Politica
Cresce il gradimento di Pardini, che sale al 34. posto in Italia – secondo in Toscana - fra i sindaci di città capoluogo di provincia
Balzo in avanti importante per Mario Pardini, sindaco di Lucca, nella classifica annuale stilata da “Il Sole 24 Ore” sul gradimento dei primi cittadini delle città italiane capoluogo…

Regionali, il centrosinistra della provincia di Lucca compatto nel chiedere il Giani - bis
Noi, sindaci e capigruppo delle forze di centrosinistra e civiche della Valle del Serchio, della Piana di Lucca e della Versilia, esprimiamo con convinzione e unità il nostro…

La strada l'attraverso da solo
Qualche giorno fa un carabiniere viene a essere indagato, nonostante specifica perizia stabilisca che nell’inseguimento di scooterista sottrattosi al controllo non abbia violato alcunché, per non aver osservato…

Chiude la redazione de Il Tirreno a Viareggio: eppure il giornale non andava male
La chiusura della storica redazione viareggina de Il Tirreno non rappresenta solo la perdita di un presidio giornalistico, ma è un colpo inferto alla pluralità dell'informazione e all’identità culturale della nostra città

Ciannruttippall'
Dopo tonnellate di accuse “a prescindere” contro i carabinieri inseguitori, il VAR confermava che non vi fosse stato contatto, e la perizia stabiliva che l’inseguimento fosse stato proceduralmente e praticamente corretto

Consiglio comunale di Lucca: Martorana eletto garante dell’infanzia e dell’adolescenza, Bartolomei garante delle persone con disabilità
Nominati come nuovi garanti dell’infanzia e dell’adolescenza e delle persone con disabilità rispettivamente l’avvocato Marco Martorana e il dottor Salvadore Bartolomei, che hanno avuto anche i voti del Pd e di Lucca Futura sebbene non ci sia stato l’accordo tra maggioranza e opposizione

Mercanti (Pd): “Regione Toscana resta al fianco del settore delle calzature”
"La Toscana sta intervenendo con investimenti e politiche attive per sostenere il comparto moda. Nella nostra regione il settore delle calzature riceve un importante sostegno grazie ai…

Discorsi e ricorsi scomposti
Qualche settimana fa eravamo tutti “Je suis Carlo Legrottaglie”. Nome assurto a qualificare l’atteggiamento di chi, neppure di fronte al rischio estremo, fa finta di non vedere, o perde il momento buono e arriva tardi all’appuntamento col destino

Inclusione e mobilità: a Lucca attivato il contrassegno unificato disabili europeo, la soddisfazione della Lega
Un importante passo avanti per l'inclusione e la mobilità delle persone con disabilità è stato compiuto nella città di Lucca, che ha ufficialmente aderito alla piattaforma nazionale del…

Difendere Lucca: "Il lavoro sulle tradizioni storiche importante tassello di una strategia culturale"
Terminata l'edizione 2025 di Lucca Historiae Fest, Difendere Lucca fa il punto sul rilancio delle tradizioni storiche: "Si tratta di un importante tassello…

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Un'idea per vivere tutto l'anno al fianco degli amici a quattro zampe. Otto testimonial molto conosciuti in città, e che si sono prestati con generosità per l'iniziativa. E, soprattutto, la possibilità di sostenere attivamente i progetti portati avanti dall'associazione LAV Lucca per gli animali.
Significa tutto questo, e anche di più, il calendario 2025 della LAV Lucca "Ogni giorno dalla parte degli animali", da una manciata di giorni in vendita.
Protagonisti del progetto sono naturalmente gli animali, fotografati dall'artista Simone Arrighi direttamente nei centri protetti sostenuti da LAV Lucca assieme appunto a otto testimonial di eccezione: l'atleta Michelangelo Zullo; il cantautore Stefano Pomponi (in arte Effenberg); l'influencer Paula Terra Antunes; l'attore Marco Brinzi; l'attrice e conduttrice Vania Della Bidia; l'atleta e calciatore paraolimpico Paolo Capasso; i blogger di viaggi nel mondo Ilaria Bartolomei e Lorenzo Lombardi; il pasticcere e vincitore di Bake off Italia 11, Gabriele Citti.
Il calendario è in vendita pure sulla piattaforma Eppela, cercando "Calendario2025 LAV Lucca, ogni giorno dalla parte degli animali". L'intero introito (tolte unicamente le spese vive di produzione) sarà devoluto direttamente a sostenere i rifugi della LAV Lucca e i progetti di adozione.
Il progetto è nato da un'idea di Simone Arrighi, Daniele Bianucci, Chiara Testi e Alessandro Galli. Le foto sono di Simone Arrighi. La scelta e la cura dei testi sono di Daniele Bianucci. Il progetto grafico è di Jacopo Spagnesi.
Il calendario sarà presentato ufficialmente nel corso di un evento pubblico, aperto a tutte e tutti, in programma venerdì prossimo (27 dicembre), a partire dalle ore 18,30 alla Casa del Boia, sulle Mure Urbane: a condurre la serata sarà il giornalista Enrico Pace, e ci saranno le canzoni di Effenberg e un aperitivo vegano offerto ai presenti da "La Casa del Boia di Tony Lazzaroni".
"La LAV è un'associazione nazionale che, dal 1977, s'impegna a salvaguardare la vita e i diritti degli animali con azioni dirette e interventi in emergenza – spiegano gli organizzatori - Nel territorio della provincia di Lucca, tra le varie attività che realizza, gestisce ad Altopascio un rifugio per animali maltrattati, provenienti in particolare da allevamenti lager che sono stati sequestrati, e che ora vivono liberi e sicuri in un ambiente protetto e salutare; e a Monte San Quirico sostiene il centro di accoglienza "Fiocco di Luna". Crediamo sia importante supportare e far conoscere queste esperienze, uniche nel loro genere: perché sono progetti che vivono grazie all'impegno di tante volontarie e tanti volontari, e che naturalmente necessitano di risorse per poter proseguire la propria azione; perché rappresentano un esempio concreto di un'attenzione nuova nei confronti degli animali, utile da promuovere al fine di contribuire a costruire una cultura del rispetto e della cura nei confronti di ogni essere vivente. Per questo, abbiamo realizzato un calendario fotografico per l'annualità 2025, che racconta proprio la vita degli animali che nei rifugi del nostro territorio, o attraverso percorsi di adozione gestiti dalla LAV, hanno trovato una nuova vita. Ringraziamo i testimonial che hanno prestato il loro volto, e quindi la loro voce, per il progetto: sono tutte persone conosciute a Lucca, stimate per il loro impegno e la loro attività professionale, e che hanno accettato di aiutarci a far conoscere sempre di più - in particolare ai più giovani - l'importanza delle strutture e la cultura del rispetto che ne è alla base".
I testimonial a quattro zampe del calendario sono Margherita, Claudia, Rocco, Mascherina, Anna, Armonia, King, Bella, Miky, Schon, Cocco, Bibi, Totò, Bianchina, Zazzu, Marley, in rappresentanza dei tanti animali salvati da LAV Lucca.
Su Eppela il calendario potrà essere acquistato in versione da muro (31X46 cm) o da tavolo (15X20 cm), e si potrà scegliere per il ritiro presso Cherry Bomb Shop, via San Paolino 55 (Centro storico di Lucca) o per l'invio per posta.
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Il 2024 si chiude con due assoluzioni che fanno rumore: quella di Renzi e 10 collegati (processo Fondazione OPEN) e quella di Salvini (processo Open Arms). C’è la speranza che le assoluzioni facciano anche ”precedente di diritto”. Sarebbe un bel salto di qualità del nostro sistema giudiziario in attesa della auspicata riforma della Giustizia.
Una parte della Procura di Firenze (dottor Luca Turco) aveva “attenzionato” Renzi e compagni da quando avevano divorziato dal PD. Probabilmente la cosa è casuale ma le date sono quelle e a pensar male….-
Gli imputati sono stati assolti con formula un po' dubitativa: il GUP ha detto di non ravvedere elementi sufficienti che possano portare a condanna: una sorta di insufficienza di prove. Comunque assoluzione, dopo che perfino la Corte Costituzionale aveva rilevato le irregolarità delle indagini della Procura.
Renzi ha intelligenza e grande capacità di manovra politica ma è ritenuto troppo “florentin” come dicono i francesi, troppo Machiavellico, alla fine: “troppo furbo”. Ma non meritevole di processo per reati non commessi e oggi anche oggetto di un provvedimento governativo che sembra davvero ad personam: il divieto di percepire compensi da Stati esteri. Roba degna di un governo M5S/PD: la rimozione del provvedimento sarebbe auspicabile.
Non si prevede ricorso della Procura fiorentina avverso l’assoluzione, anche perché il procuratore Turco, artefice dell’inchiesta, andrà in pensione il 24 di dicembre prossimo, senza danni, né intoppi di carriera per i molti flop messi insieme in attività di servizio: solo qui chi rompe non paga.
Salvini era stato attenzionato dal procuratore di Agrigento Patronaggio in agosto 2019.
Anche qui era in corso un divorzio: quello governativo fra Lega per Salvini Premier e M5S. Anche qui, a pensar male….
Secondo me la vicenda Salvini/Open Arms non si è conclusa ieri con la sentenza di Palermo. La natura, la provenienza e i toni delle reazioni lasciano presagire il contrario. Chi esulta è una parte (molto maggioritaria) in Italia e non solo. Invece silenzio e riserbo dagli altri fronti, soprattutto dai democrats nazionali e internazionali che speravano in ben altro esito.
La natura politica del caso è resa evidente anche da queste reazioni.
Non ho personale entusiasmo per Salvini, tuttavia nel caso in esame ha tutto il mio modesto sostegno, la condivisione della gioia per la sua assoluzione, che è assoluzione (provvisoria?) della politica migratoria di centro destra.
Non condivido invece il mantra che definisce “coraggiosi” i giudici che lo hanno assolto: sono giudici in possesso del requisito essenziale del giudice: l’equità. Come la maggior parte dei loro colleghi giudicanti. Le “mele marce”, se ci sono, vanno cercate soprattutto nelle procure.
“Coraggiosi” sono stati i Procuratori che hanno formulato le accuse e il GIP che su tali accuse ha impostato il processo: ci voleva un coraggio da leoni per richiedere e sostenere un processo durato 4 anni per difendere la politica migratoria di sinistra: salvare vite ad ogni costo (chi è contrario alzi la mano) ma convogliare i salvati in Italia, o dove una associazione privata come la ONG spagnola Open Arms, decida di sbarcarli.
Una condotta perfino anticostituzionale visto che la nostra Costituzione attribuisce la gestione di questa materia ad organi definiti, fra i quali Open Arms et similia non sono compresi, perfino contraria al diritto internazionale.
Ad agosto 2019 Malta e Spagna avevano dato il POS (port of safety, in italiano: porto sicuro dove approdare) ma Oscar Camps, capo di Open Arms, decise che l’Italia era l’unico POS, rifiutò il POD spagnolo, la assistenza della Audaz, nave della marina spagnola e della nave italiana messa a disposizione dalla nostra capitaneria di Porto.
Ci voleva un bel coraggio da parte del TAR del Lazio a sospendere il provvedimento governativo su richiesta di Open Arms.
Ci voleva un bel coraggio da parte di Conte, Toninelli e Trenta a rimangiarsi il consenso alla posizione interministeriale: solo per cinismo politico.
Salvini fu dato in pasto ai giudici di Palermo con voto del senato del luglio 2020 (governo Conte 2). Un comportamento del M5S che la sinistra dovrebbe tenere bene a mente. Gli ex grillini sono “buoni a nulla ma capaci di tutto” come direbbe Pannella.
Ci voleva un bel coraggio per costituirsi parti civili e richiedere oltre un milione di danni all’imputato Salvini: lo hanno avuto ARCI, Emergency, Giuristi democratici, Osservatorio Noureddine, Legambiente, Sud Sud, perfino Luca Casarini (!), per citarne alcune.
Il “coraggio” (per ora) non è stato ripagato. Vedremo se qualcuno appellerà la sentenza e il balletto ricomincerà.
Resta il peso della immigrazione clandestina: L’Italia è certamente un porto sicuro, invece sempre più insicure sono le sue periferie dove i clandestini sono scaricati come merce di risulta, come rifiuti solidi urbani: salvati dalle acque del Mediterraneo, da sempre senza documenti e senza permessi (sono clandestini anche per la sinistra), gli uomini non possono lavorare: o fanno la fame oppure sono condannati a vivere nelle perfide acque della criminalità. Non capiscono l’italiano, non capiscono i patti e le leggi che arrivano da centinaia di anni di convivenza ai quali noi obbediamo, (mos pepercit mus dicevano i romani: l’usanza ha generato la legge), vivono fra di loro altro che integrarsi, portano in Italia stili di vita aggressivi, acuiti dalla miseria e dalla inevitabile emarginazione.
Le donne e i bambini scompaiono. Spesso ritroviamo le donne sui marciapiedi costrette a prostituirsi dai connazionali salvati e importati o dai criminali italici. Ne vediamo circolare qualcuna velata e infagottata nelle palandrane di rito, esplicito rifiuto anche estetico della integrazione.
Una umanità di naufraghi in terraferma, “salvati” dalle onde del mare ma condannati a esistenze di degrado e di malavita, a riempire carceri, ad abitare in pertugi puzzolenti, da una narrazione feroce, da una ideologia malsana che nuoce anche a chi la predica: costringe anche lui a stare in guardia, a mettere le inferiate e gli allarmi, a non girare di sera nelle periferie, a stare in ansia per le proprie figlie e mogli e sorelle: l’immigrato aggredisce e stupra senza discernimenti politici, spinto dal più naturale ed indomabile degli impulsi (quello sessuale, almeno secondo Freud) e aggiunge la sua violenza a quella già troppa dei delinquenti italiani doc.