Bello questo ricordo che pubblichiamo volentieri da parte del sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, lucchese di nascita e di adozione, a proposito della ventilata ipotesi di chiusura della biblioteca di stato a Lucca per mancanza di personale:
S’andava in biblioteca e poi, a volte, da Giulio in Pelleria a mangiare le seppie con la bietola. Erano ambedue eventi speciali, non a caso mi sono venuti in mente appena ho letto la notizia della possibile chiusura della Statale di Santa Maria Corteorlandini.
Ci si dava un tono da studiosi e da ricercatori quando al liceo si diceva in tono solenne: ”Si va in biblioteca”.
Succedeva davanti alla possibilità di uno sciopero, di un compito complicato, o semplicemente per far finta di essere studenti modello.
Andarci era quasi qualcosa di sacro: silenzio, modulino di presenza, tesserino per i prestiti, le borse di tela verde militare negli appositi contenitori. C’era un’atmosfera misteriosa ed austera e occhiate severe dei veri e assidui frequentatori, che evidentemente non afferravano la nostra giovanile è un po’ vivace fame di sapere.
Ma la fame più interessante era quella che ci veniva all’uscita da quel luogo mitico, quando cioè passavamo dal sacro al profano e contavamo i soldi in comune per andare da Giulio, seduti quasi uno sopra l’altro, nella vecchia saletta sobria, “saporosa” e rumorosa a sbafarci le seppie con la bietola, o altre robe strepitose e pesantissime che puoi trangugiare e digerire solo a sedici anni.
Un frammento della mia vita, attaccato a quelli di tanti altri compagni di classe e di scuola, che segna un’epoca, le frequentazioni comuni, i luoghi della bellezza giovanile e della nostalgia preziosa e dolce.
E ora la biblioteca chiude per mancanza di personale? O ragazzi qui non si tratta solo di cultura, voi mi sbarrate un sogno, mi azzerate un ricordo, perché manca il personale? Ma state scherzando??!!