"La crisi economica è stata accentuata dalla situazione di emergenza sanitaria, legata al Coronavirus, che ha avuto conseguente pesanti anche sul mondo del lavoro. In molti hanno perso la propria occupazione e adesso si trovano in condizioni precarie. Serve una politica di intervento diretto per contrastare la disoccupazione sempre più imperante, sia tra i giovani che tra i meno giovani". Lo sostiene Michele Giannini, sindaco di Fabbriche di Vergemoli, e candidato al consiglio regionale della Toscana.
"Il nostro territorio – sostiene – ha perso molti punti in termini di produttività e di conseguenza si sono abbassate le opportunità e i posti di lavoro. Lucca e la sua Piana, sono sempre stati un punto di riferimento nel campo dell'industria, dell'artigianato, dell'agricoltura e del commercio. Oltre a questi ambiti, la città di Lucca ha un patrimonio di arte, cultura e musica da far invidia e questo non può essere dimenticato e, anzi, deve fornire un'opportunità lavorativa per molte più persone. Serve un'azione politica dura per ridare vigore a tutti i punti di forza del territorio lucchese".
Giannini sostiene che per aumentare il livello di occupazione e per valorizzare i beni di Lucca, servono persone nuove e occorre sconfiggere l'egemonia regionale che ha dato - nel corso degli anni - un vantaggio esclusivo a Firenze, a discapito delle altre città: "È necessario apportare un innovamento attraverso l'ingresso di persone nuove, capaci, di grande competenza ed energia, con idee chiare e con un grande sentimento verso il proprio territorio. Bisogna utilizzare al meglio le risorse economiche, per attuare una politica di occupazione solida e concreta. Bisogna poi far terminare il regime di sinistra della Regione che ha portato a una politica a vantaggio solo di Firenze. Bisogna, invece, rendere nuovamente protagonista anche Lucca".
Il Candidato al Consiglio Regionale, conclude: "Voglio portare in Regione dei provvedimenti che possano incidere per avere un'inversione di rotta e che sappiano sviluppare il potenziale delle nelle nostre cittadine per contrastare la disoccupazione con nuovi posti di lavoro che non siano precari".