Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa sorta di remak dei versi di una vecchia canzone di Giorgio Gaber negli anni Settanta: in città vivere, ma, soprattutto, dormire, è diventato impossibile:
“Com’è bella la città… com’è viva la città… com’è allegra la città”. Specialmente di notte. Alcuni residenti in Via S. Giorgio e soprattutto in Corte della Neve, dove, a giudicare dai rifiuti e dalle odorose esalazioni stagnanti sul selciato, si svolgono bivacchi notturni, sono sopravvissuti agli incubi delle notti di mezza estate per i reiterati affollamenti di variegati “personaggi” con coppe di vino e bottiglie di birra in mano che stazionano berciando fino a tarda notte sotto le finestre delle loro camere da letto. Costretti anche in questo inizio autunno a subire intollerabili disturbi dei loro sonni, lamentano, con rammarico la scarsa considerazione dei loro problemi espressi da tempo nelle sedi deputate alla tutela della quiete notturna e al mantenimento dell’ordine e del decoro della città.