Una realtà aziendale importante quella della multinazionale finlandese Valmet che ieri sera in una location straordinaria quale quella dell'ex Mercato del Carmine, ha confermato il grande spessore qualitativo del gruppo oltre che l’eleganza delle scelte, includendo anche quella della location per la serata. Puntare sul territorio con promesse di nuove assunzioni ma anche prendere spunto dal territorio su cui si opera per valorizzare la specificità dello stesso e in questo caso l’identità gastronomica che tutto il mondo ci invidia. Un’identità che grazie al gruppo finlandese è stata valorizzata e promossa a livello globale in una conviviale che si incastona nell’evento importante del Miac 2024 di Lucca con ospiti provenienti da tutti gli angoli del globo terraqueo.
Da sempre il territorio Lucchese costituisce punto di riferimento mondiale nel settore cartario e di tutto quanto ruota intorno ad esso, ma la presenza di Valmet a tutti gli effetti costituisce valore aggiunto all’evento annuale del Miac.
Niente male una multinazionale che vanta un fatturato netto nel 2023 di oltre 5 miliardi di euro che individua in Lucca la sede del suo quartier generale dopo l’ultima acquisizione dell’azienda metalmeccanica Korber che fu una delle aziende di Perini. Valmet conta quasi ventimila impieganti a livello mondiale di cui oltre 500 quelli in Italia con una tendenza di assunzioni alla crescita.
La presenza globale di Valmet costituisce una buona piattaforma per una crescita anche nel nostro paese. Gli stabilimenti della multinazionale sono presenti in tutta Europa, in Nord e Sud America, in Cina e anche in Asia in un processo di crescita che dura da oltre due secoli e, finalmente, possiamo proprio dirlo, trova un posizionamento ideale del suo quartier generale proprio sul nostro territorio Lucchese, da sempre conosciuto come eccellenza del settore.
Valmet ha acquisito oltre allo stabilimento della Korber a Mugnano in cui si opera nel settore del paper converting, lo stabilimento di Porcari dove ci si concentra sulla linee produttiva di fazzoletti e veline oltre quello di Bologna dove si punta sul settore packaging.
Abbiamo intervistato l’italianissimo Gianfranco Agnusdei, vice presidente Sales, Marketing & Service che ci ha illustrato i programmi futuri e le strategie di sviluppo aziendale in programma. Insomma una Valmet in continua ascesa sui mercati globali in tutti i settori operativi, sfruttando la grandissima esperienza nel mondo tecnologico della trasformazione oltre che nella tecnologia delle macchine per la produzione. Tecnologia che abbraccia l’intero processo produttivo fino all’impacchettamento del prodotto finito. Un valore aggiunto per i clienti Valmet che possono confidare in una leader mondiale che li accompagna dall’inizio alla fine del processo produttivo.
Ma veniamo all’elegante serata che è stata aperta con i saluti del nuovo vicepresidente finlandese, head of Valmet tissue converting business unit, Samppa Ahmaniemi, nominato lo scorso primo febbraio. I primi mesi sono serviti per mettere a punto un asset ai vertici aziendali che ha portato l’azienda a presentare il nuovo management con ambizioni nuovi obiettivi da raggiungere.
Dopo i ringraziamenti per la nutrita partecipazione rivolta gli oltre duecento invitati, il dott. Samppa ha descritto con passione e competenza la magnifica location che ci ospitava, con dovizia di particolari e date, location adatta a una serata veramente speciale che ci accingevamo a trascorrere. Ha poi sciolinato e numeri importanti della serata. Oltre duecento ospiti con 115 clienti che provenivano da 35 paesi in rappresentanza di 55 diverse aziende. Numeri che danno l’idea dell’importanza dell’evento.
Ha accompagnato in una prima fase la serata un gruppo musicale e dopo l’aperitivo di rito i commensali sono stati invitati a sedersi attorno alle eleganti tavole circolari, sapientemente decorate. Con un menu a base di prodotti tipici locali che andavano dal carpaccio di chianina marinata con funghi porcini e pecorino spaziando poi nei ravioli di ricotta e spinaci con crema di parmigiano per arrivare a un magnifico risotto al mirtillo e fontina.
Come poteva mancare poi un carrè di cinta senese con uno sformatino di verdure di stagione accompagnato da spinaci saltati. Ha addolcito la serata, oltre che la squisita compagnia, un mille foglie con crema Chantilly e cioccolato. Tutto annaffiato da vini bianchi e rossi delle colline Lucchesi.
Insomma una serata organizzata da una multinazionale finlandese che punta sul nostro territorio e sulle nostre specialità culinarie. Non è da poco per Lucca e per il Miac 2024. La serata è proseguita con un’ampia condivisione di intenti e programmi futuri con la creazione di nuovi rapporti commerciali o consolidando, sempre intorno a un tavolo, quelli esistenti.
Il mercato Valmet, secondo le previsioni per il prossimo anno, si prevede che si attesti su una crescita del 3-4% e questo fa ben sperare per l’occupazione del personale nell’ azienda e anche per una crescita organica occupazionale sul territorio lucchese e nella Toscana. Ci sono quindi tutte le premesse perché l’occupazione migliori e cresca in questo settore grazie proprio a Valmet.
Sempre Samppa, in una precedente intervista aveva precisato: “Valmet è già abituata ad investire in Italia e l’ha già fatto anche in passato consolidando la tecnologia e la presenza nel mercato tissue. Oggi la parte tissue della Valmet copre il 20% del totale fatturato e questo significa che, avere un’azienda italiana nell’area di produzione e sviluppo della tecnologia della carta, è un ulteriore rafforzamento di questa competenza. L’acquisizione si inserisce in un contesto multinazionale, con oltre 30 paesi su cui insistere a livello di presenza. Dopo i primi mesi di Valmet fisicamente qui in Italia ci rendiamo conto che anche la cultura non è così differente. Siamo europei e siamo parte di una storia che conosciamo già”.
Da queste dichiarazioni si desume che la multinazionale a Lucca si sente a casa propria; noi lucchesi non dobbiamo che essere fieri di questo facendola sentire a suo agio e dandole il benvenuto per un futuro di crescita comune.