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Lucca dietro le mura: segreti, fantasmi e colpi di scena
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Come Localizzare una Foto Inviata su WhatsApp: Guida Passo per Passo
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Sport notturni: cosa si nasconde dietro la febbre delle attività dopo il tramonto
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De Bruyne Tentato dal Trasferimento al Napoli tra le Voci di un Addio dalla Premier League
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Louis-Albert-Guislain Bacler d'Albe: il cartografo segreto di Napoleone
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Fuga da Alcatraz!
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La cultura dell’informazione rapida e i suoi effetti sulle decisioni quotidiane
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Ne uccide più la lingua che la spada
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Lo SPID, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, è il sistema utilizzato dai cittadini per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione italiana e dei privati aderenti utilizzando, unicamente, una coppia di credenziali formata da nome utente e password.
Dopo un’iniziale fase di stallo, moltissimi italiani hanno richiesto la propria identità digitale con l’AgID che, lo scorso aprile, ha comunicato di aver toccato quota 20 milioni, 14 milioni in più rispetto ai dati dell’anno precedente.
Cos’è e a cosa serve lo SPID professionale?
Lo SPID viene adoperato quotidianamente anche dai professionisti e dai dipendenti delle aziende. Ed è per questo che molti provider hanno previsto una soluzione ad hoc: come lo SPID InfoCert ID Professionale, accessibile dal sito identitadigitale.infocert.it, pensato per gestire le mansioni di lavoro senza legare l’utenza personale alla burocrazia professionale.
Lo SPID professionale funziona in maniera molto simile a quello per uso privato ed ha il compito di semplificare i rapporti tra la Pubblica Amministrazione e i lavoratori o le imprese. In particolare, può essere richiesto dai liberi professionisti e dai lavoratori di un’organizzazione: chi lo sottoscrive può contare, così, su un’autentificazione univoca e sicura poiché contiene informazioni sulla persona fisica ma non sull’entità giuridica.
Chi può richiedere lo SPID?
Per quel che concerne i privati, invece, lo SPID può essere ottenuto da qualsiasi cittadino in possesso di un documento italiano in corso di identità che abbia compiuto i 18 anni di età, dopo aver compiuto l’iter previsto dal provider di riferimento.
Per rendere il servizio ancora più performante e accessibile a tutti, l’Agenzia per l’Italia Digitale è già a lavoro per presentare lo SPID per minorenni: l’idea è di rilasciare l’identità digitale anche ai ragazzi e alle ragazze che non hanno ancora compiuto i 18 anni di età su esplicito consenso dei genitori.
Come funzionerà lo SPID per minorenni?
Seppur manchino ancora conferme ufficiali, lo SPID per minorenni dovrebbe diventare realtà entro la fine dell’estate e potrà essere richiesto dal genitore per il proprio figlio. Quest’ultimo sarà libero di utilizzarlo in maniera autonoma ma controllata, con gli adulti che manterranno il potere di sospensione e deroga.
In poche parole, anche quando avranno attivato lo SPID, i minorenni potranno accedere ai diversi servizi in rete solo previa l’autorizzazione del padre o della madre. Il consenso potrà essere dato di volta in volta o concordato per un tempo stabilito, fino ad un massimo di un anno.
In arrivo anche lo SPID per delega
Lo SPID per minorenni non dovrebbe essere l’unica novità prevista in materia. Sempre secondo fonti vicine all’AgID sta per essere definito anche il Sistema di gestione delle deleghe (Sdg), con l’obiettivo di semplificare l’utilizzo dell’identità digitale alle persone anziane o poco avvezze alla tecnologia.
La persona interessata potrà così scegliere di delegare a un individuo terzo, ovviamente di fiducia, la propria identità digitale e di usarla per accedere ai servizi online. Secondo le parole di Stefano Arbia dell’Istituto poligrafico dello Stato, ente chiamato a realizzare il Sistema di deleghe,la delega potrà essere rilasciata anche per 24 ore e a più persone diverse.
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Napoleone musica a corte è il titolo dell’evento, ideato da chi scrive, che si terrà nel giardino della Villa Museo Paolina Bonaparte a Viareggio il 14 agosto 2021. Il concerto vuol essere un omaggio a Napoleone di cui, in questo 2021, si celebra il bicentenario della morte ed alla stessa Paolina che, a causa di quel triste evento, decise di ritirarsi in solitudine a Viareggio.
Voluta dall’amatissima sorella Paolina Bonaparte, in un luogo di spiaggia nuda, ameno ed isolato, concesso dalla duchessa di Lucca Maria Luisa di Borbone su richiesta del musicista Giovanni Pacini, Villa Paolina fu il luogo dove la principessa scelse di ritirarsi a vita privata dopo la morte, avvenuta pochi mesi prima, del fratello Napoleone diventando così il simbolo del profondo sentimento, vero e sincero, al di làdi ogni interesse economico e di potere che legò i due fratelli per tutta la loro vita.
Celebrare proprio in questo luogo la ricorrenza del bicentenario della morte di Napoleone ne intensifica il pathos ed il significato profondo dell’evento.
Completamente restaurata nel 1999, dopo lunghi e complessi lavori, Villa Paolina, è stata al centro di un importante progetto culturale ideato da chi scrive che ha visto la realizzazione di tre significative mostre che hanno riscosso l’apprezzamento di critica e pubblico, Le stanze della Principessa. Arredi preziosi a villa Paolina, inaugurata nel 2017, Le stanze della Principessa in abito da sera Villa Paolina, inaugurata nel 2018, e Napoleone Bonaparte Mito e Leggenda a Villa Paolina, inaugurata nel 2019, dando così la possibilità ai cittadini di scoprire un pezzo importante della storia napoleonica, per molti sconosciuta, che ha lasciato un segno indelebile nella memoria della nostra regione Toscana.
Valorizzare la figura della Principessa Paolina restituendole la sua residenza cosi come l’aveva a suo tempo pensata, realizzata ed in prima persona arredata, è stato obiettivo della mostra Le stanze della Principessa, arredi preziosi a Villa Paolina, in occasione della quale sono state completamente arredate le sale monumentali del piano nobile, da troppi anni completamente prive di qualsiasi arredo, in perfetto stile Impero, stile che Paolina scelse per tutte le sue residenze da Parigi a Roma passando per Lucca e Viareggio, per evocare gli anni della grandeur napoleonica e confermare il suo status di principessa.
Gli arredi, tutt’oggi presenti nei saloni monumentali di Villa Paolina, sono stati selezionati, in modo coerente ai dettami stilistici previsti dallo stile Impero e provengono in parte dalla galleria antiquaria di Via del Battistero, Lucca e in parte dalle collezioni private della sottoscritta. L’intero arredo è rappresentativo della migliore produzione artistica realizzata, tra XVIII e XIX secolo, in Francia ed in Italia. L’elevata qualità e notorietà di alcuni pezzi ha inoltre permesso di risalire alla loro collocazione originaria, spesso prestigiosa, come nel caso delle due dimore della campagna lucchese appartenute ai rappresentanti della famiglia Bonaparte.
Napoleone ebbe con l’arte un rapporto intimo e profondo imprimendo ad ogni espressione artistica - dalla letteratura alla musica, dalla pittura all’architettura - una propria ispirazione finalizzata alla creazione del mito dell’imperatore e della sua famiglia. Il recupero di ideali, simboli, modelli scultorei, architettonici ed iconografici della storia delle antiche civiltà egiziana, greca e romana trovano in villa Paolina la loro sintesi e nel rispetto di questo preciso intento sono stati riallestite le sale del piano nobile della villa con preziosi arredi in stile Impero, in grado grazie alla loro sontuosità, di evocare i fasti del Primo Impero.
L’imperatore, vero appassionato di musica, amò in particolar modo quella italiana. L’apprezzamento per il musicista Giovanni Paisiello (Taranto, 1740 – Napoli, 1816) fu tale che lo stesso Napoleone decise di commissionargli la musica per la cerimonia della sua Incoronazione celebrata il 2 dicembre 1802 nella cattedrale parigina di Notre-Dame; ad egli inoltre concesse l’incarico di sovrintendere la direzione della musica di corte al Palazzo delle Tuileries che, tuttavia, ben presto lasciò nel 1804 per tornarsene nella sua amata Napoli.
Il concerto nel giardino di Paolina, realizzato a cura del Circolomusicale Alfredo Catalani in collaborazione con l’Associazione Suipassi di Puccini, proporrà una scelta di brani dei compositori preferiti da Napoleone Bonaparte, Giovanni Paisiello, Luigi Cherubini, Gaspare Spontini.
Prima del concerto si svolgerà una visita guidata, a cura di Elena Benvenuti dell’Associazione Lucca info&guide,che accompagnerà il pubblico alla scoperta delle Sale monumentali della Villa dove si potranno ammirare preziosi arredi di epoca Impero e rari e raffinati abiti da gran sera degli anni '50 del Novecento esposti in omaggio a Paolina, regina d’eleganza.