Covid-19: chi siede nelle istituzioni è chiamato a responsabilità, maturità e unità. Lo sostiene il consigliere comunale, con delega al lavoro, Roberto Guidotti.
"Quello che stiamo vivendo - commenta - è uno dei momenti più difficili dal dopoguerra, quasi surreale. Una situazione che purtroppo lascerà vittime e ferite. Di colpo il nostro vivere caotico si è fermato o meglio siamo stati costretti a fermarlo per garantire la vita. Il nostro quotidiano, le nostre abitudini e i nostri comportamenti non sono già più quelli di un mese fa, ma per alcuni sembra che non sia cambiato nulla e quanto sta accadendo non sia di peso, che i valori e i nostri comportamenti non debbano essere diversi.
È in questi momenti che ad ognuno di noi, nessuno escluso, e di conseguenza alla politica a tutti i livelli, è richiesto un cambio di mentalità, di comportamento, ma soprattutto serietà.
Alla politica che decide, ma anche alla politica che non ha ruoli di governo".
"A chi per un verso, a chi per un altro - continua il consigliere comunale - è richiesto di mettere da parte le contrapposizioni ideologiche, di mettere da parte false insinuazioni e facili proclami, offese, calunnie e promesse.
Questo è il tempo della responsabilità: siamo chiamati a non tradire questo impegno. Per le persone che sono in difficoltà, per le aziende che non hanno più certezze, per le lavoratrici e per i lavoratori che rischiano il proprio posto di lavoro, per le persone che sono al servizio dei più deboli, per i medici, infermieri, operatori socio-sanitari che stanno facendo turni massacranti mettendo a rischio la propria vita per tutti noi.
Il momento ce lo impone: la situazione pretende unità, solidarietà, rispetto. Insomma, un vero patto sociale per gestire l'emergenza e per costruire la ripartenza, la ricostruzione del nostro Paese e, più nel piccolo, della nostra città".
"Dobbiamo lavorare per costruire un'unità di intenti, una forte condivisione, una progettualità diversa e più aperta fra lavoratori e lavoratrici, imprese e rappresentanti sindacali - conclude Guidotti -. Un cambio di mentalità dove non sono più permessi solo interessi di parte, ma una visione più ampia , dove Stato e Regione dovranno fare a pieno la loro parte al fine di tutelare le persone più fragili con percorsi sostenibili e tutte quelle aziende che attraverseranno dei momenti di forte difficoltà. Insomma un percorso a tappe dove i sacrifici di tutti, in un arco di tempo ad oggi non prevedibile potranno fare in modo che si ritorni lentamente a quella normalità che tutti desideriamo.
Se invece prevarrà la logica di parte, se prevarranno gli stupidi interessi di parte, ognuno di noi dovrà poi assumersi le proprie responsabilità".