PalP Lucca chiede aiuti al comune dopo lo sgombero dei locali di via dell'Angelo Custode 33:
Stamattina è avvenuto lo sgombero in via dell’Angelo Custode 33, ormai tristemente famosa.
Ieri abbiamo pubblicato l’intervista a Roberto, che da quell’inferno c’è passato, e che ci ha raccontato quanto può essere dura una vita di ricatti e di precarietà economica e abitativa.
Le persone che risultano presenti in via dell’Angelo Custode sono quindici: stamani sono state buttate fuori, senza alternative abitative, nel momento in cui a tutti viene ordinato di stare a casa.
Persone in situazioni di emergenza psico-fisica, che hanno davvero bisogno di tutta la cura e la solidarietà indispensabili in questo momento, ma che oggi da un momento all’altro si trovano in mezzo a una strada. Perché in queste situazioni le prime a pagare per reati altrui sono le vittime.
Perché non è stato previsto un piano di emergenza per accogliere queste persone prima di procedere allo sgombero?
Qualche giorno fa al Foro Boario è stato aperto un dormitorio di emergenza, 14/15 posti in parte già occupati che sia aggiungono ai dormitori pieni da prima dell’emergenza Covid-19.
Perché non si ricorre anche all’apertura del dormitorio in via Carlo del Prete che in inverno, durante l’emergenza freddo, ospita alcuni posti letto?
Rivolgiamo queste domande all’amministrazione e in particolare all’assessora Giglioli, che proprio ieri parlava di una città della cura e della solidarietà.
Ribadiamo la necessità di indagini serie e controlli stringenti sugli affitti a nero, ma con la sicurezza per gli inquilini di essere accolti in soluzioni abitative dignitose, attraverso l’uso di immobili comunali o, se necessario in una situazione emergenziale, espropriando residenze sfitte di proprietà di istituti finanziari, fondi d’investimento speculativi, enti religiosi. I dormitori non vanno bene se non come soluzioni tampone per 1-2 notti: tutti, ma in particolare le famiglie con bambini, hanno bisogno di abitazioni.