C'è stato il pubblico delle grandi occasioni, col tutto esaurito in sala, ieri sera (mercoledì 10 aprile) nell'auditorium di Artemisia a Capannori per la presentazione del libro "Quale Europa" del Forum disuguaglianze diversità: il volume è stato presentato da Fabrizio Barca, noto economista ed ex ministro per la coesione territoriale, che del Forum è uno dei principali animatori.
L'iniziativa era organizzata da "Dare un'anima alla sinistra", un progetto (in rete con l'associazione Progressisti in Cammino, attiva in molte città toscane) che si sta articolando con l'obiettivo di "fare formazione politica, per il cambiamento e l'unità dell'area progressista".
Assieme a Barca c'erano Vieri Ceriani e il segretario regionale della CGIL Rossano Rossi.
La presentazione si è sviluppata in maniera partecipata: a moderare il dialogo è stato Massimo Cellai; e dopo la presentazione del progetto, da parte di Daniele Bianucci e Lucia Micheli, a porre domande e stimoli a Fabrizio Barca, e agli altri relatori, sono stati Alessandra Federighi, Irene Panzani, Gianni Campioni, Arianna Chines e Silvia Sarti.
"Tra il 6 e il 9 giugno in tutta Europa le urne saranno aperte per eleggere il nuovo Parlamento europeo - spiegano gli organizzatori - I partiti scaldano i motori: scelgono nomi, avanzano candidature, pensano tattiche. E i programmi? Il vento del nazionalismo e la diffusa resistenza a credere e battersi per una vera alternativa in quasi tutti i Paesi membri rischiano di condurre a proposte di scarso respiro, timide nell'affrontare le sfide della doppia transizione, digitale e ambientale; ambigue, al meglio, nei confronti dei migranti; inadeguate a contrastare il nuovo disordine mondiale, le guerre e anche le tante ingiustizie ereditate. Di fronte a questo scenario il Forum Disuguaglianze e Diversità ha deciso col volume "Quale Europa" di scendere in campo. Non è una discesa nell'arena elettorale. È l'offerta di alcuni tratti dell'Unione europea che servirebbe alla giustizia sociale e ambientale, un contributo informativo e di confronto, un metro per giudicare – prima e dopo le elezioni – programmi, partiti, candidature ed eletti, una bussola per il monitoraggio civico delle azioni che l'Unione realizzerà nella prossima legislatura. L'Unione auspicata è un luogo di promozione del welfare universale, non penalizzato dall'austerità; dove la conoscenza e i dati siano accessibili e a disposizione delle comunità; dove la trasformazione ecologica sia accelerata nell'interesse prima di tutto dei più vulnerabili per realizzare un modo più giusto di vita e di lavoro e dove politiche pubbliche e governo siano democratizzati. Un'Europa che prenda consapevolezza del proprio ruolo fondamentale nei processi migratori e che agisca come costruttore di cooperazione e pace".
Per informazioni, è possibile contattare il gruppo "Dare un'anima alla sinistra" inviando una mail a