Con l'innesto di Francesco Di Biagio, portiere classe 2004, l'età media della prima squadra amaranto si è abbassata ulteriormente, scendendo sotto i 25 anni. Una conferma dell'efficacia di quel progetto Tau portato avanti con convinzione e impegno da tutti i reparti della società altopascese che vede nella prima squadra la prosecuzione ideale del percorso di crescita dei giovani atleti.
Una sfida che sta raccogliendo sempre di più l'interesse del pubblico e l'entusiasmo dei calciatori amaranto, grazie all'impegno e al lavoro complesso portato avanti da tutto lo staff del progetto prima squadra: a partire dal team manager, Marco Vellutini, e dal responsabile del progetto Eccellenza, Alessandro Del Carlo. Insieme al direttore sportivo Maurizio Dal Porto, a tutti i professionisti sportivi e medici e ai collaboratori che si occupano della logistica, dell'organizzazione e del supporto tecnico della prima squadra e al mister Pietro Cristiani, Vellutini e Del Carlo lavorano quotidianamente per imbastire quella trama che lega a doppio filo il settore giovanile del Tau Calcio e la prima squadra, sbocco naturale dei giovani che crescono, si sviluppano e maturano sul sintetico e nel Centro formazione Inter di Altopascio.
I complimenti per questo percorso che, al di là dei risultati e della classifica, riempie di soddisfazione tutta la società, arrivano dal presidente del Tau, Antonello Semplicioni.
«La passione per il calcio, per questo bellissimo sport che ci unisce, è il vero motore di questo progetto. Mi riempie di orgoglio e di emozione vedere tutto lo staff della prima squadra che lavora e si impegna ogni giorno per creare un gruppo vero, affiatato e saldo anche al di fuori del campo. Un impegno e una dedizione che stanno dando i risultati sperati: la squadra c'è, i ragazzi, sia i "veterani" che i più giovani, si sentono davvero parte di una grande famiglia. È una sfida che stiamo vincendo con orgoglio, umiltà e coraggio. E ora, testa bassa, domenica dopo domenica, risultato dopo risultato fino all'ultima partita».