Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Vittorio Fantozzi interviene in merito ai pazienti affetti da sclerosi sistemica e la sospensione del farmaco IvIG in Toscana facendo notare che in Lombardia e in altre regione questo problema non sussite.
"La Toscana è l'unica regione che lascia i pazienti di sclerosisistemica senza immunoglobuline! - esordisce Vittorio Fantozzi - Ci sono pazienti affetti da Sclerosi Sistemica, una malattia rara e complessa e che hanno sviluppato fibrosi e ipertensione polmonare, principali cause di morte per questa patologia. Benché diversi di loro abbiano persino bisogno della bombola di ossigeno, anche per loro le immunoglobuline, pur essenziali per la difesa immunitaria, non sono disponibili. Perché in Lombardia e in altre regioni questi pazienti possono usufruire di tale farmaco mentre la Toscana lo ha sospeso? Il fatto che una malattia sia rara e riguardi soltanto alcune persone non significa azzerare il diritto alle cure e alla salute prosegue il consigliere regionale di Fratelli d'Italia -. Lo scorso 4 maggio le associazioni dei malati di sclerosi sistemica hanno scritto al Governatore Giani chiedendo spiegazioni sulla sospensione del farmaco IvIG in Toscana per tali pazienti non rientrando la patologia nel documento di indirizzo di Aifa sul loro uso in condizione di carenza. Per altre patologie, pur non essendoci evidenze scientifiche in trial clinici randomizzati in doppio cieco, vengono comunque erogate perché ritenute, comunque, efficaci. Non è pensabile che dei malati rari, vengano esclusi da un farmaco per loro indispensabile - ricorda Fantozzi- Non solo, questi medicinali sono stati tolti, addirittura, a chi già ne usufruiva. Ho fatto un accesso agli atti in Regione ricevendo una risposta sconcertante: la sospensione da parte di Aifa è avvenuta a seguito della carenza del farmaco! Motivo sufficiente per mettere a rischio la vita di determinati pazienti? Il sistema sanitario non può relegare le malattie rare a rango di malattie di serie B o C o magari abbandonare tali pazienti al loro destino. La salute - conclude Fantozzi - deve essere sempre una priorità e deve esserlo sempre per tutti".