Il consigliere comunale della Lega Domenico Caruso critica la decisione del Governo di consentire la riapertura a giugno di parrucchieri, centri estetici, ristoranti , bar, pizzerie e auspica che le suddette attività possano riaprire da subito.
Bisogna farsi stolti per diventare sapienti diceva Erasmo di Rotterdam nell’Elogio della Follia riprendendo l’insegnamento di San Paolo.
Ai nostri giorni - afferma il consigliere comunale della Lega Domenico Caruso - vi è chi vuol apparire sapiente per licenziare provvedimenti iniqui e contraddittori come nel caso del Presidente del Consiglio che, in un suo intervento alla Camera, ha richiamato i concetti di “doxa” (l’opinione prevalente) e “épisteme” (il sapere scientificamente fondato) per giustificare i provvedimenti della fase 2.
Il presidente Conte - spiega Caruso - avrebbe fatto bene a non scomodare la filosofia greca per tentare di giustificare il cronoprogramma delle riaperture del tutto avulso da solide basi scientifiche giacché non è dato capire per quali valide ragioni bar, ristoranti, pizzerie, parrucchieri, centri estetici non possano riprendere subito se è vero come è vero che la misura del distanziamento è sufficiente per impedire la trasmissione del virus.
Per queste ragioni - afferma Caruso - lo scorso 29 aprile i gruppi di opposizione a Capannori hanno presentato una mozione per chiedere al Consiglio Comunale di pronunciarsi sulla riapertura anticipata di quelle attività che altrimenti fallirebbero. Vi sono almeno due ragioni per giustificare la ripresa anticipata: la prima è rappresentata dall’ingorgo fiscale di giugno con i versamenti di IVA, contributi, ritenute, IRPEF, IRES, IRAP, IMU; la seconda è giustificata dal fatto che il Comune di Capannori ha fatto pochissimo per le imprese dal momento che la tariffa sui rifiuti dovrà essere pagata a giugno per la parte variabile anche nel caso di inattività e questo non è giusto. La Lega aveva chiesto la riduzione delle aliquote IMU e dell’addizionale IRPEF con una rimodulazione agevolmente finanziabile ma la nostra richiesta è stata immotivatamente respinta. La mozione sulla riapertura anticipata non è stata ancora calendarizzata per la discussione in Consiglio Comunale nonostante l’impegno del Presidente del Consiglio Comunale a convocare al più presto la conferenza dei capigruppo. Cercheremo di capire per quale motivo non si voglia discutere in Consiglio Comunale su un tema così importante per la collettività conclude Caruso.