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GERMANI: Gabriel 9, Tanfoglio, Massinburg 19, Ghidini, Della Valle 3, Caupain Jr 17, Cobbins 9, Odiase 12, Laquintana 6, Cournooh 2, Santi ne, Akele 2. All. Magro
UMANA: Sima 2, Grenger 17, Freeman 9, Bramos 8, Chillo, Parks 13, De Nicolao 3, Brooks 4, Minincleri, Willis 12, Watt 15. All. De Raffaele
ARBITRI: Ursi, Grasso, Bongiorni
NOTE: parziali 17-26, 39-41, 61-63
E' la Reyer Venezia ad aggiudicarsi la prima partita del trofeo Lovari superando la Germani Brescia in una gara quasi sempre in controllo in cui però i lombardi sono riusciti ad accorciare nei minuti finali. Brescia parte con Caupain Jr, Della Valle, Cournooh,
Odiase e Gabriel, mentre Venezia risponde con Freeman, Granger, Parks, Willis Watt.
L'avvio è in equilibrio con Venezia che cerca molto i propri lunghi e Brescia che prova ad allungare sul 7-2 spinta da Caupain Jr. De Raffaele si affida al time-out e la Reyer esce meglio con Granger piazza il controparziale per il 9-11 che diventa 11-14 e chiude il primo quarto con 12 punti personali, mentre Sima in alley-oop sulla sirena fissa il punteggio sul 26-17. Nel secondo quarto si inizia con una tripla di Caupain Jr ma Granger e Freeman tengono ancora le distanze (35-24) con Odiasi bravo a contrastare nel pitturato. L'ingresso di Massinburg nel finale di quarto (19 punti in 18 minuti per lui) riporta sotto i bresciani che vanno al riposo in contatto sul 41-39.
A uscire meglio dagli spogliatoi è la Reyer Venezia che allunga sul 55-45 ma Brescia ha ancora la forza di impattare fino al 61-61. L'ultimo quarto prosegue sulla stessa falsariga con Venezia che si affida ancora ai lunghi, allunga fino all'80-68 e poi riesce a gestire il rientro di Brescia.
Il cammino di Stefano Gori è inarrestabile. All'età di 62 anni ha ancora la verve di un ragazzino ed anche a livello agonistico non finisce mai di stupire. Nello scorso week-end al Centro Coni di Castelnovo né Monti, il capoluogo dell'Appennino reggiano, ha messo a segno una tripletta nei campionati nazionali del Centro Sportivo Italiano aggiudicandosi l'oro nel lancio del giavellotto, lancio del disco e getto del peso, cat. T11.
In totale i campionati hanno visto in pista o in pedana 1413 atleti in rappresentanza delle più forti società di atletica paralimpiche. Dei tre titoli l'ultimo in ordine di pedana è stato il getto del peso e con questo successo ha raggiunto il 201.esimo titolo da quando nel 1997 gli venne la brillante idea di tesserarsi per la prima volta nelle specialità di atletica con l'unione nazionale ciechi di Pisa. Una tripletta in Emilia anche per la gioia della sua squadra CSI di Lucca presieduta da Ilaria Orlandini. Stefano è munito di una grande forza interiore che lo spinge ad andare avanti attraverso le sue imprese sportive. Da una possibile carriera calcistica, troncata sulla soglia dei venti anni dalla retinite pigmentosa, ad una straordinaria carriera di atletica leggera nelle categorie riservate ad atleti disabili. Una vita nello sport che lo vede protagonista anche fuori pedana con una grande forza di trasmettere coraggio e fiducia alle tante persone che incontra, compreso i normodotati che ogni tanto si fanno prendere dalla depressione nei momenti più difficili.
Stefano a chi dedica questa sua tripletta tricolore?
"A tutti i lucchesi che mi sono stati vicini in questi anni. Aver superato la soglia dei 200 titoli è una soddisfazione che condivido con tutti coloro che hanno sempre creduto in me e non nascondo che quando sto per prendere il pullman, oppure passeggio nel centro storico di Lucca, essere riconosciuto per la mia attività sportiva mi fa un immenso piacere".
Un campione nello sport ma anche nel sociale. È riuscito a sensibilizzare nel tempo la cittadinanza, le istituzioni ed i ragazzi nelle scuole di mezza Italia sulle problematiche dei non vedenti, facendo però capire le potenzialità che hanno nello stesso tempo nella forza di volontà della quale sono muniti e di inseguire tenacemente obiettivi comunque. Non per niente è stato insignito dell'onorificenza di Ambasciatore dello sport di oltre 40 Comuni italiani: il primo in ordine di tempo Capannori e l'ultimo nemmeno un anno fa Lucca, il comune che più lo ha visto crescere nei risultati e nel valore sportivo.
Stefano i suoi impegni sportivi si stanno sempre più concentrando nelle specialità dei lanci. Le discipline della corsa le ha un po' tralasciate?
"Mi alleno costantemente al Campo Coni di Lucca. L'anno scorso a causa del covid è stato chiuso circa 9 mesi e non potendomi allenare non ho potuto rinforzare i tendini ed i legamenti e senza mobilità muscolare alla mia età la corsa diventa difficile. Voglio comunque ritornare competitivo anche nelle gare veloci ed ho intenzione, visti gli ultimi risultati, di allungare di qualche anno la mia attività agonistica".
Con oltre duecento titoli italiani vinti anche Stefano Gori entra nella storia dello sport lucchese, anche se ottenuti nelle specialità paralimpiche. Quando si parla di trionfi sportivi lucchesi chi le viene in mente?
"Di sicuro-conclude il campione italiano non vedente-la Lucchese degli anni '50, campione d'inverno in un campionato di serie A, i titoli della Virtus Lucca, Mario Cipollini ed il suo mondiale di Zolder e le squadre di Ivano Fanini. Mai nella storia dello sport lucchese una squadra era riuscita a vincere titoli mondiali della pista, campionati nazionali in linea e tante tappe al Giro d'Italia come ha fatto lui con le sue squadre."
Ha nominato Ivano Fanini con il quale sappiamo che è legato da una reciproca stima. Qual è secondo lei il segreto dei tanti successi?
"Ivano Fanini è una persona pulita dentro. Le sue battaglia contro il doping ne sono un'altra testimonianza della persona che è. Con il lavoro e con le abilità Ivano è riuscito a ritagliarsi uno spazio importante nella storia dello sport lucchese e nazionale. Gli dobbiamo davvero molto per il fatto che ha tenuto vivo il professionismo a Lucca per ben 37 anni. Nessuno è mai riuscito a fare tanto."
I prossimi impegni del campione lucchese sono rivolti ora ai campionati di società. Con i suoi lanci sarà in pedana a Brescia l'1 e 2 ottobre per il gran finale dei campionati di società. In maglia GS H Sempione cercherà di dare il suo massimo contributo nella contesa del titolo che vede attualmente il Sempione al secondo posto preceduto di pochi punti dall'Antropos Macerata. La squadra presieduta da Elisabetta Saccà farà di tutto per tenere lucida la manta di Stefano, consentendogli la miglior forma mentale e muscolare per lanciare verso il titolo tricolore. Fra i vari titoli italiani vinti da Stefano Gori ci sono anche quelli dei campionati Libertas ed in questi gareggia con la squadra Libertas di Lucca presieduta da Renzo Marcinnò. I suoi accompagnatori nelle gare singole sono Francesco Niccoli, Patrizio Andreoli e Giuseppe Balducchi.