"La Provincia annuncia di nuovo il Ponte sul Serchio per coprire l'ennesimo ritardo. Cosa c'è sotto?", è questa la domanda del consigliere comunale Fabio Barsanti, rispetto al comunicato della Provincia sull'inizio del cantiere per la costruzione del ponte, nuovamente posticipato. "La Provincia parla di nuovi adempimenti da fare in base ad una normativa del 2014. Che cosa significa? Come hanno fatto a non rispettare una norma che vige da ben sei anni?".
"Il Ponte sul Serchio - scrive Barsanti in un comunicato - sta diventano mitologico come quello sulla stretto di Messina. Anzi, sta diventando da un lato una barzelletta, e dall'altro l'argomento che il Pd sbandiera ormai da sei anni. C'è da credere che ci faranno sopra anche le prossime campagne elettorali. Come del resto stanno facendo con gli Assi viari".
"Andando a fare i conti sugli annunci fatti - in particolare da Stefano Baccelli e Luca Menesini- rasentiamo il ridicolo: sono una quindicina a partire dal 2014, anno in cui venne promessa l'apertura del cantiere nel 2015. Cantiere che, nel 2018, venne annunciato in apertura nel 2019. Nel 2019, a sua volta, si disse maggio 2020. A febbraio 2020 - cioè solo tre mesi fa - Menesini annunciò l'inizio per novembre. Oggi rinvia al 2021, coprendo l'ennesimo ritardo con i toni trionfali... di un nuovo annuncio del ponte".
"Ricordo che l'iter per il ponte è iniziato nel lontano 2004, ben sedici anni fa. Ad oggi - conclude Barsanti - a parte gli annunci, non è stato piantato nemmeno un paletto. In un paese normale si indagherebbe sulle responsabilità e si coprirebbero di vergogna i responsabili. Nella regione Toscana, invece, uno scandalo del genere è diventata la pelliccia da sfoggiare da parte del Pd: governatore, consigliere regionali e Provincia. Siamo al paradosso".