Santucci (Filt/Cgil), Boni (Fit/Cisl) e Panzieri (Uilt/Uil) esprimono soddisfazione per l'ordinanza n.47 della Regione Toscana che, in linea sia con le indicazioni nazionali sia con il protocollo della sicurezza firmato dalle OO.SS nonché anche per il recepimento di alcune richieste emerse dal dibattito nelle riunioni del 23 aprile e del 2 maggio, mette al centro la sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri.
"La fase 2 nei trasporti - spiegano - è una fase molto complicata, ora le aziende del TPL e del ferro applichino quel protocollo accompagnando soprattutto le prime settimane con la giusta informazione ed assistenza ai viaggiatori evitando che si crei confusione, malcontento o addirittura tensione sociale".
"Occorre ripensare al sistema dei trasporti nel suo insieme - affermano -, all’organizzazione del lavoro aumentando le frequenze, le corsie preferenziali, rimodulando i anche i flussi dei viaggiatori grazie ad una programmazione degli orari delle aziende con entrate e uscite scaglionate senza più avere un orario unico dove tutti all’ora precisa si ritrovano; programmazione nella quale vanno coinvolte le istituzioni locali. Bisogna investire in nuove tecnologie che possano consentire il contingentamento dei passeggeri ed evitare sovraffollamenti di autobus o treni e che evitino nel contempo che qualcuno sia lasciato a terra".
"Non si potrà più muoversi come prima è vero - concludono -, ma adottando le giuste misure si potrà viaggiare meglio. La regione deve fare da cabina di regia in questo complicato percorso, il sindacato ed i lavoratori danno la loro disponibilità ma ora soprattutto le aziende dovranno fare la loro parte!"