Un dramma culturale che attraversa l’Italia da sempre; la meritocrazia, le capacità dimostrate troppo spesso non sono requisiti sufficienti per ricoprire ruoli tecnici di vertice, ma prevalgono il familismo, l’amicismo, il settarismo, il far parte del giro come per le compagnie teatrali. Fatta la compagnia recitano sempre gli stessi anche al cambiare della rappresentazione (teatrale).
Se la cosa appare strana o astrusa basta osservare cosa è successo in questi giorni, ma prima non era diverso, con le nomine nelle società pubbliche. Non c’è stato un nome, uno solo, che non fosse in carico al partito A o B, cioè indicato da un partito. Perché deve essere una prerogativa partitica la scelta dell’Amministratore delegato di una Società Pubblica? Non è dato sapere.
Che poi non è un Partito che decide ma al massimo tre o quattro persone del Partito, tant’è che su un singolo nome sono partite faide interne allo stesso partito che lo aveva indicato. Avranno dimenticato di usare la piattaforma Rousseau.
Quando Enrico Letta fu nominato Presidente del Consiglio comunicò che i vertici delle Società di Stato sarebbero scelti con procedure pubbliche ed avvalendosi di società specializzate (headhunters) ma non avvenne. È da apprezzare, almeno c’ha provato.
Di converso è certo che se la Microsoft scegliesse i vertici come facciamo da noi per le Società Pubbliche chiuderebbe in un paio d’anni. Sicuro. In una delle nostre società di stato Satya Nadella, nato a Hyderabad (India), al massimo finirebbe a fare le fotocopie, altro che CEO della Microsoft. Visto che non è del giro, del suo C.V. ne farebbero un uso improprio.
Per rimanere in tema di selezione come non fare cenno quindi ad un esperto che in epoca Covid-19 ci delizia quotidianamente con la sua incompetenza? Walter Ricciardi, una sorta di Reagan de’ noantri, perché ebbene sì, l’esperto di Salute vanta una importante filmografia avendo lavorato perfino con Mario Merola.
In un momento in cui forse aveva confuso le due attività, l’esperto Gualtiero ha esordito, parliamo di Covid-19, minacciando l’Italia che ci sarebbero stati il 60% di italiani contagiati – 36 milioni – e qualche milione di morti; uno che ne sa di Sanità quindi. Oggi grazie a tale lungimiranza guida la task force incaricata di pianificare le date per il riavvio della Fase 2 nelle varie Regioni.
Però dare dell’incompetente ad una persona che è Professore all’Università Cattolica del Sacro Cuore, Membro dell’OMS e consulente del Ministro della Sanità ce ne vuole!!!
Per suonare la musica bisogna saper leggero lo spartito.
Per diventare membro dell’OMS e consulente del ministro della Sanità bastano due letterine, semplici semplici firmate da un politico, mica si deve passare per un processo di selezione per titoli, capacità ed esperienze.
Peraltro non è neanche vero che Ricciardi è componente dell’OMS tant’è che il vicepresidente aggiunto dell’OMS, Ranieri Guerra, specifica: "Walter Ricciardi è il rappresentante italiano presso il board dell’Oms. Non ha niente a che fare con l’organizzazione".
Appunto, rappresentante presso il board dell’OMS lo si diventa con una letterina, a firma Gentiloni.
Pero è il consulente del Ministro della Sanità, Roberto Speranza.
Si ma Speranza, Roberto, è laureato in Scienze Politiche alla Luiss.
E allora Roberto appena arrivato al Ministero della Salute si sarà avvalso del consiglio di qualche amico di partito/filiera, chissà chi, che gli avrà suggerito il nome dell’esperto Ricciardi; che guarda caso con il governo Renzi e con Gentiloni fu nominato ai vertici dell’Istituto Superiore di Sanità.
E sempre per caso nel 2017 fu nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica, su proposta di chi? del presidente del Consiglio Gentiloni.
Si ma il Ricciardi comunque è un professore! Parliamone.
La Cattolica è una Università privata di ispirazione Cattolica fondata nel 1921 e ed è legata a una rete di strutture sanitarie tra cui il policlinico Agostino Gemelli di Roma. Teniamolo a mente.
Sarà certamente un caso che Gentiloni è imparentato con Vincenzo Ottorino Gentiloni, noto per il “Patto Gentiloni” che all'inizio del Novecento segnò l'ingresso dei cattolici nella vita politica italiana.
Sempre Vincenzo Ottorino Gentiloni fu dirigente dell'Azione Cattolica, presidente dell'Unione cattolica romana e direttore dell'Unione Elettorale Cattolica Italiana.
Inoltre fu uno dei cinque Camerieri Pontifici, membro della Congregazione dei Sacconi ed Governatore del Sacramento e di Maria Santissima del Carmine in Trastevere. Tutti incarichi Pontifici.
Mica uno qualunque.
È possibile che Paolo Gentiloni Silveri (discendente della famiglia dei conti Gentiloni Silveri, nobili di Filottrano, Cingoli, Macerata e Tolentino) anche se il suo parente il Conte del Sacro Romano Impero Vincenzo Ottorino Gentiloni è morto nel 1916, non sia del tutto estraneo a questo mondo visto che peraltro si legge che ricevette un'educazione cattolica e fu anche catechista insieme con la figlia di Aldo Moro, Agnese?
E toh!, il Ricciardi è professore proprio alla Cattolica.
Non solo Walter è stato anche direttore del dipartimento di Sanità Pubblica del policlinico Gemelli di Roma. Ma quale?, il Policlinico legato alla Cattolica? Si proprio quello.
Ma non è che Gentiloni e Ricciardi vivono more uxorio? Appena si libera uno strapuntino ce lo fionda dentro senza neanche farlo riposare un pochino il povero Walter e Dio sa quanto ne avrebbe bisogno!
Anche le compagnie teatrali si fermano ogni tanto.