Politica
Lega Giovani della provincia di Lucca, Federico Taddei è il nuovo segretario
La Lega Giovani della provincia di Lucca si rinnova nei quadri dirigenti e rilancia il proprio impegno sul territorio. Dopo le dimissioni del segretario Michele Brio,…

Mercanti (Pd): "Nuovo direttore Ospedale San Luca: Puggelli è persona seria e preparata. Basta polemiche sterili"
Il consigliere regionale: "Bisogna garantire ai cittadini servizi sanitari di qualità, valorizzando le professionalità che abbiamo"

Primo gazebo nazionale per il nuovo partito Libertà è Democrazia
Primo gazebo nazionale per il nuovo partito Libertà è Democrazia, partito che si ispira alla dottrina sociale della chiesa, che ha deciso di presentarsi in terra di Toscana,…

Salanetti, la conferenza dei servizi dà il via libera all'impianto per smaltire i pannolini: esulta il sindaco Del Chiaro
"Oggi abbiamo una notizia bella e importante: è stata autorizzata la realizzazione dell'impianto di riciclo dei prodotti assorbenti che RetiAmbiente realizzerà a Capannori,…

Giornata lucchese per il ministro dell'ambiente Pichetto Fratin
Giornata lucchese per il Ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin (Forza Italia). Accompagnato dai vertici del partito, fra cui l'onorevole Deborah Bergamini e il segretario provinciale azzurro Carlo Bigongiari,…

Forza Italia Giovani Lucca ricorda Marco Chiari
Il segretario regionale dei giovani Fi Matteo Scannerini e il segretario provinciale dei giovani Fi Giovanni Ricci esprimono profondo cordoglio per la scomparsa, avvenuta nella mattina di…

La rotonda a San Concordio, una colata di asfalto insostenibile e inutile
Una colata di asfalto che impermeabilizza, aumenta la temperatura del suolo e contribuisce all'isola di calore. Vecchi metodi insostenibili per i tempi che viviamo

Saldi FdI fine stagione?
Per la Roma dei 7 (dice la leggenda) Re e della Repubblica, il cives romanus combatteva e moriva per la Patria. Negli Stati Uniti se vuoi diventare cittadino devi – fra l’altro – studiare l’ordinamento giuridico dei cow-boys, e dimostrare col tuo comportamento di accettare l’American Way of Life

Alfarano (Pd) e Olivati (Lucca Futura): “Lucchese, stadio e responsabilità politiche: il fallimento di Pardini e Barsanti"
"Lucchese in crisi, tante parole e pochi fatti". Questo il commento dei capigruppo Enzo Alfarano (Pd) e Gabriele Olivati (Lucca Futura)

Lucchese, Bianucci: “Imprenditoria locale tagliata fuori dal futuro della società, eppure tutti insieme avremmo potuto fare come a Carrara”
“Per il futuro della Lucchese, siamo sicuri di aver intrapreso la strada giusta? Noi avevamo proposto di seguire il percorso virtuoso avviato anni fa a Carrara: tutta la…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 570
La bufera giudiziaria che ha colpito il commissario ANAS per gli assi viari finisce in consiglio comunale: è stato il consigliere comunale del centrosinistra Daniele Bianucci a chiedere, durante l’ultima seduta, che il sindaco e la giunta si attivino affinché l’azienda nazionale per le strade nazionali lo sollevi dal suo incarico. “Ed è urgente – prosegue Bianucci – convocare un consiglio comunale, straordinario e aperto, per valutare insieme le modifiche al progetto che sono state presentate e recepite nel tavolo regionale di Firenze: è impensabile che le decisioni su un’opera del genere siano calate sulla testa dei cittadini senza alcuna forma di partecipazione”.
“La notizia che abbiamo appreso sulla stampa che il commissario speciale di ANAS per gli assi viari, Eutimio Mucilli, risulterebbe indagato nell’ambito di un’inchiesta per corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio, ci preoccupa profondamente – spiega Daniele Bianucci - Per tale ragione, pur se assolutamente garantisti, pensiamo sia inopportuno che lo stesso prosegua in un incarico che gli attribuisce poteri pressoché assoluti sul futuro di un’opera che rischia di impattare in maniera definitiva e non sanabile sul territorio. In tal senso, all’inizio dell’ultima seduta del Consiglio comunale, ho avanzato un’apposita raccomandazione, per domandare all’Amministrazione comunale di attivarsi con ANAS per il suo sollevamento. Crediamo che sia necessario anche sospendere la convocazione della conferenza di servizi decisoria sul progetto”.
“Mi appello infine a tutti i consiglieri comunali, sia di maggioranza che di opposizione: raccogliamo insieme l’invito dei comitati e convochiamo urgentemente un consiglio comunale straordinario e aperto sull’opera e sulle modifiche che sono state decise sul tavolo regionale a cui partecipa anche il Comune di Lucca - conclude Bianucci - E’ da più di un anno che chiediamo una discussione sul futuro dell’opera almeno in commissione lavori pubblici: il sindaco e il presidente Santi Guerrieri ci hanno sempre negato sia un approfondimento in sede istituzionale, sia un’audizione dello stesso Mucilli, che nessuno di noi ha mai potuto neppure conoscere sebbene abbia un ruolo centrale per il futuro del territorio. In campagna elettorale molti degli amministratori e dei consiglieri oggi eletti, pure nel centrodestra, si erano espressi per una profonda modifica dell’opera: auspichiamo che almeno loro si aggiungano a noi nella richiesta del Consiglio (servono infatti almeno otto sottoscrizioni di consiglieri), per assicurare un percorso di partecipazione reale sulle modifiche che sono state discusse nel tavolo regionale e che ad oggi sono solo passate sulla testa dei cittadini”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 5387
A Verona, di recente, un immigrato irregolare e con precedenti – numerosi – per reati violenti, dà di testa per l’ennesima volta e aggredisce un agente della Polizia di Stato. Questo, vista la lama – magari rammentando la storia vissuta dal collega ferito gravemente nella metro di Milano e salvo per miracolo, o dal brigadiere dei carabinieri, sì quello con l’aria non troppo intelligente che invece, a Roma, non ce l’ha fatta – gli piazza tre colpi in petto con l’arma d’ordinanza. Considerazioni:
-
il poliziotto era addestrato bene: 3 colpi esplosi e tutti a bersaglio grosso. Non v’è cinismo in tale constatazione: lo paghiamo per difenderci e ha dimostrato di saperlo fare. Il dato ha una sua impertinente pertinenza;
-
nulla da dire sul magistrato che ha indagato il tutore dell’ordine. La legittima difesa o l’uso legittimo delle armi vanno riconosciute in giudizio, non da me o al bar dello sport dei social.
Mi dedico invece ad altro, alla solita pletora di soloni, abbigliati in casual chic, con giacca di tweed, camicia a piccoli scacchi, cravatta – a volte presente – intonata in lanetta, capello distrattamente scarmigliato, sciarpa di cachemire, Clarks, pantalone di velluto a piccole coste. Quelli con sguardo perduto e suadente, che se una lama gliela puntano gli si sciolgono le budella.
Naturalmente per questi saggi del salotto buono della cultura l’immigrato, irregolare e con numerosi precedenti – ormai è un mantra e i tre concetti si possono spesso incollare l’uno all’altro, come certe “cravatte intonate alle camicie”, doveva essere curato e integrato, e invece – per far rima – gli hanno sparato. Ebbene. non ce l’ho manco con loro: ignorano.
Non ci si son mai trovati con uno incazzato nero che agita coltello, machete, piccone, e ti vuol sfondare e affettare petto e cranio. Loro frequentano solo gente perbene dei centri sociali, con l’occhialetto cerchiato in oro, che aborrisce la violenza, come tutti ben sanno.
Non sanno invece che quando stai lì, e magari hai trascorso ore a immaginarti in quel frangente, come il collega cui non è andata del tutto bene, una serie di domande te le sei fatte, e hai dato pure una risposta: “a me no!”
Non sanno che il tempo per decidere cosa sia giusto o meno fare è ridotto al minimo, comunque meno di quello che avrà un magistrato per decidere se fu legittima difesa o meno, meno di quello che hai tu – solone – per dire cosa dovrebbe fare il policeman nostrano, meno di quello del giornalista iper-presenzialista dei talk show, pagato per dire che sia errato tutto ciò che alla maggioranza di governo e dei votanti alle politiche nostrane ed europee, potrebbe andare bene.
Non sanno che quella coltellata, se entra in petto o nell’addome, ti squarcia come un agnello, ti lede qualche arteria e vena che spurgherà un bel botto di sangue, ti macella fegato o stomaco o pancreas, e se ne esci vivo nulla sarà come prima. Non sanno che la moglie, la fidanzata, il marito, il figlio, magari non li vedrai più. Loro invece lo vedranno per sempre il loro morto, in quell’ultima volta che li ha salutati uscendo di casa, e in quella foto che porranno sulla lapide della sua tomba.
E allora, sapete, verrebbe una gran voglia di riunire questi soloni, magari capitanati da chi nulla ha da dire se macellano il brigadiere dei carabinieri o il poliziotto a Milano, ma deplora due manganellate – quelle sì – ben date anche perché nessuno straziano e mandano ai cipressi. Metterli in un bel cinema d’essai, quelli da dotti cineforum che tanto gradiscono, con l’intervallo allietato da un bicchiere di Sangiovese e due tartine di rustico salame e grana, e fargli scorrere davanti una bella serie di foto di gente in uniforme massacrata.
E magari poi cercare di spiegargli tutto ciò che succede fra percezione della situazione di pericolo, pompaggio di sangue e adrenalina, pupille che si dilatano, respiro e battito cardiaco che s’intensificano, e reazione. Quest’ultima nell’ambito di quanto più o meno consentito dalla legge. Che spetterà al giudice valutare. Non a loro.
E che se devono proprio dire che il fatto è stato determinato dall’aver sottoposto a controllo – spinti da razzismo – un uomo con la pelle “d’un altro colore”, provino a pensare che normalmente si deve controllare chi costituisce maggior pericolo per il vivere sociale, non i vecchietti di 80 anni, o i bimbetti di 5. E anche siu tale argomento le statistiche sono eloquenti.