Di questa classe politica forse buona, forse onesta di certo incapace ne ho le tasche piene e mi è tornata alla mente una dichiarazione di un mese fa di Renzi sul Coronavirus. Ci arriviamo.
Matteo Renzi, laurea in Giurisprudenza, a 29 anni e per 5 anni è presidente della Provincia, a 34 è sindaco di Firenze, diversi sondaggi dell’epoca dicono che fosse il sindaco più apprezzato dai concittadini.
A 37, nel 2012, si candida alle primarie del centro-sinistra venendo battuto da Bersani. Non molla e nel 2013 viene eletto segretario del Partito Democratico con il 67,5% di voti. Nel febbraio 2014 si inchiappetta Enrico Letta con votazione a larghissima maggioranza della Direzione del PD, 136 favorevoli contro 16 contrari, e diventa a 39 anni Presidente del Consiglio, il più giovane della storia repubblicana, credo.
Ma tornando a Matteo dove ti va a cadere? Su un’ottima iniziativa di riforma costituzionale. Si era un’ottima riforma, non perfetta, ma certamente migliore del nulla che avevano fatto prima e del niente che hanno fatto dopo gli altri. Personalizza il successivo referendum del 2016, minacciando le dimissioni in caso di sconfitta, viene battuto e si dimette.
Tutti quelli che avversarono la riforma Renzi-Boschi con proposte alternative che prefiguravano l’Eden Costituzionale dietro l’angolo poi non hanno fatto nulla, naturalmente. È la Storia italiana che si ripete da 70 anni almeno. Il meglio, con promesse vuote, nemico del bene vale anche per la Costituzione. A proposito che fine ha fatto la legge sul taglio dei Parlamentari uno degli obiettivi principali dell’attuale governo? Taglio già previsto dalla riforma Renzi-Boschi.
Dopo, le cose per Matteo vanno così e così. Magari dopo la botta poteva prendersi una pausa, senza agitarsi qua e là a vuoto, per ricostruirsi e ricostruire la sua politica, ne aveva tutto il tempo. Fanfani, suo corregionale ridiventò Presidente del Consiglio a 79 anni!! E poteva anche risparmiarci la nascita dell’attuale Governo.
Ma credo che Diego Della Valle suo inascoltato amico di allora, avesse previsto i problemi suggerendo a Renzi una linea diversa: “I miei consigli erano sostenere Letta, farsi esperienza, farsi un'agenda internazionale e fare una buona squadra. Non aveva l'esperienza necessaria per fare il presidente”.
Col senno del poi il salto da sindaco a presidente del Consiglio si è rivelato fatale insieme con la sua violenza politica eccessiva e lo smodato desiderio di asfaltare tutto e tutti. È uno che non dà mai retta, si dice.
E come accade sempre da noi, la folla che prima narrava di come camminasse bene sull’acqua dopo ha messo in dubbio le sue capacità di distribuire le carte a tressette mollandolo, non per ragioni politiche.
Ed è un peccato perché Renzi ha almeno una qualità della quale ci sarebbe bisogno in questo frangente; no non la spregiudicatezza ma il coraggio politico, come ha dimostrato un mese fa nel dire:” Coronavirus, riaprire le fabbriche subito, le scuole il 4 maggio. Dobbiamo convivere con il virus, la gente non può morire di fame in un'Italia ibernata per un altro mese”.
Perché tutto ‘sto pippone su Renzi?
Perché Renzi può piacere o no, ma la carriera non mi pare gliela abbiano regalata, ma se l’è costruita con i voti, con le capacità di Amministratore pubblico e con la cattiveria, politica ovviamente.
E il suo percorso di politico, per fare solo un paio di esempi, mi pare leggermente diverso da quello
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di un ex liquidatore di sinistri (un paraurti? 150 euro!) che diventa Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e per decidere se prendere un caffè ha bisogno dell’analisi costi-benefici;
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o di una ex addetta alla sicurezza presso lo Stadio Comunale di Torino, poi titolare di un centro di assistenza fiscale (una pratica 30 euro) a Collegno che da Viceministro dell’Economia pensa che possano esistere Bond perpetui senza scadenza e a tasso zero.
“Il Bomba” sul Coronavirus aveva ragione, e pure noi.
P.S.
Tre quiz a Matteo per aiutarci a capire la politica italiana (metti la crocetta su una delle risposte):
D: Negli anni scorsi quante volte il futuro Presidente del Consiglio Conte ti ha contattato, supplicato di dargli udienza o almeno un incarico magari pure piccolo piccolo?
R: a) 0 b) 50 c) fino a rompere le palle
D: Che tu sappia Giuseppe era tra quelli convinti che tu sapessi moltiplicare i pani e i pesci, prima di diventare grillino?
R: a) Si b) Si
D:Che voto gli dai come Presidente del Consiglio?
R: a) 0 b) 10 c) du’ schiaffi
Rispondi se hai coraggio!
Commento di Aldo Grandi: già, peccato che dopo averla detta, quella frase, si è ben guardato dall'insistere e portarla avanti minacciando la crisi di Governo... Il Bomba è così, o lo accetti o lo... 'ammazzi'. Per noi accettarlo è impossibile.