Ancora non c'è niente di ufficiale e, ove ufficialità ci fosse, non arriverebbe prima di giovedì. Una cosa però è sicura: il Governo nelle ultime ore ha accelerato fortemente l'iter che porterà alla riapertura di determinati esercizi commerciali. Esercizi commerciali al dettaglio che, in un primo momento, sembrava non potessero riaprire i battenti prima del mese di giugno. Ora però, con le pressioni molteplici a cui l'esecutivo viene sottoposto e con una situazione epidemiologica migliore rispetto alla iniziale previsione degli esperti, le cose cambiano.
Il fatto che si possa pensare ad una riapertura anticipata è trapelato chiaramente questa sera quando, dopo l'incontro tra i rappresentanti delle regioni e quelli del Governo a cui erano presenti, oltre al Presidente del Consiglio, i ministri Speranza e Boccia, entrambe le parti in causa hanno manifestato un deciso ottimismo affinché questa sia la soluzione maestra. Nell'ultima settimana tutta la politica ha avvertito con urgenza la necessità di riaprire le attività commerciali, essendo evidentemente maturata la consapevolezza che un ulteriore procrastinare sarebbe stato mal digerito dalla popolazione.
Ancora però, come detto, certezze non ve ne sono. Non solo non si sa con estrema precisione cosa riaprirà (si parla di ristoranti, bar, parrucchieri, estetisti ma è verosimile pensare che molte altre fattispecie di negozi potranno aggiungersi a questa lista, momentaneamente parziale) ma, cosa più importante, ancora non è dato sapere quali norme dovranno essere rispettate da quei commercianti che vorranno tornare ad esercitare le proprie attività professionali.
Il Governo, sempre dopo la riunione di stasera, ha fatto capire che indicazioni più precise verranno date nella giornata tra giovedì e venerdì della settima corrente. Questo punto è destinato ad inasprire ulteriormente la polemica politica, visto che sono già molti i commercianti che si domandano come riusciranno ad ottemperare alle varie misure richieste dal Governo in soli tre giorni. Ciò che appare certo è che, nonostante qualche serranda potrà cominciare ad alzarsi, è ancora ben lontano il ritorno alla normalità.