Si è spento ieri alle ore 13 all'età di 91 anni Ferruccio Ciuffardi. Una vita spesa per il ciclismo ed in particolare per i colori grigiorossi dell'U.S.D. Montecarlo, la società ciclistica che lui stesso ha fondato nel 1960 assieme ad altri appassionati di ciclismo della zona, prima di diventarne lo storico direttore sportivo al cui nome sono legati i maggiori trionfi di una società da sempre attiva nel mondo delle due ruote e dedita alla ricerca di giovani ciclisti da costruire e lanciare nelle categorie più importanti.
Dal primo successo di Luigi Bianchi nel '60 a San Martino in Freddana ad oggi sono innumerevoli le vittorie legate al suo nome, dopo che una volta congedatosi dal servizio di leva trascorso a Merano nell'artiglieria da montagna, coronò il suo sogno superando brillantemente l'esame di D.S. Ha seguito con la sua ammiraglia centinaia di giovani ed i momenti cardine ai quali lui andava fiero ricordare sono stati nel triennio 78-80 quando ottenne 12 vittorie con Franco Martini. Uno dei campioni, poi passato fra i big del professionismo, cresciuto ciclisticamente con i suoi insegnamenti è stato Marco Giovannetti.
Come dimenticare poi le vittorie da allievo e juniores di Michele Bartoli, poi diventato suo genero per aver sposato sua figlia Alessandra, quando con la Montecarlo-Fanini spiccò il volo per poi diventare il reuccio del Nord nelle grandi classiche monumento a livello professionistico. Fra i momenti salienti della storia grigiorossa e del presidente Ferdinando Di Galante il 3 luglio 2011 quando Ferruccio portò al successo Federico Monti nel titolo italiano allievi, un titolo che ancora mancava alla sua collana di successi.
Ultimamente Ciuffardi, dovutamente agli acciacchi dell'età, aveva smesso di guidare l'ammiraglia ma era sempre partecipe ai successi grigiorossi fornendo costantemente consigli agli attuali direttori sportivi fra i quali Domenico Pellegrini con cui ha diviso per decenni le gioie ed anche i momenti tristi della storia montecarlese.
CARATTERE TACITURNO, PREFERIVA FAR PARLARE I FATTI
Ferruccio Ciuffardi era una persona che parlava poco. Dava il giusto peso alle sue parole perchè per lui le parole erano importanti. Era munito di quella saggezza contadina che implica sempre di trovare le parole giuste per ogni situazione. Provò anche a fare il ciclista esordendo a 18 anni con l'Unione Ciclistica Lucchese nel 49 ai tempi di Luigi Barbafiera. Ma la sua carriera a livello agonistico durò ben poco, in quanto non aveva i numeri per sfondare. Meglio seguire i ragazzi e portarli al successo. Al suo nome sono legate anche la nascita del G.S Cerruglio che fondò assieme ad altri nel 56 e del G.S. Ottavio Carmignani chiamato con il nome del podista diventato campione italiano.
NEL 2009 PREMIATO CON UNA TARGA AL PREMIO FEDELTA' ALLO SPORT
Il decano dei direttori sportivi che lascia nel ciclismo un vuoto incolmabile, si era guadagnato da vivere facendo diversi lavori: dal contadino, al pastore, al rappresentante di commercio per le cartiere, al fornaio. Aprì anche un negozio per vendere il pane a Montecarlo, vicino a casa sua, ma poi allergico alla farina preferì andare a fare l'operaio in cartiera. Una volta andato in pensione nel 1993, si dedicò completamente alla sua grande passione per il ciclismo e, salvo una parentesi di due anni con la Cicli Bizzarri, ha sempre contribuito alla crescita dei giovani ciclisti dell'U.S.D. Montecarlo, di cui è diventato nel tempo un punto di riferimento insostituibile. Nel 2009 il Premio Fedeltà allo Sport gli consegnò una targa per il suo impegno e la sua dedizione con il ciclismo.
I funerali si svolgeranno domani mattina alle 10 presso la chiesa di Montecarlo. Alla moglie Liliana Lenzi, ai figli Alessandra e Massimo vanno le più sentite condoglianze della nostra redazione.