I Comitati Sanità Lucca (in memoria di Raffaello Papeschi) affrontano l'emergenza sanitaria con alcuni suggerimenti e altrettante riflessioni:
Nel passato abbiamo avuto l'occhio lungo nell'opporci al disfacimento del Campo di Marte, nel denunciare le evidenti carenze dell'ospedale San Luca, nel denunciare lo spreco di una riabilitazione isolata a Barga che doveva da tempo essere spostata al Campo di Marte. In tempi di ristrettezze economiche continuiamo a non capire il senso di due ospedali in Garfagnana.
Adesso vorremmo fare alcune considerazioni che, forse, i responsabili considereranno critiche. In realtà, se si leggono a fondo, sono proposte che i suddetti responsabili, direttori etc. potrebbero fare proprie, o quantomeno accettare di discutere per arrivare più rapidamente ad una soluzione del problema coronavirus.
- Problema tamponi e test, ormai gli annunci si sprecano, ma la realtà è che si è programmato male, non si sono ordinati per tempo i reagenti e finché non li avremo sarà necessaria una contingentazione degli esami. Si dica alla gente qual è la realtà. E quando finalmente avremo la disponibilità ampia di test e tamponi si potrà pensare a riaprire le attività. Per adesso si stabiliscano delle precise linee guida sulle modalità di esecuzione di tamponi e test, privilegiando gli operatori sanitari, le necessità di diagnosi di sintomatici e la ricerca degli asintomatici.
- Per l'arrivo di un ipotetico vaccino ci sarà da aspettare. Nel frattempo si diano i mezzi di protezione ai medici di famiglia e si renda possibile e sicura una ripresa della medicina sul territorio. Non si può continuare a curare per telefono lasciando il malato solo per giorni e settimane.
- Campo di Marte: al padiglione C ci sono ancora 80 posti letto liberi. Vi si potrebbero ospitare i Covid19 che terminano il percorso al San Luca, in convalescenza e con necessità di riabilitazione e mobilizzazione dopo la terapia intensiva. Invece ci giungono notizie di possibili trasferimenti alla riabilitazione di Volterra, mentre Barga rimane con i letti mezzo vuoti. E perché non vengono utilizzati i posti letto disponibili del Campo di Marte e vi si organizza anche la riabilitazione, magari spostando il personale sottoutilizzato adesso a Barga?
- E attenzione alla separazione di percorsi e personale. Abbiamo visto cosa è successo in certe RSA, dove questa "elementare" norma non è stata sufficientemente rispettata. Quindi anche nelle strutture del SSN si attui una rigorosa separazione, controllando l'operato delle cooperative cui spesso vengono appaltati servizi che sarebbe bene tornassero pubblici.
- Si faccia chiarezza sui casi positivi. Da tempo si sa che esistono cartine con la localizzazione dei pazienti positivi sul territorio che, però, non vengono rese pubbliche con la scusa della privacy. Riteniamo invece che sapere in quali zone o frazioni si sono verificati addensamenti di casi aiuterebbe a rendersi meglio conto della situazione. Basta che la dimensione del segnale sia abbastanza grande da non permettere l'identificazione precisa della casa, ma solo della zona, per rispettare giustamente la privacy.
- Il Sindaco ha detto che per ripartire bisogna attivare lavori pubblici. Forse ha ragione, ma bisogna vedere quali lavori pubblici. Il primo che gli suggeriamo è la rimessa a norma di tutti i padiglioni del Campo di Marte, compreso il padiglione chirurgico che, strano caso, da sua dichiarazione in consiglio comunale, sarebbe da abbattere e ricostruire. Poi magari qualcuno ci dirà anche perché e per colpa di chi.
Comunque , e lo sottolineiamo con forza, è essenziale che un eventuale ripresentarsi di questa o altre epidemie non ci trovi impreparati e che il personale venga assunto e regolarizzato. Basta con la Sanità svenduta ai privati, che ovviamente devono trarne profitto. La Sanità deve tornare ad essere pubblica, esclusivamente pubblica.