"Avevamo ragione noi, la variante urbanistica per il discusso progetto di trasformazione dell'ex Manifattura Tabacchi si è rivelata un pasticcio. Tanto che domani sera non approderà in consiglio comunale, così come era previsto ufficialmente dalla convocazione della seduta che lo indicava come principale argomento all'ordine del giorno".
Lo sostengono i tre ex candidati sindaco Remo Santini, Fabio Barsanti e Massimiliano Bindocci.
"Quindi a creare confusione tra i consiglieri comunali della maggioranza stessa e tra i cittadini, perdendo di fronte all'opinione pubblica ogni credibilità, è il sindaco Tambellini con tutti i suoi assessori, in particolare quello con la delega all'urbanistica Serena Mammini - prosegue la nota -. Insomma, noi abbiamo denunciato i profili di illegittimità della variante approvata una settimana fa dalla giunta, ci è stato subito replicato che non è vero ed era tutto a posto, poi il passaggio della pratica in consiglio comunale viene annullato. Su questa vicenda dell'ex Manifattura Tabacchi, che noi avevamo chiesto di sospendere per ulteriori approfondimenti, adesso il Comune è arrivato alla nostra conclusione, e cioè che serve più tempo. Non solo, addirittura si deve ripartire da capo inserendo il piano attuativo".
Concludono i tre ex candidati sindaco: "A perdere la faccia dunque oggi è la giunta Tambellini, che prima ha imposto tempi acceleratissimi per l'ok al progetto di Coima e Fondazione, urlandoci dietro che tifiamo perchè naufraghi tutto, poi ora è stata costretta a tornare indietro perchè in confusione totale. Il vero pericolo numero uno dell'operazione sull'ex Manifattura, per la quale ci sono privati disposti a investire 60 milioni di euro, non siamo noi ma piuttosto il sindaco e gli assessori stessi".