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Lucca dietro le mura: segreti, fantasmi e colpi di scena
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Sport notturni: cosa si nasconde dietro la febbre delle attività dopo il tramonto
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Riceviamo e volentieri pubblichiamo il comunicato della Società Popolare di Mutuo Soccorso e della Rete di Solidarietà Popolare per rilanciare le donazioni e gli aiuti alla Casa del Popolo e alla Cassa di Resistenza:
La Casa del Popolo di Verciano nell'ultimo anno, pur dovendo sospendere le consuete attività politiche, culturali, ludiche e ricreative, è rimasta aperta tutti i sabati per accogliere persone e famiglie in gravi difficoltà economiche e sociali, purtroppo aggravate dalla pandemia e spesso dimenticate dalle istituzioni.
Dall'aprile dello scorso anno è attiva una campagna di solidarietà lanciata dalla Società Popolare di Mutuo Soccorso "G. Garibaldi" e supportata poi nel tempo da diverse realtà del territorio che hanno trovato un riferimento nella Casa del Popolo e si sono unite per sostenere le attività mutualistiche creando la Rete di solidarietà popolare.
Ogni sabato mattina un gruppo di volontarie e volontari allestisce un banchetto al mercato contadino del Foro Boario per raccogliere prodotti ortofrutticoli.
Tutti i sabati pomeriggio vengono quindi raccolti generi di prima necessità alla Casa del Popolo e consegnati più di 20 pacchi per le esigenze di circa 80 persone (un terzo minori). Inoltre, vengono accolte 4-5 persone allo sportello di ascolto tenuto da Potere al Popolo!, perché alla base di tutto c'è la volontà di trovare con loro le cause del disagio e renderle consapevoli dei loro diritti per riconquistarli insieme alla loro dignità.
Tutto questo è stato possibile grazie al sostegno di tante persone, gruppi, collettivi, associazioni e organizzazioni e rappresentanze sindacali che nei mesi scorsi hanno contribuito in vari modi: portando i generi di prima necessità direttamente alla Casa del Popolo e ai punti di raccolta sul territorio o dando contributi economici, utilizzati anche per aiutare le famiglie coi pagamenti di bollette, affitti, visite mediche e altre spese impellenti.
L'emergenza purtroppo continua, anzi si aggrava, e la solidarietà non si può fermare: è fondamentale rilanciare donazioni e contributi, non dimenticando anche le spese necessarie per tenere aperta la Casa del Popolo, che purtroppo nell'ultimo anno non è stato possibile sostenere con le iniziative e le attività sospese a causa della pandemia ma che ripartiranno molto presto.
Si ricorda che si può contribuire con:
Consegna dei beni di prima necessità e/o di contributi in contanti il sabato mattina al banchetto al mercato contadino del Foro Boario o il pomeriggio dalle 15 alle 18 alla Casa del Popolo in via dei Paoli 22 a Verciano, ma anche durante la settimana nelle attività commerciali del territorio che si sono messe a disposizione come punti di raccolta.
Versamenti con bonifico intestato a "Società Popolare di Mutuo Soccorso G. Garibaldi", con causale "Contributo per la Casa del Popolo" o "Cassa di Resistenza", all'IBAN IT49G0103013710000000395784. Le donazioni effettuate a favore della Società Popolare di Mutuo Soccorso permettono di fruire della detrazione del 30% inserendo i contributi erogati nell'apposita sezione della dichiarazione dei redditi.
Inoltre, da quest'anno c'è una grossa novità: la Società Popolare di Mutuo Soccorso si è iscritta nel registro delle associazioni di promozione sociale ed è possibile sostenere le spese e le attività della Casa del Popolo anche devolvendo il 5 per mille indicando nell'apposita sezione della dichiarazione dei redditi il codice 92047560468.
I modi per dare una mano sono molti, tutti fondamentali per mandare avanti la Casa del Popolo e le attività che si svolgono al suo interno!
L'assurdo delle piscine al chiuso che possono riaprire solo dal 1 luglio: che grandissima puttanata!
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“Voglio provare .. a dare un senso a questa storia .. anche se questa storia .. un senso non ce l’ha …”
Così cantava il mitico Vasco Rossi nel lontano 2004 … quando ancora esistevano cantanti in grado di farti battere il cuore e … un senso in questo mondo era sempre possibile trovarlo. Perché oggi per davvero s’è perso … e di brutto …
La “storia” in questione, in questo caso, è tutto quell’universo di contraddizioni e incomprensioni legate al virus che da oltre un anno assedia le nostre vite ventiquattr’ore al giorno e, soprattutto, il modo in cui esso viene gestito dalle alte sfere dopo mesi e mesi di rodaggio, replicando sistematicamente i medesimi errori.
Innanzitutto, visto che sono un’appassionata dello sport e del nuoto in particolare, che con tutti i miei limiti di apprendimento pratico con passione da oltre vent’anni, m’avete a spiegare perché gli impianti natatori al chiuso, dove il cloro (noto prodotto consigliato per disinfettare e sanificare proprio in caso di contagio da Sars-Cov-2) te lo senti addosso anche dopo mezza giornata, possono riaprire soltanto dal primo di luglio, quando invece alle altre attività è consentito di ripartire molto prima o hanno ripreso a lavorare da settimane…
Se volessimo attribuire un punteggio alle puttanate fatte dai nostri governanti dall’inizio della pandemia ad oggi, in questo caso io darei un bel 10 …
Altro 10 lo assegnerei alla decisione improvvisa (e putacaso a ridosso dell’estate) di permettere la riapertura di tutto indiscriminatamente, scelta presa più sull’onda del consenso elettorale che della logica scientifica alla quale si sono appellati sinora, affidandosi al solo fatto d’aver somministrato massicce dosi di vaccino, anche se a parer mio la campagna vaccinale è stata concepita un tantino alla “’ndo cojo cojo”, senza una tempistica precisa..
Siamo partiti con gli ultra ottantenni per poi passare ai settantenni, per poi vaccinare i sedicenni e ancora i quarantenni, i cinquantenni e poi di nuovo i settantenni. Salvo dimenticarsi di immunizzare i malati cronici o i disabili.
Però vaccinando prima i giovani si consente loro di andare in vacanza e di far ripartire il turismo, pertanto se schianta qualche vecchio o handicappato di più .. tutto sommato chissenefrega.. “Parigi val bene una Messa” , diceva Enrico IV di Francia qualche anno fa …
Io ho il covid l’ho preso, me lo sono tenuto stretto stretto fino a una quindicina di giorni fa e tuttora, benché guarita, mi fa compagnia sotto forma di strascichi di varia natura.
Nonostante ciò non sono mai stata una sostenitrice del lockdown e delle chiusure ad oltranza, perché non si può distruggere l’economia di un Paese per l’incapacità di gestire un’emergenza sanitaria nel ventunesimo secolo, quando si pensa ad andare su Marte (così si distrugge un altro pianeta..), all’intelligenza artificiale (che secondo me di intelligenza ha ben poco) e a robotizzare tutto per sostituire ed annullare l’essere umano.
Mi sono dilungata … al solito..
Sono partita dalla piscina al coperto che non può riaprire, che mi fa arrabbiare, per cercare un senso a questa storia che fondamentalmente .. un senso non ce l’ha. O magari sono io totalmente incapace da non trovarlo…