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Scritto da Redazione
Sport
21 Agosto 2021

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Neppure il caldo torrido dei giorni scorsi ha impedito a Paolo Bianchini di realizzare l'ennesima impresa conquistando il brevetto de "La Diagonale", la randonnée di 2180 chilometri percorsi da Otranto al Colle del Nivolet, praticamente attraversando l'Italia dalla penisola salentina alle Alpi Graie con arrivo a quota 2641 metri. In sella alla sua cannondale synapse, pedalando per 7 giorni interi ed 11 ore, procedendo con il suo ritmo e calcolando alla perfezione la sua cadenza di pedalata al minuto per chilometro, l'atleta quarantottenne montemagnese che difende da anni i colori lucchesi di Marlia Bike, è rimasto connesso al ciclocomputer Garmin dormendo soltanto 15 ore dalla partenza del 9 agosto alle ore 7,20 fino all'arrivo del 16 agosto alle ore 17,45. Non poche sono state le sue difficoltà per portare a termine il percorso ed alcune non preventivate.

"Mi ero preparato bene per questa randonnée-dice l'azzurro Audax-sapevo che sarebbe stato caldo per l'ondata di calore che proveniva dall'Africa ma non da fare schizzare il termometro ad oltre 48 gradi ed ho bevuto molta acqua per non rimanere disidratato"

Come ha superato la difficoltà?

"Mantenendo il mio ritmo, vincendo la noia e la fatica grazie all'esperienza accumulata in tanti anni. Siamo partiti in una quindicina di specialisti provenienti da ogni parte d'Italia. Dopo tre ore eravamo rimasti in tre e dopo qualche altra ora ero solo, praticamente sfidavo me stesso, procedendo come in una gara a cronometro ma mantenendo sempre il mio ritmo. Sono convinto che anche gli altri hanno portato a termine il percorso, magari con un tempo più alto, ma in questo caso conta soltanto arrivare entro il tempo massimo consentito"

Il caldo torrido l'avrà costretto a più soste?

"Qualche sosta in più del previsto ho dovuto farla. La mattina alle 11,30 la temperatura era già di 40 gradi. Ho pedalato per diversi giorni fra i 42 e 43 gradi. Un giorno il picco è arrivato a 48 gradi e non avrei potuto proseguire senza bere tantissima acqua. Il peggio è stato sicuramente nel tratto pianeggiante della Pianura Padana dove per 150-200 km. ho sofferto parecchio. Nonostante ciò ho dormito soltanto tre notti per sole cinque ore ogni volta in vari Bed & Breakfast ed ho per fortuna incontrato tanta cordialità da parte degli esercenti dove mi fermavo a mangiare qualcosa. Tutti mi hanno fatto sconti sulla spesa."

ROTTURA DEL PEDALE E CADUTA DALLA BICI

Oltre alle difficoltà altimetriche nell'affrontare diversi valichi alpini, il peggio il ciclista di Marlia Bike l'ha temuto in prossimità di Fabriano nelle Marche

"In un tratto di salita, sollevato in sella e forzando sui pedali mi si è troncato il pedale destro e quindi senza l'appoggio sono caduto procurandomi una contusione costale al fianco destro ed avvertendo un forte dolore. Per fortuna non ho avuto fratture. Ho arrangiato il pedale tenendolo collegato alla bici con delle fascette elastiche per arrivare al meccanico più vicino a Fabriano, aspettando per tre lunghe ore l'apertura del negozio. Il caso ha voluto che anche lui in passato facesse il randonneur ed ha dovuto cessare l'attività a causa di problemi fisici. Sostituito il pedale ho ripreso il tragitto dove per fortuna il dolore era sparito, ritornando a darmi fastidio nell'ultimo giorno prima dell'arrivo. Anche ora mettendo il piede a terra sento dolore e zoppico. Passerà anche questo fastidio."

Quando la passione porta a fare imprese che sembrano impossibili. È il caso di Paolo Bianchini, un atleta valoroso abituato a temprare il suo fisico e renderlo resistente alle avversità climatiche.

"Stavo a stretto contatto con l'organizzazione di Fulvio Gambaro e dell'equipe Corbettese a.s.d. tramite una chat su whatsapp, a mano a mano che mi avvicinavo al traguardo per informazioni sul traffico e su eventuali imprevisti. La salita più dura? Proprio quella che arrivava sul Colle del Nivolet, dalle bellezze però incomparabili che non si possono descrivere ma provare soltanto venendo sul posto. Oltre 16 mila metri il dislivello complessivo e dieci le regioni che ho attraversato: Puglia, Basilicata, Molise, Abruzzo, Lazio, Umbria, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte. Sono felice di avercela fatta perchè la Diagonale ancora mi mancava. Come tutte le precedenti, anche per questa vale il mio motto. Sono come il musicista Paganini che quando era incitato a ripetere i suoi acrobatici geroglifici, rispondeva di no. Vado alla continua ricerca di nuove emozioni per coltivare la mia passione inseguendo ogni volta nuovi brevetti".

Chi vuole ringraziare dopo l'ennesima impresa?

"Il mio amico Carlo Magnaghi di Novara. Si è unito a me negli ultimi 80 km. di cui 40 in discesa ed altrettanti in salita fino al Colle del Nivolet. Un limitato ritorno all'attività per lui dopo che è stato a lungo fermo per aver subito un intervento chirurgico alla spalla. Avere un amico che mi accompagna sia pure soltanto per qualche decina di chilometri per scambiare qualche parola non può che far piacere, dopo che per oltre sette giorni ho fatto il solitario in sella alla mia bici".

QUINTO BREVETTO DEL 2021

Con la Diagonale, Bianchini ha conquistato il quinto brevetto randonnée del 2021. Fra gli altri ricordiamo la Milano-Genova-Milano, Labrorando di Livorno e l'Alpedetz. Tanti brevetti conquistati negli ultimi anni ma anche tanta fatica accumulata. Frutto di una buona preparazione e testa perchè altrimenti non puoi riuscire nell'intento. Ed ora?

"Il 2021 lo porto a termine così. Non credo di partecipare ad altre randonnée. Spero di smaltire in fretta il dolore vertebrale post caduta per poi ritornare ad allenarmi studiandomi nuovi itinerari. Ora vado in ferie dedicandomi alla famiglia: a mia moglie Francesca (mia prima tifosa) portando nostra figlia Rita al parco divertimenti di Gardaland, concedendomi un po' di relax dopo un'annata intensa nonostante il covid abbia fatto annullare tante manifestazioni"

La passione di Paolo è straordinaria. Con la sua bici continua a scoprire deliziosi paesi entrando in contatto con gli abitanti del luogo, promuovendo con le sue imprese un turismo sano ed ecologico diffondendo la conoscenza di Marlia Bike in giro per l'Italia.

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