Nel tardo pomeriggio di ieri il filosofo Diego Fusaro è stato invitato a Lucca a villa Wahnfreid a San Concordio per presentare il suo ultimo libro dal titolo "Glebalizzazione. La lotta di classe al tempo del populismo".
Lo abbiamo incontrato e intervistato per parlare di attualità e di politica oltre al suo ultimo elaborato.
In cosa si distingue Vox Italiae rispetto agli altri partiti esistenti?
"Si tratta di un partito sovranista, populista e socialdemocratico insieme, cioè non liberista (a differenza della destra). Pensiamo che la popolarità nello Stato nazionale sia la base della democrazia e del socialismo, come ci insegna anche la Costituzione."
Come e quando nasce l'idea di creare un nuovo partito?
"Nasciamo nel 2019 e abbiamo compiuto un anno. La nostra idea è di andare al di là della destra bluette e della sinistra fucsia, ossia del sistema all'alternanza senza alternativa su cui l'ordine liberista si fonda. I nostri maestri sono Gramsci, Keynes, Marx ed Hegel."
"Glebalizzazione. La lotta di classe al tempo del populismo" è il suo ultimo libro edito da Rizzoli e uscito nel 2019. A cosa si riferisce il titolo? Può spiegare brevemente i contenuti della sua opera?
"Difendere chi siamo è un'appassionata difesa delle identità, a partire dalla nostra come fortilizia di cultura e di resistenza alla globalizzazione liberista che produce la disidentificazione e lo svuotamento di tutte le identità per imporre il nulla della forma merce."
Torniamo a un tema molto discusso in questi mesi, ovvero quello del Coronavirus. Che idea si è fatto a riguardo?
"Chi parla di non esistenza del virus è stolto quanto chi parla di non esistenza di una razionalità politica che usa il virus per misure autoritarie e apertamente contrarie alla Costituzione, dal lockdown al divieto di assembramento."
E l'uso della mascherina?
"Personalmente la metto per rispetto dello Stato. Ma critico fortemente il suo uso all'aria aperta."
Perchè?
"All'aperto e da soli non serve a nulla la mascherina come ad esempio in spiaggia o mentre si passeggia da soli. Diventa solo un simbolo di sottomissione al nuovo ordine autoritario"
Globalizzazione
"Il virus ne ha accelerato tutti i processi: telelavoro, telescuola, ecommerce e distruzione dei ceti medi."
Foto di Ciprian Gheorghita