Lo Yuan digitale, la valuta virtuale cinese voluta dal governo e dalla banca centrale, scende in campo contro il domino delle criptovalute. Ma, è così? Ad una prima, seppure sintetica analisi, è quanto mai evidente che tra lo Yuan digitale e le criptovalute, vi sia una forte disarmonia.
Infatti, se da un lato le criptovalute vengono ad essere considerate, tra l’altro, come ultimo baluardo in termini di privacy e simbolo di alcun legame con governi e banche, dall’altro, è difficile non considerare lo Yuan digitale come figlio del governo cinese e della banca centrale di quel paese! Di conseguenza, seppure sia forte la tentazione di voler vedere lo Yuan digitale come una criptovaluta, in effetti, vi è un sostanziale abisso, nel bene e nel male, tra le due monete.
Ovviamente, data la particolarità della materia, le opinioni e le valutazioni possono essere assolutamente molteplici e caleidoscopiche. Tuttavia, al di là di come la si possa pensare, vi sono alcuni aspetti che sono incontrovertibili. Ad esempio, è indubbio, che, grazie allo Yuan digitale, la banca centrale cinese e, di conseguenza, il governo, sarà in grado di raccogliere nuove informazioni che non può avere con una transazione in contanti, meno tracciabile per definizione.
Certo, in un Paese in cui i sistemi di credito sociale e le telecamere di sorveglianza per il riconoscimento facciale si stanno diffondendo, non meraviglia, più di tanto, che lo Yuan digitale possa essere inteso e percepito come mezzo per andare a monitorare ulteriormente le azioni della popolazione. Il mondo delle criptovalute è particolarmente legato alla Cina. Dal 2009, quando Bitcoin è emerso per la prima volta sulla scena mondiale, questo immenso paese ha sperimentato una corsa alla criptovaluta appoggiata alla blockchain.
Il governo è stato, di conseguenza, costretto a vietare l’uso di Bitcoin nel 2013 a causa della sua popolarità e della fuga di capitali che stava causando. Nell’ottobre 2019, il governo cinese ha annunciato ufficialmente che stava adottando la tecnologia blockchain per il futuro della Cina, con il preciso obiettivo di lanciare una valuta digitale ufficiale riconosciuta dallo Stato. In pratica, lo yuan digitale rappresento un pagamento elettronico in valuta digitale.
Yuan Pay Group opinioni, potrà aiutare. A tal proposito, risulta essere utile chiarire la distinzione tra i termini valuta digitale e criptovaluta. Le criptovalute sono valute e asset digitali che utilizzano la tecnologia blockchain come mezzo per condurre transazioni crittografate in modo sicuro, tramite una rete decentralizzata. Bitcoin, Ethereum e Tether, sono alcune delle criptovalute più utilizzate.
Lo yuan digitale, invece, non utilizza la tecnologia blockchain di per sé, ma piuttosto una Distributed ledger, ossia un tipo di tecnologia controllata da un governo centrale. Poiché le blockchain forniscono trasferimenti di dati crittografati, il sistema centralizzato dello yuan virtuale ha un meccanismo intrinsecamente diverso rispetto alle criptovalute tradizionali.
All’inizio del 2014, ovvero meno di 12 mesi dopo che la Cina aveva bandito Bitcoin e criptovalute in generale, il paese ha istituito un istituto di ricerca il cui unico scopo era capire e sviluppare una strategia per migliorare la valuta tradizionale dello yuan cinese utilizzando la tecnologia blockchain. Il centro di ricerca ha lavorato per quattro anni allo sviluppo della tecnologia per arrivare all’introduzione ufficiale del progetto digital yuan e al suo annuncio in tutto il mondo.
Il progetto è stato annunciato per la prima volta al pubblico cinese, in una conferenza stampa, da Zhou Xiaochuan presidente della Banca Popolare Cinese, cioè la banca centrale della Repubblica Popolare Cinese, nel 2018. Il progetto non è stata una impresa da poco per questo grande paese di quasi 1,4 miliardi di persone! Oggi, lo yuan digitale è attualmente completamente controllato dallo stato per proteggere la Cina dagli shock economici. Questo, in estrema sintesi, è, concludendo, il senso dello yuan digitale.