"Ci arrivano ogni giorno racconti di piccole imprese del nostro territorio, a cui gli istituti bancari stanno negando i prestiti che il governo Conte ha assicurato per la ripartenza. Tutto ciò è inaccettabile. L'accesso al credito è indispensabile: senza, i nostri negozi e le nostre piccole attività sono destinate alla scomparsa".
Così Daniele Bianucci, capogruppo di Sinistra con Tambellini, che sull'argomento ha anche avanzato un'apposita raccomandazione durante l'ultimo Consiglio comunale.
"Lo scorso 6 aprile, il presidente Conte ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia di accesso al credito, come misura per sostenere le imprese che stanno affrontando l'emergenza Covid-19 – ricorda Bianucci - Tra i provvedimenti previsti, è stata presentata la garanzia al 100%, nei confronti degli istituti bancari, per prestiti fino a 25mila euro, senza alcuna valutazione del merito di credito. Tale provvedimento, che nelle intenzioni del Governo aveva sicuramente un risvolto molto importante, in particolare per le piccole e medie imprese che stanno provando a resistere e a ripartire nonostante tutto, sta però riscontrando, nell'attuazione pratica, problemi non di poco conto: da imputare, in particolare, ad una certa freddezza da parte degli istituti bancari a consentire un reale accesso al credito da parte degli imprenditori. Sto parlando, soprattutto, dei più piccoli e di quelli che, già prima di questa situazione, magari avevano piccoli scoperti o fido bancari. Anche sul nostro territorio, come d'altronde in molte parti del Paese, ci arrivano infatti notizie ripetute di piccoli imprenditori, a cui è stato negato il prestito, che risulta indispensabile per riaprire operativamente l'attività dopo la lunga chiusura. Occorre quindi intraprendere ogni iniziativa potrà essere utile, sia con le istituzioni nazionali e regionali, sia con gli istituti bancari presenti sul nostro territorio, affinché questo stallo finalmente si sciolga, e alle imprese arrivi finalmente, senza problemi, la liquidità necessaria a ripartire. Le banche per prime sono chiamate a capire che non possiamo permetterci di perdere di perdere l'ossatura della pmi del nostro Paese: la cui ripartenza è indispensabile, se davvero vogliamo provare a salvare l'economia del nostro territorio".