Il consigliere comunale della Lega Domenico Caruso spiega le ragioni che hanno indotto il gruppo Lega a votare no al progetto preliminare per le rotonde di Lunata ed all’adozione della relativa variante urbanistica necessaria per la realizzazione dell’opera.
"Nella seduta del 9 settembre - spiega Caruso - ho evidenziato alcune criticità in merito all’espropriazione di parte di un terreno sito sulla via Pesciatina lato monte e all’imposizione di una servitù dall’altra parte nei pressi di una cartiera in quanto i suddetti vincoli non sono direttamente connessi alla realizzazione della rotonda e strettamente funzionali ad essa ma servono per garantire il diritto di passo ad alcune unità immobiliari che diverrebbero intercluse ovvero prive di immissione diretta sulla via Pesciatina ma per le quali è possibile attuare soluzioni diverse, attualmente non previste dal progetto, senza recare pregiudizio ai proprietari dei fondi da espropriare o da gravare con servitù".
"Nel mio intervento - afferma Caruso - ho evidenziato che il vincolo preordinato all’esproprio, effetto tipico della variante, serve ad individuare le aree destinate alla realizzazione dell’opera pubblica e questa fattispecie non si verifica nel caso concreto in quanto l’esproprio non è previsto per la realizzazione della rotonda in sé ma per altre motivazioni (il diritto di passo) con considerazioni analoghe per la servitù che non è conseguenza diretta dell’opera così come prevede l’art. 44 del DPR n. 327/2001 (il Testo Unico sugli espropri) ma una soluzione imposta sempre per garantire il diritto di passo a un privato".
"Ne consegue che il progetto e la variante presentano potenziali profili di illegittimità che si riverberano sul necessario presupposto della pubblica utilità vale a dire sugli scopi pubblici che i provvedimenti ablativi devono realizzare e che hanno imposto alla Lega di votare contro la delibera proposta dalla Giunta" conclude Caruso.