Voglio fare chiarezza su una questione che mi riguarda in prima persona, ovvero il mio nome come possibile candidato sindaco di Capannori. Non ho mai avuto ambizioni in tal senso anche se nei mesi passati il mio nome era comparso in qualche ricostruzione giornalistica. Sono stata in silenzio rispettosa del mio partito poiché il nome che avevamo convintamente scelto, me compresa, per la corsa a primo cittadino, era quello di Matteo Petrini. Pochi giorni fa sono venuta a conoscenza che i partiti della coalizione, Forza Italia e Lega – che da sempre dichiarano di avere dubbi su Paolo Rontani – avevano proposto in un tavolo provinciale il mio nome in quanto ritenevano, sulle base delle mie caratteristiche, come nome che avrebbe, finalmente, federato il centrodestra. Appresa la notizia ho richiesto un confronto con il mio partito, in quanto io rispondo solo ed esclusivamente a Fratelli d’Italia e non ad altri, sebbene goda di una stima che va al di là degli schieramenti politici.
Mi sono messa a disposizione del mio partito senza preclusioni perché così deve essere per un militante. Sarò a disposizione come candidato sindaco se mi venisse chiesto qualora non si riuscisse a trovare la quadra su Paolo Rontani, nome fra l'altro autorevolissimo, o come candidata al consiglio comunale, o come portatrice d’acqua: qualsiasi ruolo insomma che possa essere utile alla causa comune ed ai capannoresi nel più assoluto rispetto dei ruoli e delle funzioni del mio partito. Il candidato ideale, a mio sommesso parere, non è quello che scalpita, ma quello che viene condiviso. Colgo l’occasione per fare un appello ai dirigenti dei tre partiti della coalizione: siamo in estremo ritardo ed i cittadini hanno bisogno di risposte e di certezze; basta perdersi in questioni di contorno ed in correnti interne. Posso affermare con assoluta sincerità e convinzione che all’interno dei tre partiti della coalizione ci sono delle persone straordinarie che potrebbero fare tanto per Capannori qualora venisse, finalmente, individuato il nome su cui convergere. È il momento di fare squadra e di consegnare ai nostri elettori un centrodestra forte, compatto e pronto a sfidare venti anni di malgoverno del centrosinistra.