Un’indicazione a tutto tondo sul futuro di Lucca, per sostenere i cittadini e rilanciare l’economia, per disegnare e programmare la ripartenza nel segno dell’unità e della condivisione con tutte le forze in campo. È l’impegno, chiaro, che i gruppi di maggioranza del consiglio comunale di Lucca chiedono al Sindaco e alla Giunta.
“Partiamo da una buona base - scrivono i consiglieri di maggioranza -. L’amministrazione comunale si sta dimostrando all’altezza nel gestire questa emergenza, basti pensare ai tanti servizi straordinari attivati: l’assistenza agli anziani e ai cittadini in quarantena e/o in difficoltà, la distribuzione dei buoni spesa per l'acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità, i servizi gratuiti di ascolto psicologico per la cittadinanza e assistenza agli animali, l'apertura degli spazi diurni per i senza tetto, il sostegno educativo alle famiglie con progetti e attrezzature per la didattica a distanza, la fornitura di dispositivi di sicurezza agli operatori sanitari e non del territorio (in particolare medici di medicina generale, 118 e protezione civile), mettendoli così nelle condizioni di poter operare in sicurezza, la promozione degli esercizi commerciali che si sono attivati per fare la consegna a domicilio dei prodotti alimentari, l'apertura dei mercati alimentari nel rispetto delle norme di contenimento del virus, attivazione del lavoro agile per tutti i settori del Comune. Servizi essenziali, che non lasciano indietro nessuno, che resteranno attivi ancora per molto tempo, ai quali, adesso, occorre sempre più affiancare un’azione che guardi al futuro e getti le basi per la ripartenza reale”.
Il documento, approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale - il primo della storia della città a essersi tenuto in videoconferenza -, indica una serie di azioni precise. “Concordiamo con quanto sostenuto anche dal Sindaco nella sua lettera rivolta alle cittadine e ai cittadini di Lucca per Pasqua - proseguono i consiglieri -. Occorre sviluppare un percorso di medio e lungo periodo che guardi non solo alle emergenze del presente, ma che sia volto a proseguire con i servizi attivati e potenziare il sostegno alle imprese, alle famiglie, ai cittadini e le cittadine, anche nella fase di riapertura graduale delle attività (ormai riconosciuta come fase 2) e nel corso del prossimo anno. In modo complementare sarà opportuno potenziare, con campagne mirate, la divulgazione dei comportamenti corretti che i cittadini dovranno adottare anche nella fase 2. Sarà necessario incrementare le risorse per potenziare i servizi sociali e socio—assistenziali a tutela delle persone più fragili, come anziani e disabili, per essere in grado di rispondere concretamente ai bisogni (sostegno per pagare l'affitto, pagamento delle bollette, acquisto di beni di prima necessità). È in questo senso che diventerà quindi sempre più essenziale, anche alla luce dei provvedimenti già adottati dal Governo e di quelli che seguiranno, prendere ogni possibile iniziativa utile a supportare e rilanciare, lo sviluppo socio-economico della città”. Una delle prime iniziative messe in campo dall’amministrazione Tambellini è la creazione del Fondo di Mutuo Soccorso del Comune di Lucca, che nasce proprio per sostenere, nell’immediato, coloro che si trovano a subire gli effetti economici del Coronavirus e, nel medio-lungo periodo, come ulteriore strumento utile per rilanciare la città. “Per noi il Fondo di Mutuo Soccorso dovrà coinvolgere pienamente tutti tutti i soggetti istituzionali, politici, sociali, economici della città, prevedendo anche la nomina, in maniera ampiamente condivisa, di figure garanti, procedere a una forte promozione del fondo presso altri enti pubblici locali, privati, affinché riceva un'ampia adesione e diventi il volano della ripresa e motore di nuovi progetti di crescita, valutando anche, quando il quadro finanziario sarà più chiaro, un ulteriore incremento con le risorse del bilancio dell’Ente”.
Nel medio-lungo periodo, ci sono alcuni elementi che possono generare la ricostruzione economica e sociale della città. “Dovremo procedere con la realizzazione di quelle opere pubbliche che comportano non solo la riqualificazione della città, ma che rappresenteranno per il settore edilizio opportunità di lavoro - concludono - Inoltre: ripensare a come far ripartire la città, l'offerta culturale e la promozione dei prodotti rientranti nel "Made in Lucca", dirottando le economie eventualmente maturate per l'impossibilità di organizzare alcuni eventi, in investimenti mirati e strategici; valutare la possibilità di aggiungere alla sospensione del pagamento delle tasse e imposte locali anche una revisione delle stesse per sostenere i settori maggiormente colpiti; sollecitare il governo a trovare le modalità per abbassare i prezzi degli affitti dei settori commercio e prestazione di servizi; applicare tutte le norme possibili affinché sia possibile procedere con la semplificazione amministrativa, la digitalizzazione dei servizi e lo snellimento procedure per gli appalti e gli affidamenti di servizi e forniture”.