"In Italia le persone disabili sono ancora le grandi escluse: solo il 35 per cento è occupato nel lavoro" . Così affermano il parlamentare di Fratelli d'Italia Riccardo Zucconi e la Responsabile Provinciale di Lucca del Dipartimento Equità Sociale e Disabilità di Fratelli d'Italia Chiara Benedusi, facendo il punto sulla situazione lavorativa dei disabili in Italia, proponendo nuove misure a loro sostegno.
"L’inclusione lavorativa è uno dei temi fondamentali per le persone con disabilità. La Repubblica italiana, recita l’articolo 1 della Costituzione, è fondata sul lavoro e il lavoro non dà solo il reddito, ma anche la dignità e il sentirsi parte attiva di una comunità. Avere un’occupazione, per un soggetto disabile, significa migliorare nell’autonomia, favorendo progetti di vita indipendente. Ma la situazione occupazionale dei disabili in Italia è drammatica" attesta FdI.
"Basti pensare che su 100 persone di 15-64 anni che, pur avendo limitazioni nelle funzioni motorie e/o sensoriali essenziali nella vita quotidiana oppure disturbi intellettivi o del comportamento, sono comunque abili al lavoro, solo 35,8 sono occupati - fanno notare -. Il tasso medio Ue di occupazione delle persone disabili è invece superiore al 50%, quasi 20 punti in più. In Italia ci sono circa un milione di persone disabili disoccupate o in cerca del primo impiego, con probabilità assai scarse di trovare un posto in tempi ragionevoli; in questo contesto le donne disabili, sempre in Italia, sono il 60% e risultano fortemente svantaggiate rispetto agli uomini (quasi il 40% rispetto al 60%)."
Dopo aver elencato i dati che definiscono il fenomeno, i rappresentanti di Fratelli d'Italia espongono le loro proposte, sottolineando l'importanza di un nuovo Stato Sociale che non lasci indietro nessuno.
"Ecco perché Fratelli d'Italia nel suo programma punta ad avere un vero Stato Sociale che non dimentichi nessuno: istituire un'indennità di disoccupazione per gli autonomi che segua le stesse regole previste per il lavoro dipendente; abolire il Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico."
"Per chi è in grado di lavorare, percorsi di formazione e potenziamento delle politiche attive del lavoro incentivi all'assunzione con disabilità e l'introduzione di maggiori tutele in favore dei lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità grave. Completamento della regolamentazione del “caregiver familiare” assicurando, agli aventi diritto, concrete misure di sostegno economico."