Una seduta consiliare fiume, oltre cinque ore di discussione, dove la politica ha cercato di offrire risposte concrete alla popolazione, ma che, alla fine, non ha fatto altro che rappresentare il momento di profonda incertezza entro il quale si trova il nostro Paese. Questo è stato il primo consiglio comunale totalmente virtuale del comune di Lucca, un consiglio richiesto dalle opposizioni "per manifestare uno spirito collaborativo e costruttivo e per agire di conseguenza", un consiglio che si conclude con l'approvazione di un ordine del giorno, a firma Martini, che, in concreto, è una dichiarazione di intenti senza portafoglio.
L'assemblea, dopo la mano tesa da parte dell'opposizione verso la maggioranza, portata metaforicamente da Remo Santini (Siamo Lucca), ha visto l'intervento del Tambellini, di cui abbiamo già dato conto e l'illustrazione, da parte di ogni membro della giunta presente, delle proprie attività da amministratori in epoca Covid-19. Successivamente l'aula ha cominciato a dibattere su misure da adottare per il futuro, senza trovare quell'unità di intenti auspicata e senza che, alla fine, venissero messe in campo misure economiche tangibili.
Alessandro Di Vito (SiAmo Lucca) ha aperto il proprio intervento, con il quale ha presentato due ordini del giorno facendo gli auguri di bentornato al sindaco Tambellini. "Auspico– ha spiegato Di Vito – che siano accolte una serie di proposte. Lei sindaco ha spiegato che il comune non poteva fare interventi che andassero a procedere prima di atti statali. Tuttavia io ad inizio febbraio facevo un intervento dove chiedevo di poter essere informato su ciò che potessimo effettivamente trasmettere alla cittadinanza affinché questa fosse edotta con dovizia per ciò che riguarda l'emergenza in cui ci troviamo. Sempre nella mia istanza chiedevo di conoscere le misure di prevenzione messe in atto dalla struttura sanitaria. Non erano chiacchiere. Erano richuieste puntuali che meritavano essere ascoltate. Quando decidiamo di organizzare un ospedale per farlo diventare un punto Covid devono essere previste le necessarie protezioni, invece sono state previsti i malati ma non le protezioni".
E' poi intervenuto il consigliere Giovanni Minniti, anch'egli contrattore di Covid-19, ma apparso fortunatamente in buone condizioni di salute: "Voglio – ha spiegato il rappresentante della Lega -effettuare un intervento costruttivo. Ciò che è innegabile è che ci troviamo in una situazione emergenziale ed è auspicabile una collaborazione trasversale, poiché solo così possiamo avere una ripartenza vera ed efficace. Nell'ultima seduta tenutasi a Palazzo Santini auspicai che non ci si facesse trovare impreparati di fronte all'emergenza sanitaria. Per quello che riguarda la sospensione dei tributi fino a giugno, ciò dipende dai provvedimenti dello Stato che arrivano a coprire il mese di giugno, dunque dovremo ragionare su come muoversi successivamente: dobbiamo escogitare soluzioni alternative per reperire risorse da impiegare nel fronteggiamento dell'epidemia, il tutto garantendo omogeneità nella distribuzione degli aiuti".
"Credo – ha proseguito Minniti – che le misure economiche nei confronti delle famiglie e delle attività economiche lucchesi, vadano supportate ed ampliate. Per questo motivo propongo che per l'anno 2020 si riduca l'IMU al minimo, si esenti il pagamento dell'imposta sui rifiuti, si cancellino eventuali sanzioni per ritardi di pagamenti amministrativi, il taglio della condizionale Irpef. Chiedo inoltre che si avvii una campagna per incentivare l'acquisto nei negozi del comparto lucchese". E, per questo, il consigliere della Lega ha presentato un ordine del giorno, successivamente bocciato dal consiglio.
Torrini (SiAmo Lucca) ha poi preso la parola: "Mi sembra – ha detto - che siamo andati fuori tema. Ringrazio certamente gli assessori, ma siete arrivati fuori tempo massimo. Io ho scritto il 29 marzo al presidente del consiglio comunale, Battistini, chiedendo di essere messo a conoscenza di quello che accadeva in città, cosa che io venivo a sapere, volta volta, dai giornali. Siamo fuori dal protocollo: si dice di collaborare tutti insieme, ma questa disponibilità per collaborare noi la rinnoviamo, ma ci sembra una collaborazione a senso unico. Per ciò che riguarda gli investimenti pubblici: ben vengano. Le aziende più colpite hanno necessità di avere un'iniezione di fiducia, di poter ripartire, quando si potrà, sul pulito e con fiducia. Non bisogna utilizzare metodi convenzionali e non dobbiamo aspettare che le cose ci arrivino dall'alto: dobbiamo pretendere dal Governo che sia fatto il necessario perché l'Italia riparta".
Chiara Martini (Pd) è andata poi a presentare l'unico ordine del giorno portato in aula dalla maggioranza: "Si tratta – ha spiegato la consigliere Martini – di un intervento che, procedendo in maniera progressiva ed assicurandoci un contatto forte con il nostro contesto territoriale, garantisca a pioggia un sostentamento vero e reale. Al mopmento sono state preso delle misure per far si che nessuno sia senza generi di prima necessità". Con il proprio ordine del giorno Martini è andata a chiedere di "sviluppare un percorso di medio e lungo periodo che non vada a guardare solamente al presente ma che siano incrementate le risorse per potenziare gli strumenti di assistenza sociale, accompagnare le imprese nel proprio percorso di ripresa le famiglie e le piccole e medie imprese, perseguire iniziative per lo sviluppo economico, completare la costituzione del fondo mutuo soccorso, procedere allo svolgimento opere pubbliche, ripensare a come far ripartire culturalmente la città, valutare la possibilità di rivedere le tasse locali, applicare le norme per una semplificazione amministrativa".
A seguito di queste presentazioni il consigliere Buchignani (FdI) è intervenuto lanciando l'appello per la stesura e l'approvazione di un ordine del giorno comune e condiviso, proprio per dare il segnale di una reale collaborazione tra maggioranza ed opposizione. Buchignani si è poi soffermato sulla situazione delle aziende e delle imprese: "Qui servono – ha detto – iniziative di liquidità, anche a fondo perduto in alcuni casi, perché siamo di fronte ad alcune ttività ed alcune aziende che si sono trovate a fronteggiare determinate spese senza avere ricavi. Serve anche, da parte del governo centrale, un condono che dia la possibilità a queste aziende di ripartire. E' impensabile che, alla riapertura, le aziende possano tornare subito ad avere un fatturato pre-Covid. I cirtradini e le imprese si aspettano di avere risprse che erano state programmate e previste prima che l'emergenza scoppiasse. Individuare questi nuovi investimenti sarà compito di questa assemblea, dunque propongo fin da subito la riattivazione dei lavolri delle commissioni consiliari, che dovranno adoperarsi in tal senso. Potremmo mettere in campo, in via del tuitto eccezionale, uno sconto dell'Imu sugli immobili commerciali, così che qiest sconto sia riversato sil canone degli affitti per i locatari. Potremmo prevedere la gratuità della sosta su tutto il territorio comunale per coloro che dimostrano di aver fatto un acquisto o una consumazione. Si tratta di soluzioni che devono essere prese in esame per non essere impreparati di fronte alle prove del domani".
La consigliere Buonriposi (Lei Lucca) ha evidenziato come "ci siano tante riflessioni da fare: intanto menomale abbiamo il San Luca, altrimenti con il solo Campo di Marte daremmo stati in difficoltà. Inoltre è da evidenziare come sia importante la protezione civile, della quale deve essere pensata una implementazione. Credo che si sia risposto all'uso che dovremo fare del Campo di Marte, da mantenere come struttura sanitaria, così che, insieme alla protezione civile, siano possibili valutazioni sul futuro complicato e complesso che ci attende. Mi permetto inoltre di suggerire di prendere in consiferazione la situazione degli asili nido e delle scuole dell'infanzia. Se le scuole riaprono lo dovranno fare con una modalità del tutto particolare, probabilmente mediante dei turni ed una frequenza alterna.Dico di concentrarsi su nidi e materne perché se le famiglie non potranno usufruire di questi servizio esse saranno messe di nuovo in croce. Auspico una discussione già fin da ora all'interno della commissione, per evitare che i rimedi da adottare siano palliativi e fondamentalmente inutili. Per le sanificazioni, esse devono essere realizzate in modo continuativo nel corso dell'anno scolastico".
Barsanti (Casapound) ha spiegato di "essere assolutamente necessaria la ricerca di liquidità, così come è giusto che vengano fatte le dovute pressioni sul governo. Stiamo tuttavia dando mandato al Governo di legarsi mani e piedi ai meccanismi dell'unione europea. Si aspettano misure che possano garantire liquidità, quella prevista per le imprese non lo è, poiché si tratta a tutti gli effetti di un prestito da rendere. Per non parlare, in tutto questo, dell'atteggiamento del Governo che nell'eurogruppo di ieri sembra aver aderito al Mes. Credo, visto tutto questo, che si facciano i conti senza l'oste. Sono buone proposte quelle della consigliere Martini, tuttavia potevano essere messe sul piatto molto prima, perché pare che in questo mese e mezzo si sia dormito. Inoltre mi chiedo dove sarebbero trovate le risorse. Gli ordini del giorno delle opposizioni li trovo tutti concreti e votabili. Sono inoltre d'accordo nel cercare una trasversale collaborazione, approfondendo le varie tematiche che la situazione del presente ci mette davanti".
"Non possiamo – ha invece detto il consigliere Cantini (Lucca Civica) – andare ad abolire, come propone qualcuno, l'intere entrate per il comune previste per questo anno solare. Le perdite di quest'anno andrebbero tra le altre cosa a ricadere sulla cittadinanza. Gli interventi del comune di Lucca devono essere mirati. Chiaramente servirà l'apporto della maggioranza, ma anche l'opposizione dovrà dimostrarsi collaborativa"
Per il consigliere Bindocci (m5S) "c'è stata una grandissima mancanza dell'amministrazione e del consiglio comunale stesso. L'amministrazione ha fatto quello che gli pareva. Sono state fatte delle scelte in modo arbitrario. Gli assessori hanno provato, in fila, a raccontare il loro operato. Potevamo e dovevamo essere informati, così che avremo potuto capire, apprezzare, criticare. E il fatto che vogliate continuare a fare quello che vi pare è manifestato dall'ordine del giorno della Martini. Una discussione seria su come lavorare in questa emergenza non si è fatta. Si doveva gestire tutto questo in maniera condivisa, ma non vi è venuto spontaneo. Come mai non vi è venuto spontaneo? Si fanno le scelte e, con la scusa dell'emergenza, si fa ancora più rapidamente".
In dichiarazione di voto è proprio Santini a chiudere il cerchio di una seduta che si era aperta con una richiesta di collaborazione tra le parti, ma che, di fatto, non ha visto progressi in tal senso, come dimostra il fatto che l'unico emendamento ad essere approvato, tra quelli presentati dalle opposizioni, sia stato quello, di natura squisitamente tecnica, presentato da Martinelli e riguardante la distribuzione di posti nella sanità: "Sono soddisfatto come opposizione del fatto che noi abbioamo richiesto questa seduta straordinaria e registriamo il fatto che la prima discussione aperta tra tutti noi è resa possibile solamente dalle firme raccolte dalle opposizioni. Correi superare questa fase. Noi riteniamo che i nostri ordini del giorno siano coerenti. Evidentemente le divergenze su come si possa superare questa cerisi ci sono e lo ha dimostrato il dibattito. Noi non possiamo ritenere soddisfacente l'ordine del giorno della maggioranza, che si nasconde dietro enunciazioni piuttosto vaghe e non ben definite. Mi auguro tuttavia che vi sia un cambio di passo nell'affrontare la presente situazioni e nel rapporto tra maggioranza ed opposizione".