Il Tar però non ha ritenuto validi i nostri rilievi - continua il documento - sulle scorse elezioni e, non limitandosi a respingere il ricorso, ci ha anche condannato a pagare 3000 euro di spesa. Continuiamo quindi la nostra raccolta fondi che in questi mesi è stata appoggiata già da tante persone e gruppi che hanno testimoniato così il loro sostegno al progetto. Chiusa la partita istituzionale, noi andiamo avanti: siamo persone che fanno politica unicamente per realizzare una società più equa e giusta sia dal punto di vista sociale che ambientale. Abbiamo portato in campagna elettorale i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, chiarendo come un'amministrazione può e deve realizzare il salario minimo e finirla con lo sfruttamento dei giovani e delle giovani attraverso tirocini e alternanza scuola lavoro (PCTO), che invece l'amministrazione Del Chiaro ha già confermato. Siamo gli unici che si sono schierati in maniera precisa, coerente, trasparente e netta contro il progetto degli Assi Viari. È su questo che nelle prossime settimane sarà importante stringere, attraverso momenti di trasparenza democratica, di lotta e partecipazione. Noi ci saremo in ogni momento, sia istituzionale che di mobilitazione. Il progetto deve essere fermato con tutti i mezzi e in ogni sede. Rigettiamo qualsiasi giustificazione "tecnica" alla realizzazione degli Assi, ribadiamo che si tratta di una questione politica, e l'amministrazione, con la sua maggioranza in consiglio, in quanto organo politico, deve prendere una posizione chiara e contraria al deturpamento del territorio.
Per aiutare a pagare le spese ricordiamo che è possibile fare un versamento all'IBAN: IT49G0103013710000000395784 intestato a Società Popolare di Mutuo Soccorso "G. Garibaldi" con causale: "Contributo per spese ricorso".