Giovanni Minniti, candidato della Lega alle elezioni regionali nel collegio della provincia di Lucca, critica il progetto della Regione Toscana che intende dotare gli anziani di Pc, smartphone, smartwatcht per curarli a casa con la telemedicina al fine di risparmiare dai 30 ai 90 milioni di euro.
"Risparmiare sulla sanità per spendere altrove. E’ questo il mantra a cui la sinistra si è sempre ispirata in materia sanitaria senza mai preoccuparsi delle conseguenze pregiudizievoli ai danni dei bisognosi - afferma Minniti -. Il piano sulla telemedicina, annunciato pochi giorni fa, non sfugge a quel principio e prevede di munire gli anziani di strumenti informatici, con apposita app, connessi con medici, infermieri su piattaforme digitali in modo tale che possano essere curati a casa senza andare in ospedale. In tal modo gli anziani si controllerebbero da soli inviando ai medici i dati sanitari attraverso smartwatch, tablet e smartphone".
"Non è una novità assoluta - spiega Minniti - in quanto nel 2017 la Regione Toscana ha approvato il progetto di telemonitoraggio territoriale delle cronicità ma qui siamo alla follia pura in quanto non è seriamente ipotizzabile che soggetti fragili, spesso affetti da gravi patologie, siano in grado di usare abilmente da casa apparecchiature informatiche e misurare correttamente dati clinici come pressione arteriosa, temperatura, saturimetria, frequenza cardiaca peso corporeo e altro. La Regione Toscana guidata dal PD, favorevole alla telemedicina ignora che la legge Gelli sulla sicurezza delle cure ha riconosciuto il rischio insito nell’introduzione di nuove tecnologie in ambito sanitario".
"Mi riferisco - afferma Minniti - ai rischi di violazione della privacy nella trasmissione dei dati sanitari personali e quelli riguardanti l’errato funzionamento delle apparecchiature con conseguente alterazione dei dati. L’unico vantaggio è quello relativo al contenimento dei costi anche se con poca intelligenza la Regione Toscana intende utilizzare i prestiti del Mes e del Recovery Fund che prevedono pesanti condizionalità".
"Gli anziani e i soggetti fragili - sostiene Minniti - non vogliono essere curati a distanza ma vogliono il contatto diretto con medici e infermieri nella fase del follow up che dovrebbe essere migliorata con adeguati investimenti".
"La Regione se ne faccia una ragione e pensi a soluzioni capaci di avvicinare sempre di più medici e pazienti anziché allontanarli" conclude Minniti.