“L’enorme impatto che i recenti eventi hanno sulla vita complessiva di Lucca e sugli aspetti delle vicende culturali, turistiche e, per altri aspetti, sportive, impongono un ripensamento e una rimodulazione complessiva, dell'assetto organizzativo della nostra città, sia per questo scorcio di 2020, sia per il futuro”.
Inizia con queste parole la lettera indirizzata dal sindaco Alessandro Tambellini e dall’assessore alla cultura, turismo e sport Stefano Ragghianti ai presidenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini e della Fondazione Banca del Monte, Oriano Landucci per chiedere l’inizio di una discussione su una serie di nuove strategie condivise per il futuro dell’offerta culturale e turistica della città.
“L'importante crescita di Lucca negli ultimi anni potrà continuare a rappresentare un significativo vantaggio – proseguono i due amministratori - se sarà gestita alla luce del nuovo scenario, nazionale e internazionale, post pandemia. Siamo, in sostanza, di fronte ad un’occasione – di cui avremmo ovviamente fatto volentieri a meno – di ridisegnare e razionalizzare, almeno in parte, sia l'offerta culturale della città, sia la sua promozione turistica ed attrattiva in generale, anche sulla natura e tipo di comunità che auspichiamo. In tale nuovo contesto il coordinamento, lo scambio di dati e informazioni, la mappatura complessiva di quanto esistente e di quanto potrà o non potrà permanere nel tempo, l'individuazione di alcuni punti strategici comuni, rappresentano un aspetto, se già utile pre-Covid, ora del tutto ineludibile. Aggiungiamo, a solo titolo di esempio, la necessità di riflettere sui molti soggetti e istituti culturali della città, sia pubblici che privati, nonché sui luoghi della cultura esistenti o che andranno a compimento nel breve/medio periodo, sulle loro funzioni e sul loro ruolo nel nuovo contesto. Fermo restando la ovvia autonomia - e il diverso ruolo di ogni soggetto - vogliamo manifestarvi la forte esigenza di prevedere un momento di confronto e di condivisione, se non anche di individuazione di punti comuni, di strategie per la città del futuro, inteso da qui ad uno, due anni. Sarebbe quindi auspicabile, a nostro avviso, un primo momento di incontro su questi temi, per intraprendere un percorso, non breve né facile, ma molto concreto, di confronto che - allo stato - riterremmo utile tra comune e le fondazioni, quali primari protagonisti della vita anche culturale della città. Tale momento – concludono il sindaco e l’assessore - potrebbe poi successivamente essere seguito da una più ampia riflessione coinvolgendo le più significative realtà cittadine”.