia del direttore (ir)responsabile delle Gazzette Aldo Grandi. L'idea era venuta a Massimiliano Simoni, di Fratelli d'Italia, ex candidato a sindaco di Pietrasanta e dopo un breve consulto, la decisione di coinvolgere i Menici e il Bagno Biondetti che hanno subito aderito con entusiasmo. Eppure, per chi ha gli occhi foderati di prosciutto e non si cura di prendere informazioni, la struttura di Giacomo e Isacco Menici è notoriamente gay e Lgbtq friendly, nel senso che non ha prevenzioni né pregiudizi verso chicchessia, non si schiera con quel o con quell'altro partito politico, ospita personaggi di idee anche diverse se non, addirittura, opposte e ha consentito ad un giornalista che non le manda a dire come l'autore di queste righe, con la collaborazione di Franca Dini Eventi, di intervistare durante l'estate personaggi più o meno ingombranti senza porre alcun limite né condizione. In sostanza, chi teme che al Biondetti si terrà una adunata 'oceanica' di antica memoria, beh, si sbaglia di grosso azzeccando, forse, soltanto il fatto che verrà un sacco di gente. Noi, ovviamente, ci saremo non per quello che è stato definito un tour promozionale del libro del generale, bensì, come avverrà anche a Lucca alla Casa del Boia il 27 settembre alla stessa ora, per capire di più e conoscere meglio l'autore di un libro che ha fatto discutere e che contiene, a nostro avviso, molto buonsenso e altrettanta saggezza.
Ma, come in molti avranno notato nelle settimane passate, l'ultima intervista effettuata sulla spiaggia del Bagno Biondetti-ViennaLvce è stata quella con Eva Robin's, un personaggio conturbante, una icona della trasgressione visto che i suoi migliori anni li ha vissuti tra la fine del secolo scorso e l'inizio del nuovo millennio, con quel suo modo di essere estremamente seducente e femminile capace di suscitare pensieri peccaminosi e turbolenti anche in chi è sempre stato convinto sostenitore della eterosessualità.
Eva Robin's si è presentata con uno splendido kimono di colore rosso, un trucco piacente e piacevole, uno sguardo sensuale, la solita voce calda, ma mai volgare e ha accettato di rispondere tranquillamente a tutte le domande che le abbiamo fatto. Anche quelle più dirette e intime. Del resto, non è un caso che per decenni abbia giocato con la storia del suo presunto ermafroditismo, ossia il possedere entrambi gli organi genitali, quello maschile e quello femminile. Vero - ammette - per parecchio tempo ho lasciato che questa voce si diffondesse perché circondava il mio nome con un alone di curiosità e di mistero. Poi, però, ho confessato candidamente che non è vero e che io ho solamente un organo sessuale, quello maschile.
A Ferragosto ha recitato sul palco della Versiliana nell'Avaro di Molière portato in scena dal suo pigmalione Andrea Buscemi. Nei panni della serva Frosina. Attrice che nel corso della propria carriera è passata da un inizio con qualche film hard per, poi, diventare protagonista di pellicole di successo come Bellezze al bar di Alessandro Benvenuti dove la sua bellezza rappresentò una delle sorprese del film.
Niente politica a differenza di altre sue colleghe come, ad esempio, Vladimir Luxuria e come non ricordare che all'Isola dei famosi ci è è andata quest'ultima e ha anche vinto, mentre Eva Robin's venne 'rifiutata' proprio perché, a quanto pare, non aveva portato a compimento quella trasformazione sessuale che, al contrario, la Luxuria aveva fatto.
A Eva Robin's va riconosciuto una coerenza e una intelligenza notevoli, che non l'hanno mai portata a compiere scelte solo per ottenere chissà quale prebenda o cadreghino. A lei i politici non stanno particolarmente simpatici e anche Roma, la capitale, non la attira più di tanto. Tutt'altro. Emiliana, vive a Bologna e ci sta bene, ha una relazione duratura con una donna e questo, a dirla tutta, è un po' una eccezione se si pensa che la grande maggioranza dei transessuali ha relazioni sì, ma con uomini.
La sensazione che si ha parlando con Eva Robin's - Eva per via della somiglianza con Eva Kant, la donna di Diabolik e Robin's per un aneddoto di tanto tempo fa - è che nei suoi panni questa donna che, geneticamente, donna non è, ci stia non bene, di più. Ero a casa di un'amica - ricorda - e non sapevo come mi sarei chiamata così, vidi sul tavolo in sala un libro di Harold Robbins, un autore decisamente sopra le righe. La mia amica si disse entusiasta del Robin, con una b sola, ma io volli aggiungere il genitivo sassone inglese, perché Robin in inglese vuol dire usignolo (in realtà pettirosso ndr) e, quindi, il riferimento al 'mio' usignolo, appunto, di Robin.
Eva Robin's è arrivata al Biondetti grazie alla organizzazione di Franca Dini Eventi e l'accoglienza è stata eccezionale. Amici, amiche, anche qualche gay, molte persone incuriosite da un personaggio che piace a tutti, uomini e donne, proprio per la sua sincerità.