"I direttori stranieri dei grandi musei adesso se ne vanno. Siamo arrivati noi e se ne vanno loro. Perché devo mettere un direttore straniero agli Uffizi? - ha domandato il sottosegretario alla cultura, Vittorio Sgarbi, intervistato da Stefano Zurlo a 'Gli incontri del Principe', al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio -. Si è mai visto uno straniero al Louvre? I simboli sono i simboli. È una stagione finita. Brera sicuramente quello che c'è non ci sarà più, a Firenze quello che c'è non ci sarà più, a Napoli quello che c'è non ci sarà più. Non lasceranno traccia".
"La Ferragni come influencer per gli Uffizi - prosegue Sgarbi - è stata una buona intuizione, appartiene all'immaginario dei ragazzi, se suggerisce un quadro ha una sua efficacia e non ci vedo niente di male".
Sgarbi, gpa? Non è che hai il diritto alla paternità
"Tutti noi abbiamo amici omosessuali - ha risposto Sgarbi -, gli vogliamo bene e sono simpatici. Fare i bambini con l'utero in affitto. Io e te ci sposiamo, cosa improbabile, poi vogliamo un bambino come volere un cagnolino, prendiamo una donna, la facciamo mettere incinta, ma che roba è? Non è che hai il diritto alla paternità, la paternità e la maternità sono legate a un rapporto fra un uomo e una donna che fanno i figli".
Sgarbi, miss Italia nera non era miss Italia
"Fui il primo a dire che quella miss Italia nera era una bella ragazza ma, dissi, non è miss Italia, cioè, l'Italia ha una identità che è quella che vediamo qui. Un nero che è fra noi appartiene al suo mondo ed è da noi integrato".
Al Maxxi - ha concluso Sgarbi - ho detto quattro o cinque cose e sono diventato sessista. Ma cosa vuol dire? Io sono maschilista come ci sono le femministe. Ma sessista cos'è? Uno che ha il sesso nel cervello? Può anche essere una donna. Sessista non è una parolaccia, è un'ossessione".